Rocca e Natalia inaugurano il Paco, per il Pd è un ‘pacco’

L'inaugurazione del nuovo servizio per i malati oncologici del Nord Ciociaria. Telemedicina e chemioterapie. Basta viaggi a Frosinone e Roma. Per Rocca è la risposta a chi disse che la promessa era solo una Fake. Ma per il Pd il Paco è un 'pacco'

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Il dente avvelenato, in fondo, il Governatore del Lazio Francesco Rocca ce l’aveva dal maggio del 2023. Cioè da quando, in concomitanza con le elezioni Comunali che ad Anagni avrebbero riconfermato il sindaco Daniele Natalia, era scoppiata una polemica al calor bianco sulla Sanità.

Protagonista, una lettera che lo stesso Rocca aveva inviato in quei giorni al sindaco lanciato verso la riconferma. Nella lettera si annunciava l’apertura di un nuovo reparto di Oncologia. Per il sindaco Natalia, si trattava della dimostrazione di come uno degli impegni centrali della sua campagna elettorale, ovvero la valorizzazione della sanità cittadina, stava cominciando a realizzarsi. Per l’opposizione, una vera e propria fake, pensata per lucrare voti sulla pelle dei cittadini. (Leggi qui: La risata che rischia di seppellire il voto di Anagni).

Il rumore era stato davvero molto consistente. Tanto che lo stesso Rocca era tornato in città, qualche giorno dopo, per confermare che la sua lettera non era solo propaganda, ma un impegno concreto. (Leggi qui: Rocca mette il sigillo sull’ospedale. E sulla campagna elettorale).

Fatti e non fake

Francesco Rocca con il personale sanitario di Anagni

Era impossibile che la polemica fosse stata dimenticata. Ed infatti nella mattinata ad Anagni, in occasione dell’inaugurazione nei locali dell’ex ospedale, del Punto Asl di Accesso alle Cure Oncologiche Francesco Rocca è tornato a mordere il centro-sinistra locale e regionale.

Il presidio si chiama P.A.C.O ed è la siglka di Punto di Accesso e continuità di Cura Oncologica. Un servizio pensato per aiutare i tanti malati di tumore che abitano nel Nord della provincia di Frosinone. Evitando che alla pena della malattia debba aggiungersi la difficoltà di viaggi per esami e terapie. Per cui da adesso in poi all’interno dell’ex ospedale, sarà possibile, per chi vuole fare prevenzione, svolgere esami utilizzando le possibilità offerte dalla telemedicina per avere risposte in tempo reale. Servendosi anche del mammografo di ultima generazione. I malati invece potranno svolgere le sedute di chemioterapia e terapia direttamente in sede, usando le sei postazioni appositamente realizzate.

Un vantaggio soprattutto per i tanti malati di una zona che purtroppo al tumore ha pagato e sta pagando un prezzo altissimo.

Cure per il corpo e l’anima

Sabrina Pulvirenti con Francesco Rocca e Daniele Natalia

Come ha detto, tra gli altri, la dottoressa Sabrina Pulvirenti Commissario straordinario dell’Asl di Frosinone: un modo per prendersi cura non soltanto del corpo, ma anche dell’anima del malato. Accanto alle cure vere e proprie, il centro prevede infatti la presenza di psicologi per i malati ed i loro familiari; esperte di onco beauty, per insegnare alle donne sottoposte a chemio come truccarsi in maniera adeguata per restituirle la possibilità di vedersi e sentirsi belle anche durante le cure.

Rocca era accompagnato oltre che dal sindaco Daniele Natalia anche dal vescovo Ambrogio Spreafico, dalla presidente della Commissione Sanità Alessia Savo e da tanti altri politici del territorio. Per lui questa inaugurazione di Anagni è la dimostrazione di come si sta invertendo la tendenza (anche se per il primo intervento c’è ancora da aspettare).

Ed è qui che il presidente della Regione ha sentito il bisogno di ricordare quello che era accaduto nel maggio del 2023, all’epoca della famosa lettera. Rocca ha voluto evidentemente togliersi il sasso che, da allora, gli era rimasto nella scarpa. Ricordando di aver ereditato una sanità appesantita da un commissariamento molto consistente. Suggerendo all’opposizione di “accusare sé stessa” per le condizioni in cui si trova la Sanità adesso. E, casomai non fosse ancora stato chiaro il messaggio, ha criticato chi “specula” su un tema, quello della Sanità, che meriterebbe un approccio bipartisan. Invitando, infine, il consigliere regionale Sara Battisti a presenziare ai prossimi appuntamenti in materia. 

Paco o Pacco?

Francesco Rocca e Sabrina Pulvirenti

Non poteva mancare la replica da parte del centrosinistra. Ad Anagni i primi a farsi sentire sono stati a stretto giro di posta gli esponenti del circolo locale del Partito Democratico. Che, giocando sul nome del servizio inaugurato, hanno detto che quello che è stato inaugurato non è un “paco“; semmai ma un vero proprio “pacco“; una truffa insomma.

Perché quello che era stato prospettato come “reparto di oncologia” sarà “a malapena un ambulatorio, buono per raccogliere qualche scartoffia“. Un posto dal quale non è lecito attendersi “alcun rilancio del nostro ospedale“. Anche perché per la Sanità di Anagni, almeno stando ai documenti ufficiali, di concreto non c’è “assolutamente niente“; se non l’ospedale di comunità. Che però, all’epoca di Zingaretti, dall’allora opposizione di centrodestra era stato “aspramente criticato“.

Insomma, hanno concluso gli esponenti anagnini del Pd, “le destre ci hanno imbrogliato ancora una volta“. Ed i cittadini sono ormai “stufi di essere presi in giro“.