
La componente del Pd che fa capo ad Angela Manunza spara ad alzo zero sull'amministrazione e fa capire che c'è: in autonomia
Un attacco frontale su tutta la linea. Che punta a demolire l’immagine positiva che il Comune sta cercando di dare della propria azione amministrativa. Un’immagine che per una parte del Partito Democratico, semplicemente, non c’è. Per loro c’è soltanto una città che boccheggia e che non riesce a sollevarsi dalla mediocrità in cui si trova da ormai troppi anni.
Entra a gamba tesa nel dibattito politico di Anagni la componente del Pd “Rinnovamento”. Ovvero, la componente del Pd che vede come punto di riferimento Angela Manunza, e che di fatto sostiene il consigliere comunale di LiberAnagni Luca Santovincenzo.
Bordate alzo zero

Una componente che ha voluto farsi sentire, ed in maniera forte, sparando a zero contro l’amministrazione comunale capitanata dal sindaco Natalia. Gli esponenti di Rinnovamento hanno voluto passare in rassegna, bocciandoli miseramente, tutti i settori gestiti dalla Pubblica Amministrazione.
A partire dalle condizioni del centro storico cittadino. Che, secondo gli esponenti di Rinnovamento “è morto”; come dimostrano “le tantissime attività commerciali dismesse”. Per non parlare poi, sempre a proposito di centro storico, “del traffico che continua ad inquinare ed impedire ai pochi turisti di camminare in tranquillità e sicurezza”.
Pollice verso anche contro quello che dovrebbe essere uno dei mantra dell’amministrazione Natalia, ovvero la valorizzazione storica, artistica e culturale. Naufragata tra “giovani completamente abbandonati a sé stessi, per i quali non esiste nessun centro di aggregazione degno di questo nome come un teatro o un cinema”.
Pollice verso sul patrimonio storico

I momenti istituzionali, come ad esempio le attività natalizie, si sono dimostrati “un vero flop”. Sempre a proposito di turismo e di rilancio culturale, anche le speranze connesse alle opportunità legate al Giubileo sono diventate un vero e proprio miraggio, visto che “il nostro sindaco non è riuscito, nonostante l’amico Rocca ad avere neanche un centesimo per il Giubileo”.
Se si passa poi alla riqualificazione urbana il panorama non cambia. Lo dimostrano le difficoltà di via Calzatora, ormai chiusa da anni.
Dove però gli esponenti di Rinnovamento ci sono andati giù pesante è stato sulle promesse di rilancio della sanità, uno dei cavalli battaglia dell’amministrazione Natalia. Azzoppatosi tra il punto di primo intervento che non c’è, il reparto oncologico che ancora non esiste, ed una delibera per la realizzazione di un nuovo polo ospedaliero presentata da Santovincenzo e respinta dalla maggioranza.

Anche la proposta fatta da Santovincenzo per realizzare un nuovo nosocomio nell’ex Polveriera viene messa da parte in favore dell’idea di realizzare, in quell’area, “impianti di logistica” o nuovi impianti fotovoltaici “che certamente fanno gli interessi dei privati e non della collettività”.
Solo blindature

Drammatica infine anche la situazione dei rifiuti, con “marciapiedi ancora più sporchi”, visto che “non esiste un’isola ecologica”. Il tutto mentre l’amministrazione comunale pensa solo a blindare ancora di più la propria maggioranza, con l’ingresso in coalizione degli ex candidati a sindaco Cardinali e Tuffi.
Entrati in maggioranza “pur avendo tradito il mandato elettorale”. Insomma, una bocciatura senza appello ad una maggioranza che, per la minoranza del Pd anagnino, avrà anche i numeri, ma ha perso la visione della città.