Si è riunita l'assise comunale dedicata alle interrogazioni dei consiglieri. Diversi temi tra i quali il solito BRT, la manutenzione del verde, l'appalto rifiuti e gli impianti sportivi. Nel dibattito è entrato Solidiamo e si prevedono nuove polemiche. Poche le risposte politiche. Malpancisti sempre sulle barricate, Cirillo e Mastrangeli ancora più distanti
Un ora e 40 minuti di dibattito, a volte surreale, per la natura di alcuni quesiti rivolti alla Giunta. A volte invece anche piuttosto nervoso. Per “colpa” di qualche domanda, piuttosto incisiva. E’ questa la sintesi del Consiglio comunale dedicato al question time che si è svolto ieri sera a Frosinone.
Assessori presenti al gran completo, mentre più di qualche sedia vuota si è notata tra i banchi della maggioranza. Parecchie in quelle dell’opposizione. Il che non è una novità. Nulla comunque di particolarmente indicativo dal punto di vista del clima politico, visto che in questa specifica seduta (il question time), non è previsto il numero legale.
Appalto rifiuti, tutto fermo
Ha aperto la serie delle interrogazioni il Consigliere di minoranza Claudio Caparrelli. Il quale ha interrogato la Giunta sulla presenza delle scie chimiche, o meglio di condensazione, presenti nei cieli del Comune di Frosinone. Il sindaco, non senza qualche comprensibile imbarazzo, per la “originalità” dell’interrogazione, ha ammesso che l’amministrazione comunale, sul tema possa fare evidentemente ben poco.
E’ intervenuto quindi il Consigliere del PSI Vincenzo Iacovissi, chiedendo alla giunta chiarimenti circa la manutenzione dei parchi comunali e di alcuni quartieri del capoluogo. Iacovissi ha inoltre chiesto aggiornamenti circa lo stato dell’arte sull’appalto dei rifiuti. Il sindaco Riccardo Mastrangeli, confortato dalle informazioni assunte dai Dirigenti del Comune presenti in aula, ha chiarito che ancora non è stato individuato un vincitore dell’appalto.
Sulla Villa Comunale serve almeno mezzo milione di euro: “per una sistemazione più profonda. Stiamo cercando i fondi, servono circa 500-600mila euro. Sul Matusa si stanno proseguendo i lavori di riqualificazione. Ricordo poi che il parco destinato alle sgambature dei cani è quello de la Fontaine di via Mola Vecchia”.
Cirillo-Mastrangeli, le frizioni continuano
Ha preso la parola il Consigliere di Forza Italia (ufficialmente garantisce l’appoggio esterno, nei fatti si comporta come una forza di Opposizione) Pasquale Cirillo. Hhe ha chiesto alla Giunta di conoscere la situazione dei campi sportivi del complesso dell’Euroclub, nella parte alta di Frosinone. E di quelli di corso Lazio. Cirillo ha ulteriormente chiesto aggiornamenti sull’installazione delle telecamere per la sicurezza del Capoluogo. Vuole sapere una data certa.
A Cirillo ha risposto un piuttosto seccato sindaco Mastrangeli. Il quale ha detto che c’è una programmazione particolarmente complessa da espletare, che non consente di fornire, allo stato, risposte certe. “E’ inutile fare demagogia, o populismo”, queste le sue parole. I rapporti tra i due si confermano certamente non idilliaci.
Solidiamo alza la temperatura
E’ toccato poi al capo Gruppo del PD Angelo Pizzutelli interrogare la Giunta in ordine alla manutenzione del tunnel che da Piazza Gramsci porta a via Fosse Ardeatine. Il consigliere del PD ha anche chiesto lumi sulla commissione appositamente costituita, nel corso della precedente legislatura, dedicata ad interessarsi del progetto Solidiamo. La decurtazione del 50% degli emolumenti di sindaco assessori e consiglieri da dedicare a progetti sociali per giovani e anziani, fortemente voluta dall’ex sindaco Nicola Ottaviani.
Si è scoperto ieri sera, per ammissione della maggioranza, e non senza un certo stupore da parte dei consiglieri Angelo Pizzutelli, Pasquale Cirillo e Anselmo Pizzutelli, che la decurtazione degli emolumenti, o gettone di presenza, in questa consiliatura, riguarda solo sindaco e assessori. Non i consiglieri comunali. Non è chiaro però chi lo ha deciso. Ed il nervosismo in proposito è stato evidente in aula.
E’ certo che la cosa tornerà di attualità molto presto, e sarà probabilmente motivo di “scontro” politico, tra maggioranza e opposizione (malpancisti compresi), stante la mancanza di informazioni necessarie.
Marzi incalza, la politica si nasconde
Ha preso quindi la parola l’ex sindaco Domenico Marzi, il quale ha sollevato un interessante interrogativo sul generale progetto del BRT, mettendolo in relazione al contratto con il gestore del trasporto pubblico locale. Cioè a dire, ha chiesto Marzi, se il BRT non costituisca una sorta di doppione, rispetto all’ipotesi contrattuale in essere con il gestore ed in relazione alla tipologia e numero di mezzi che questi dovrebbe, o avrebbe dovuto, mettere a disposizione dell’utenza. Finalmente un colpetto ai fianchi, tanto per rendere ficcante l’opposizione.
Inoltre ha tirato fuori la storia dell’ascensore inclinato. L’amministrazione Mastrangeli aveva messo in campo un progetto per realizzare una seconda linea accanto alla prima che è sempre fuori uso. Marzi è tornato a suggerire di investire invece sul ripristino proprio della linea che venne realizzata durante il suo mandato definendo un “errore quello di non aver riparato con appena 135mila euro il vecchio impianto”.
A Marzi ha risposto, dal punto di vista tecnico, il dirigente del settore Vincenzo Giannotti. Ma l’aspetto interessante è un altro: è mancata, per questa del consigliere Marzi, come per alcune altre, la risposta di natura “politica”. Che non può essere evidentemente sempre, o quasi, delegata alla dirigenza. Se la risposta politica, quindi la forza ai vari interventi dell’amministrazione, non la da il sindaco, non lo fa nessun altro. Nè assessori, nè consiglieri comunali di maggioranza.
Scintille dopo la camomilla
Una seduta tutto sommato soporifera. Con scossone nel finale. A suonare la sveglia è stato un intervento del consigliere Anselmo Pizzutelli: ha interrogato la Giunta sull’apertura di via del Casone. Ha chiesto inoltre chiarimenti sulla necessità di realizzare le strisce pedonali sulla Monti Lepini. E, ancora volta, ha chiesto informazioni sul percorso del BRT. Creando anche qualche imbarazzo in chi era delegato a rispondere. Via del Casone rischia di essere un nervo scoperto. Chi risponde? Se i tecnici, significa che gli eventuali ritardi evidenziati nell’interrogazione sono competenza loro; se il sindaco, significa che le eventuali responsabilità stanno in capo all’amministrazione.
A prendere in mano la situazione è stato l’assessore ai Lavori Pubblici Angelo Retrosi. Che avendo l’impressione d’essere chiamato in causa ha messo metaforicamente la baionetta tra i denti ed è balzato fuori dai banchi. A brutto muso ha confermato che l’amministrazione Mastrangeli intende aprire quella strada. Il dirigente però vede degli impedimenti tecnico – giuridici: la strada è oggi classificata come locale ed andrebbe riclassificata in strada comunale. Il che comporterebbe la realizzazione dei marciapiedi ed uno studio della mobilità su quel tratto.
È la vena scoperta sulla quale Pizzutelli prova a lanciarsi e mordere. Perché a quel punto fa notare che se il problema sono i marciapiedi allora andrebbero chiuse un bel po’ di strade a Frosinone. E prima che qualcuno possa reagire aggiunge un altro dubbio: la riqualificazione della Monti Lepini dalla rotatoria di via Fabi al casello A1 autostradale; lì non ci sono marciapiedi ma nemmeno lampioni e strisce.
La tensione resta alta
Angelo Retrosi garantisce che la strada si farà. E le manutenzioni pure. Nelle prossime ore effettuerà personalmente altri sopralluoghi
Ma al di là dell’aspetto tecnico ed amministrativo c’è il dato politico. Come nel film del 2022 “Al vertice della tensione” diretto da Phil Alden Robinson e interpretato da Ben Affleck e Morgan Freeman, che evidenziava la difficoltà dei rapporti, durante la guerra fredda, tra Stati Uniti e Russia, anche al Comune capoluogo la tensione tra i Malpancisti ed il resto della maggioranza, nei prossimi mesi, è inevitabilmente destinata a salire.
Non è detto che non si scopra un Jack Ryan anche a Frosinone.