
il presidente Rocca dichiara decaduta con effetto immediato dall'incarico di commissario straordinario della fondazione Policlinico Tor Vergata la professoressa Isabella Mastrobuono. Con contestazioni precise.
Decaduta. Con effetto immediato. Un terremoto messo nero su bianco sul Bollettino Ufficiale della regione Lazio n. 48 di oggi. Con un decreto datato 13 giugno 2025 (protocollo T00080), il governatore del Lazio Francesco Rocca ha dichiarato decaduta dall’incarico la dottoressa Isabella Mastrobuono. L’ex manager della Asl di Frosinone non è più da oggi Commissario straordinario della Fondazione Policlinico Tor Vergata – Azienda Ospedaliera Universitaria.
La decisione arriva a esattamente ad un anno dalla sua nomina, firmata dallo stesso Rocca il 15 maggio 2024. Nessuna spiegazione ufficiale al momento, solo la certezza che l’era Mastrobuono al PTV si chiude bruscamente, lasciando sul campo interrogativi e reazioni. Esattamente come accadde anni fa a Frosinone quando non venne confermata nell’incarico a seguito di un ‘assemblea dei sindaci che decise di non rinnovarle la fiducia.
Ne nacque un lungo contenzioso vinto dalla professoressa Mastrobuono. Il Tar disse che potevano anche metterla alla porta ma non con la motivazione di non avere raggiunto gli obiettivi. Perché li aveva centrati tutti.
I motivi di un addio

Che cosa ha determinato la decadenza dall’incarico della professoressa Isabella Mastrobuono? E’ scritto a pagina 7 del Burl di oggi. “Considerati i dati di attività del Pronto Soccorso del Policlinico Tor Vergata (fonte SIES) agli atti della Direzione Salute e Integrazione Sociosanitaria, in particolare il dato dei tempi medi di attesa, tra la prima visita e il ricovero, che risultano essere superiori ai duemila minuti e che, pertanto, evidenziano gravi carenze nell’assistenza ai pazienti, in contrasto con le disposizioni regionali dal suddetto Piano regionale di cui alla Determinazione n. G15959/2022”. In pratica, le contestano di non avere snellito i tempi di attesa nel Pronto Soccorso nonostante fosse un obiettivo fondamentale indicato da Francesco Rocca. Ma vi è di più.
Dice sempre il decreto del Presidente che “il Nucleo Ispettivo Regionale per lo svolgimento delle funzioni di vigilanza in ordine al funzionamento degli Enti e delle strutture del Servizio Sanitario Regionale, nell’esercizio delle funzioni assegnate, ha evidenziato delle criticità nella gestione aziendale, direttamente riferibili all’operato della Direzione Aziendale e dunque alla responsabilità del Commissario Straordinario dottoressassa Mastrobuono;”.
Le contestazioni nel dettaglio

Che cosa le viene contestato. L’inosservanza delle disposizioni regionali sui flussi di ricovero e sulle dimissioni programmate. E poi il persistente mancato rispetto delle disposizioni del Piano Regionale per la Gestione del Flusso di Ricovero e del Sovraffollamento in Pronto Soccorso. Inoltre la mancata applicazione delle indicazioni previste per i pazienti in boarding.
Rocca ha potuto disporre con effetto immediato la decadenza della dottoressa Mastrobuono perché l’incarico di Commissario Straordinario riveste natura fiduciaria nell’ambito dell’Amministrazione regionale. E per il fatto che il Commissario Straordinario di un ente pubblico viene inserito in un rapporto non di pubblico impiego, ma di servizio onorario, che non rientra nello schema di lavoro subordinato, né in quello del lavoro autonomo, né in quello della prestazione d’opera intellettuale.
Venuta meno la fiducia, viene meno l’incarico. D’emblée.
Cavaliere con la valigia pronta

Isabella Mastrobuono è stata Direttore sanitario aziendale del policlinico Tor Vergata per 12 anni. Poi ha svolto l’incarico di Manager aziendale della ASL di Frosinone e di quella di Bolzano. Successivamente, per 18 mesi tra il 2021 ed il 2022 era stata Commissario straordinario dell’azienda ospedaliera di Cosenza. Quindi era tornata nel Lazio con l’incarico che adesso le è stato revocato.
In Regione Lazio scommettono tutti sul nome di Arturo Cavaliere come suo successore. L’attuale manager della Asl di Frosinone non ha fatto in tempo nemmeno a disfare la valigia e prendere un alloggio in Ciociaria. Il curriculum e lo spessore ne fanno il candidato più quotato per risolvere i problemi contestati ad Isabella Mastrobuono.
Chissà se questa volta l’addio sarà meno fragoroso di quello avvenuto con il centrosinistra di Nicola Zingaretti.