Presentata la bozza del piano destinato a cambiare la raccolta dei rifiuti a Latina. Cosa prevede. Prima in Commissione e poi, entro fine novembre, in Consiglio
Il piano c’è. È ancora una bozza ma sta nero su bianco e carta intestata. Soprattutto, contiene quel cambio di passo che l’amministrazione comunale di Latina sollecitava dal nuovo Direttore Generale Antonello Maluccelli, chiamato nei giorni scorsi alla guida di municipalizzata ABC – Azienda Beni Comuni di Latina. (Leggi qui: Un nuovo direttore per ABC: la scelta di Antonello Malucelli)
Il nuovo piano di raccolta dei rifiuti urbani sviluppato da Abc (l’azienda incaricata della gestione dei servizi ambientali) è stato presentato al Comune. È ancora in fase di revisione ed è stato esaminato in una riunione con il sindaco Matilde Celentano, l’assessore all’Ambiente Franco Addonizio, il presidente della commissione Alessandro Porzi, il componente del CdA di Abc Alessandro Angelini ed il progettista Stefano Ippoliti.
La bozza include importanti modifiche alla gestione dei rifiuti nelle diverse aree della città. L’obiettivo è quello di migliorare l’efficienza del servizio senza aumentare la Tari, la tassa sui rifiuti.
Periferie, Borghi e Centro Storico
Nelle campagne e nei borghi di Latina, il sistema di raccolta dei rifiuti subirà poche variazioni. In queste aree, dove si utilizzano già i mastelli per la raccolta differenziata, il cambiamento principale sarà la riduzione della frequenza di ritiro. Questo provvedimento nasce dall’osservazione che i mastelli vengono spesso esposti semivuoti o, in molti casi, non vengono esposti affatto. La riduzione delle frequenze consentirà di ottimizzare l’uso di mezzi e personale, dedicando maggiori risorse alle zone urbane.
Il centro storico attualmente non è servito dal sistema di raccolta porta a porta. Lì allora saranno installati cassonetti intelligenti stradali. Questi contenitori sono progettati per migliorare la gestione dei rifiuti, consentendo di conferirli in modalità più efficiente e garantendo una maggiore pulizia delle strade. Si tratta di una novità che punta a migliorare il decoro urbano e a ottimizzare la raccolta in un’area ad alta densità abitativa e frequentata sia dai residenti sia dai turisti.
Zona Cuscinetto e grandi condomini
Anche la zona tra la prima e la seconda circonvallazione attualmente non è servita dal porta a porta. Vedrà l’introduzione dei cassoni condominiali ove possibile. Essendo quest’area composta principalmente da piccoli condomini, spesso privi di spazi condominiali adeguati, sarà necessario collocare i cassoni specifici per ogni edificio nelle immediate vicinanze, posizionandoli in strada dove necessario.
In questa zona, inoltre, il regolamento per il conferimento sarà meno restrittivo rispetto al sistema a mastelli, consentendo un utilizzo più flessibile dei cassoni in termini di giorni e orari di conferimento.
Nei grandi condomini già serviti dal porta a porta, come ad esempio i palazzi del quartiere “Barletta” e le zone di Q4 e Q5, saranno introdotti cassoni condominiali in sostituzione dei mastelli individuali. Questa soluzione mira a migliorare l’estetica urbana, riducendo il numero di mastelli sui marciapiedi e liberando risorse economiche e di personale. Verranno destinate alle nuove aree servite del centro e dell’extracirconvallazione.
Questo cambiamento risponde anche alla volontà politica di mantenere stabile la Tari, evitando incrementi che potrebbero aumentare il rischio di evasione fiscale.
Equilibrio Economico e Sfide del Piano
La bozza del piano di gestione dei rifiuti si scontra con sfide economiche significative. Da un lato, vi è un “impegno morale” della maggioranza comunale per contenere i costi e non gravare ulteriormente sugli utenti; dall’altro, le normative Arera limitano gli aumenti tariffari annuali. A complicare la situazione c’è il fondo crediti di dubbia esigibilità del bilancio comunale, che ha già superato i 10 milioni di euro, indicando un margine di rischio sulle entrate.
Inoltre, la due diligence commissionata per valutare la situazione finanziaria di Abc ha messo in guardia sulle possibili criticità legate all’incremento sproporzionato dei costi. L’azienda infatti è impegnata a restituire il mutuo di Cassa depositi e prestiti, e ulteriori esposizioni finanziarie potrebbero compromettere l’equilibrio del bilancio aziendale. E di conseguenza, quello comunale.
I tecnici di Abc sono ora al lavoro per trasformare la bozza in un piano definitivo che dovrebbe essere presentato in commissione e poi in Consiglio comunale entro novembre. La sfida per Latina è trovare un equilibrio tra l’innovazione del servizio di raccolta rifiuti e il contenimento dei costi, assicurando un sistema più efficiente e decoroso che risponda alle esigenze di ogni zona della città.