Se Vacana inizia ad essere un problema per Ceccano

L'effetto Vacana sulle elezioni di Ceccano. Misserville sta lavorando insieme a Biagio Cacciola per allestire una lista competitiva. Il sogno proibito. Le mosse di Maliziola e del M5S. ma è solo l'inizio.

Piccoli problemi di assestamento. Li ha la coalizione di Centrosinistra che si prepara a schierarsi sulla griglia di partenza delle prossime elezioni Comunali di Ceccano. Ad innescarli è la civica Ceccano in Comune messa su dal Consigliere Provinciale Luigi Vacana e dal filosofo Biagio Cacciola. Perché?

Il Segretario cittadino del Partito Democratico Giulio Conti sta cercando di mantenere unito il fronte. Ma le indiscrezioni dicono di una forte tentazione del Presidente Dem Davide Di Stefano, pronto a schierarsi con la lista Ceccano in Comune. E questo sta generando tensioni, in particolare per il Segretario.

Giulio Conti

Conti non ha fatto un passaggio all’interno del Direttivo sull’accordo di Roma, raggiunto a Sant’Andrea delle Fratte nella sede del Pd nazionale. Lì è stata chiusa l’operazione che ha portato a convergere Emanuela Piroli sul candidato sindaco indicato dal Segretario cittadino e cioè Andrea Querqui. Questa ‘lacuna‘ ha creato non pochi problemi all’interno del Pd: molti tesserati non hanno preso bene la cosa e di conseguenza, si è innescato un clima di malumore.

Le indiscrezioni sostengono che Giulio Conti si sia lasciato sfuggire (o abbia lasciato intendere chiaramente) di non volere la lista di Vacana e Cacciola nella coalizione.

E non sono gli unici

Anche i Verdi hanno espresso qualche perplessità: perché alcuni candidati che inizialmente sembravano orientati a scendere in campo con loro stanno ora pensando di entrare in Ceccano in Comune.

Filippo Misservile

La lista di Vacana e Cacciola inoltre, sarà sostenuta direttamente dall’avvocato Filippo Misserville: pur non candidandosi in prima persona sta lavorando attivamente alla sua organizzazione. E tramite vie traverse è arrivata voce che proprio Misserville vorrebbe all’interno di quella lista Francesco Ruggiero di Progresso Fabraterno, ipotesi difficilmente realizzabile dal momento che potrebbe creare non pochi malumori con altri candidati.

A proposito di Progresso Fabraterno, il movimento costituito interamente da giovani sogna di poter esporre il proprio simbolo, sia per il lavoro svolto finora sia perché ritiene fondamentale avere un ruolo di primo piano. Soprattutto in un’ottica futura: restare in una posizione marginale significherebbe non valorizzare né dare spazio a quella che potrebbe essere la futura classe dirigente. Condannandosi, da sola, al rischio di una progressiva insignificanza.

La scelta di Manuela

Palazzo Antonelli

Nel frattempo, l’ex sindaca Manuela Maliziola continua la sua campagna elettorale sostenendo di essere la scelta giusta perché non appoggiata dai Partiti. Va avanti con la narrazione che è l’unica donna ad aver resistito allo strapotere della partitocrazia e che per questo va sostenuta.

Anche il Movimento 5 Stelle sta provando a fare una lista presentando il simbolo. Ci sono contatti diretti (fronte destra) tra Corsi e Giovannone.

Intanto c’è stato il primo vero scontro tra Andrea Querqui e Ugo Di Pofi (il candidato del centrodestra) sul Bilancio. Il primo sostiene che la gestione dell’ex sindaco Roberto Caligiore (arrestato ad ottobre con l’accusa di avere preso tangenti per pilotare gli appalti finanziati con fondi Ue) sia stata fallimentare perché non ha riscosso le tasse; il secondo sostiene che quella gestione è stata oculata come dimostrano i pareri favorevoli ottenuti periodicamente da Corte dei Conti e Ministero dell’Interno, in quanto il Comune era in fase di rientro dal debito.

Ma è solo l’inizio.