Ieri l'incontro di Righini con i Capigruppo. Oggi la riunione di FdI. Si iniziano a vedere gli effetti dell'ingresso di Francesco Rocca nella crisi. Che il governatore intende risolvere prima del 7 novembre
Senza manuale Cencelli, senza bilancino in mano: Francesco Rocca ha iniziato a costruire il nuovo equilibrio della Giunta con cui governa la Regione Lazio. Appena atterrato in Italia di ritorno dal viaggio istituzionale negli Stati Uniti ha preso il telefono e chiamato Claudio Fazzone: qualcuno dice che con il Coordinatore di Forza Italia nel Lazio si siano incontrati ma ci sono solo smentite e nessuna conferma. Rocca non gli ha fatto offerte: ma ha ribadito che entro la settimana prossima la crisi si risolve.
Il messaggio politico è chiaro: dopo un’intera estate e mezzo autunno lasciati inutilmente alla politica è ora il Governatore a prendere direttamente in mano la situazione. Qualunque decisione prenderà nessuno potrà lamentarsi: il tempo per trovare una soluzione alternativa è stato concesso ma i Partiti non sono stati in grado di trovare una sintesi alle richieste di Forza Italia. È passata da 3 Consiglieri eletti a 8 in Aula (grazie alle adesioni di 2 M5S e 2 della Lega, più il patto che li lega al consigliere di Noi Moderati); ma in Giunta hanno 2 assessori come la Lega che ora è scesa a 1 solo rappresentante in Aula.
La mancata individuazione della sintesi ha creato la conseguenza che il Defr (il Documento di Economia e Finanza Regionale fondamentale per amministrare) è in attesa di approvazione da luglio e gli effetti rischiano di diventare concreti.
Tutti ai loro posti
I risultati dei boots on the ground di Francesco Rocca iniziano a prendere forma. In modo concreto. Nella giornata di ieri, mercoledì, l’assessore al Bilancio Giancarlo Righini ha tenuto un incontro con tutti i capigruppo politici rappresentati nel Consiglio regionale del Lazio. È una mossa con la quale disinnescare subito uno dei fronti di polemica accesi nei giorni scorsi: il caso dei finanziamenti per la manutenzione delle strade infilato all’ultimo mento nell’ordine dei lavori della Giunta, del quale nessuno sapeva nulla ma una ex consigliera comunale di Monte San Giovanni Campano (indicata come ‘vicina’ all’assessore) aveva anticipato su Facebook quarantott’ore prima. (Leggi qui: La profezia di Lorella Biordi incendia la Regione ed imbarazza FdI).
Il fatto che un’estranea sapesse prima degli addetti ai lavori ha urtato la sensibilità di molti in maggioranza ed in opposizione. A scanso di polemiche ed equivoci, l’altro giorno è stato deciso di passare la questione alla Commissione Trasparenza che venne creata da Mauro Buschini quando era presidente d’Aula. La Commissione è stata convocata martedì prossimo alle ore 11 per l’audizione dell’assessore e delle direzioni regionali competenti.
Ma Giancarlo Righini, per buona creanza istituzionale ha ritenuto opportuno riferire prima ai Capigruppo. Lo ha fatto fornendo i necessari chiarimenti sulla legittimità degli atti adottati e, per eliminare ogni pettegolezzo, ha messo in chiaro anche le sue missioni istituzionali: “non sono state mai utilizzate risorse pubbliche in modo improprio”. Cioè, se a qualche missione era presente la persona che ha anticipato su Facebook la delibera non ci sono stati usi impropri di denaro regionale.
Fuori uno, nel pomeriggio la crisi
Preso atto delle informazioni, i capigruppo presenti hanno apprezzato la disponibilità e la chiarezza dell’assessore. Quelli della maggioranza hanno anche firmato una nota in cui “esprimono soddisfazione per il confronto intercorso. L’assessore Righini ha sempre operato con la massima correttezza istituzionale e dimostrato grande capacità di sintesi, valorizzando in ogni occasione la collaborazione istituzionale e lo spirito di squadra“. A sottoscrivere sono stati Daniele Sabatini (Fratelli d’Italia), Giorgio Simeoni (Forza Italia), Laura Cartaginese (Lega), Mario Luciano Crea (Lista Rocca) e Nazzareno Neri (Noi Moderati).
Messa in chiaro la questione ora si passa alla crisi. Alle 15.30 c’è la riunione del Gruppo di Fratelli d’Italia. I rumors sostengono che Francesco Rocca abbia fatto presente che esiste una sola via di mediazione. Che passa per due punti: non si toccano i numeri degli assessori altrimenti passa il principio che basta spostarsi da un Gruppo all’altro per pretendere il rimpasto, con il rischio di finire in una transumanza continua ed un rimpasto perenne. Secondo punto: Forza Italia ha un peso diverso dall’inizio e le va riconosciuto. In che modo?
La soluzione sta in un riequilibrio delle deleghe. La soluzione più gettonata è quella che prevede il passaggio del’Urbanistica dal leghista Pasquale Ciacciarelli a Forza Italia. Un’altra delega verrà trasmessa agli azzurri dal presidente Francesco Rocca. Ma anche Fratelli d’Italia deve fare la sua parte.
Lo stallo
Il problema sta proprio qui. Quando Francesco Rocca è stato candidato (ed eletto) era un esponente della società civile prestato alla politica. Ma nei mesi scorsi è entrato in Fratelli d’Italia al punto che ha schierato una sua candidata alle Europee. Ed ha iniziato a costruire una sua area di riferimento sui territori. Il che pone un secondo problema di equilibri fatto notare da Forza Italia.
E cioè che FdI si trova ad avere il Governatore (Francesco Rocca), il vice (Roberta Angelilli) il presidente del Consiglio Regionale (Antonello Aurigemma). A chiudere la crisi, convincendo Forza Italia a rimanere con due assessori rinunciando alla rivendicazione del terzo, potrebbe essere la cessione o della vice presidenza o della presidenza d’Aula. Tenendo conto che con il passaggio nelle sue file dei due leghisti s’è già ritrovata ad avere i loro due incarichi, non rivendicati dal Carroccio. E cioè la vicepresidenza dell’Aula (Giuseppe Cangemi) ed una presidenza di Commissione (Angelo Orlando Tripodi)
Oggi pomeriggio FdI discute esattamente di questo: della posizione da assumere. È un passaggio fondamentale per la soluzione della crisi. Che Francesco Rocca ha detto a Claudio Fazzone risolverà entro la prossima settimana. Sicuramente prima del 7 novembre: giorno in cui si riunirà il Consiglio.