Regione, la via per uscire dalla crisi è tracciata

La via per uscire dalla crisi in Regione Lazio è tracciata. Questa settimana è cruciale, assicura il Governatore Rocca. Il percorso tracciato, i rischi che comporta

La via per uscire dalla crisi in Regione Lazio è tracciata. L’hanno individuata il Governatore Francesco Rocca ed i due Coordinatori regionali di Fratelli d’Italia (Paolo Trancassini) e di Forza Italia (Claudio Fazzone). È un percorso di compromesso e di equilibrio che risponde al esigenze di tutti.

La via dell’accordo

L’accordo riconosce il peso specifico raddoppiato da Forza Italia in un anno passando da 3 a 7 Consiglieri regionali, grazie alle adesioni di due esponenti migrati dalla Lega (Giuseppe Cangemi ed Angelo Orlando Tripodi) e due del M5S (Marco Colarossi e Roberta Della Casa). Al tempo stesso rispetta il vincolo preteso dal Governatore: nessun cambio nel numero degli assessori, l’architettura della Giunta resta la fotografia del risultato elettorale con cui Francesco Rocca è stato eletto.

Francesco Rocca

Come si fa a riconoscere la crescita di Forza Italia (che ha letteralmente svuotato la Lega lasciandola con un solo Consigliere) ed al tempo stesso non smontare gli equilibri della Giunta? La soluzione passa per un aumento delle deleghe assegnate a Forza Italia: si tratta di un gioco del puzzle nel quale Francesco Rocca si è rivelato abile fin dal principio. Ha modellato la sua Giunta spacchettando e riassemblando le deleghe e le competenze. Farà lo stesso pure ora.

A Forza Italia potrebbero dover cedere qualcosa un po’ tutti: lo stesso presidente che ha l’interim su molte cose di peso come  la Sanità (intangibile), la Protezione Civile ed il Cinema; ma anche Fratelli d’Italia e Lega potrebbero dover rinunciare a qualche spicchio delle loro competenze.

Non basterà questo. C’è un incarico che il senatore Claudio Fazzone ritiene strategico: la vice presidenza (il ruolo di sub commissario) all’interno del Consorzio Industriale del Lazio per il già presidente del Consorzio Industriale del Golfo Salvatore Forte. Rumors vorrebbero anche un ruolo da Direttore Generale per l’avvocato Giuseppe Sacco, sindaco di Roccasecca.

Nomi nuovi in giunta

Claudio Fazzone (Foto: Luigi Mistrulli © Imagoeconomica)

Al momento pare non sia negoziabile il ruolo di Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, saldamente nelle mani di Fratelli d’Italia con Antonello Aurigemma.

La soluzione, se passasse così, risponderebbe anche ad una sottile strategia FdI: quella di non concedere spazi ai Consiglieri che sono migrati da un Gruppo all’altro. Un modo per scoraggiare le migrazioni fatte eventualmente per poter poi rivendicare una posizione migliore. E così buttare di nuovo la palla nel campo azzurro. (Leggi qui: Rocca e la tattica ‘zero concessioni’ per lessare Forza Italia).

A quel punto, se Forza Italia vuole creare nuovi assessori, deve farsene carico direttamente: sostituendo quelli che ha oggi in campo. Ma a quel punto sarebbe una questione interna a Forza Italia.

Volontà di risolverla

Sui nuovi equilibri nella maggioranza del Lazio “c’è volontà di risolvere e prendere atto di questa crescita di Forza Italia a livello consiliare, ma senza una mortificazione delle altre parti” (leggasi la Lega): il presidente Rocca lo ha detto nel pomeriggio a margine dell’apertura del GreenTech Global Forum al Gazometro di Roma. Aggiungendo che “questa settimana è cruciale“.

Il Governatore ha disinnescato la tensione sostenendo che “questa è una coalizione fatta da diverse forze e bisogna ragionare insieme. Nulla di grave e di apocalittico. Mi sembra che tutte le attività stiano andando avanti. Insomma non mi faccio cuocere a fuoco lento”.

Cosa significa? Che tra lui ed il senatore Fazzone c’è stato un confronto franco e leale. Rocca ha detto si ad un riconoscimento del peso di Forza Italia nel Lazio ma ha chiesto il tempo che costruire la soluzione e che nel frattempo il lavoro non si fermasse: “l’importante è che il lavoro marci spedito e su questo ho avuto garanzie dal senatore Claudio Fazzone. Mi hanno ribadito il pieno sostegno e io ho fiducia” ha ribadito oggi.

Perché la trattativa sta durando così tanto? “Si tratta proprio fisiologicamente di individuare quali possono essere le misure correttive che possono dare soddisfazione a questa legittima attesa di diversa rappresentanza“. Il passaggio chiave è quel “legittima attesa”: è un riconoscimento politico pieno a Forza Italia ed alla sua rivendicazione.

Il dialogo interno a Forza Italia

Antonio Tajani

La soluzione individuata è quella definitiva? No. “Ci sono diversi scenari a cui stiamo ragionando e verrà scelta la soluzione migliore” ha concluso Rocca. Evidenziando che “c’è molta responsabilità sia da parte del senatore Fazzone che del ministro e presidente di FI Antonio Tajani, che stanno parlando tra loro. L’importante è che il lavoro marci spedito e su questo ho avuto garanzie da Fazzone“. Anche qui c’è un messaggio politico importante: Rocca conferma che è in atto una discussione interna a Forza Italia tra Tajani e Fazzone.

È evidente che il Ministro degli Esteri abbia ricevuto sollecitazioni dagli alleati: Matteo Salvini aveva confermato che per la Lega sia la questione Lazio e sia la questione Frosinone sono nazionali. L’aveva detto intervenendo alla festa d’inizio estate organizzata dall’assessore leghista Pasquale Ciacciarelli alla Tenuta Guadicciolo di Castrocielo. E gli insiders assicurano che anche Giorgia Meloni abbia chiesto conto delle sedute di Consiglio fatte saltare da Forza Italia.

Ma la soluzione si troverà sul livello regionale, ribadisce Claudio Fazzone rivendicando il suo ruolo. Se avesse voluto l’appoggio del ministro Tajani in questa storia la partita sarebbe stata più semplice. Perché?

Dinamiche azzurre

Se Antonio Tajani avesse ritenuto strategico un terzo assessore regionale nel Lazio lo avere potuto ottenere in meno di dodici ore visto che il lavoro svolto sul Partito Popolare Europeo affinché avesse una posizione di netto sostegno sulla nomina a europea a Raffaele Fitto. Al tempo stesso Giorgia Meloni ha assoluta necessità di un Tajani forte nel PPE.

Il presidente nazionale, in maniera molto riservata ha una certa perplessità su quanto accaduto sui recenti fronti elettorali di Civitavecchia, Fiumicino, Viterbo, Cassino; stesso dicasi per l’appoggio esterno al Comune di Frosinone. Ma non manifesta malumori. Perché Claudio Fazzone sta tenendo il fronte ed aumentando il consenso, smarcando il Partito dalla sudditanza degli alleati e rivendicando il proprio peso. Esattamente quello che desiderano in casa Berlusconi.