Regione, tra Fdi e Forza Italia volano i fogli e l’accusa “inaffidabili”

Seduta ad alta tensione tra Forza Italia e Fratelli d'Italia. Tutta colpa di un equivoco. Poi chiarito. Ma che dimostra quanto sia ancora alta la tensione tra i due Partiti

Fogli lanciati contro l’alleato, l’accusa gridata con rabbia “basta, siete inaffidabili”, l’Aula che si svuota ed il Consiglio Regionale del Lazio che ancora una volta salta perché non ci sono abbastanza Consiglieri per rietenere valida la seduta. Non è un nuovo fronte, non è una nuova frattura quella che si è aperta oggi nel centrodestra: ma nemmeno si può negare che sia un segnale di quanto il clima sia ancora teso tra Forza Italia e Fratelli d’Italia.

 L’equivoco

Giorgio Simeoni (Foto: Luigi Mistrulli © Imagoeconomica)

Tutta colpa di un equivoco. Chiarito nel pomeriggio. Ma che a Consiglio in corso ha innescato scintille tra i capigruppo di Forza Italia Giorgio Simeoni e Fratelli d’Italia Daniele Sabatini.

È accaduto durante la discussione sul Collegato al Bilancio. È quella serie di provvedimenti che individuano aspetti pratici e precisi con i quali realizzare quanto prescritto dalla manovra finanziaria. Oggi si esaminava l’Articolo 11 ed il capogruppo di Forza Italia ha presentato un emendamento, preceduto da un lavoro di condivisione con tutti gli altri gruppi (a partire dalla maggioranza). Serviva per salvare dalla chiusura 200 plessi scolastici tra Roma e Provincia.

Ma c’è stato un malinteso. Una delle correzioni apportate da Giorgio Simeoni al testo del suo emendamento è stata interpretata come una specie di trappolone da Daniele Sabatini. Che a quel punto si è opposto all’approvazione dell’emendamento, seguito da tutto il Gruppo.

Inaffidabili

Daniele Sabatini (Foto: Paolo Cerroni © Imagoeconomica)

La levata di scudi è scattata perché gli accordi prevedevano una cose ben precisa. Mentre quel testo, nella lettura data da Fratelli d’Italia, poteva essere interpretato anche in modo diverso. La discussione tra i due Capigruppo, nel racconto di Marco Tribuzi per l’Agenzia Dire, è proseguito nell’area dei divanetti fuori dall’Aula: ma anzichè un chiarimento la discussione sarebbe sfociata in un battibecco.

Una situazione talmente tesa che Simeoni avrebbe lanciato i fogli e gridato al collega di Fratelli d’Italia “basta, siete inaffidabili“.

Il clima tra i due Partiti è teso ormai da mesi. Da quando Forza Italia ha reclamato un reiassetto della Giunta in modo da tenere conto la sua nuova forza in Aula: è passata dai 3 Consiglieri eletti a febbraio 2023 agli 8 voti che può vantare oggi (grazie all’adesione di 2 esponenti arrivati dal M5S, 2 arrivati dalla Lega, più 1 voto di Noi Moderati che ha un Patto d’Aula). Al tempo stesso la Lega è scesa ad 1 solo Consigliere. Ma entrambi i Partiti hanno 2 assessori.

La questione si è ingarbugliata al punto che i Coordinatori regionali non sono riusciti a sbrogliare la matassa. Nemmeno c’è riuscito il Governatore Francesco Rocca. La questione è stata passata al livello nazionale ma Giorgia Meloni ed Antonio Tajani in questo momento hanno altri pensieri.

Salta la seduta

Antonello Aurigemma (Foto: Sara Minelli © Imagoeconomica)

Nel frattempo il presidente del Consiglio Regionale Antonello Aurigemma aveva fatto riprendere i lavori dell’Aula. Ma nell’emiciclo di via della Pisana il Gruppo di Forza Italia aveva già mostrato i muscoli: ritirandosi e lasciando a presidiare il campo il solo Marco Colarossi. Senza di loro non ci sono i numeri per poter tenere la seduta.

Il centrosinistra se n’è accorto ed ha chiesto la verifica dei numeri. In quel momento non c’erano i 26 Consiglieri necessari per proseguire. Ma per evitare nuovi incidenti politici il presidente Antonello Aurigemma ha preferito sospendere i lavori. Si riprende martedì.

La data è stata stabilita dopo che Giorgio Simeoni e Daniele Sabatini hanno chiarito l’equivoco. Alla rirpesa, la settimana prossima, saranno approvati sia l’emendamento di Simeoni sia l’articolo 11.

Resta sul terreno però il fatto che un banale equivoco sia stato sufficiente per accendere la scintilla. Ed arrivaro allo scontro. Che ha fatto saltare la seduta.