Stefanelli nomina Tomao: scoppia la polemica e volano gli stracci

Cosa ha innescato la nomina di Tomao. Cosa c'è dietro. E cosa potrebbe esserci davanti a Stefanelli. Molto dipende anche da cosa farà Matteo Renzi

“Ora è tutto chiaro: il sindaco Gerardo Stefanelli ha deciso in maniera unilaterale di gettare l’amministrazione comunale di Minturno nelle braccia del Partito Democratico. Auguri”: volano gli stracci in piazza Portanova. Lì dov’è ubicato il Comune la tensione è in continuo crescendo da venerdì cioè da quando primo cittadino e presidente della Provincia di Latina Gerardo Stefanelli ha nominato Giuseppe Tomao assessore all’Urbanistica, Edilizia Pubblica e Privata, Demanio Marittimo e Fluviale e Toponomastica.

Si tratta di un copione scritto da tempo per un nome pesantissimo nel panorama elettorale aurunco. Ll’ex presidente Dem del consiglio comunale Giuseppe Tomao è uno dei delfini nel Golfo dell’ex segretario provinciale del Pd Claudio Moscardelli. È tornato, dopo quattro anni a svolgere un ruolo attivo nell’amministrazione comunale dopo la mancata candidatura alle elezioni amministrative dell’ottobre 2021.

A mostrargli in faccia il cartellino rosso invitandolo con successo a non candidarsi alle amministrative di quell’anno fu il suo Partito. Glielo suggerì dopo che la Procura di Latina iscrisse il suo nome sul registro degli indagati ipotizzando il reato di rivelazione di segreto d’ufficio, nell’ambito dell’inchiesta sulla Concorsopoli nell’Asl pontina.

Civico per non disturbare

Pino D’Amici

E’ un dettaglio, quest’ultimo, di non secondaria importanza che ha incendiato una polemica all’interno della maggioranza che governa Minturno. Tomao, anche se iscritto al Pd, è diventato l’ottavo assessore nominato da Stefanelli dall’inizio della consiliatura. Ma con una etichettatura civica ben precisa: quella della lista “Città Futura” che con la sua valanga di voti permise il 4 ottobre di quattro anni fa a Stefanelli di succedere a se stesso evitando lo spauracchio del ballottaggio contro il candidato di Fratelli d’Italia Pino D’Amici.

Tomao ha sostituito l’ingegner Luca Salvatore che, nominato nell’ottobre 2022 al posto di Fabiola Pragliola, non le manda a dire ora a Stefanelli attraverso il coordinatore di “Città FuturaMaurizio Faticoni.

“Il sindaco ha il potere di nominare e revocare chi vuole – ha tuonato – ma dobbiamo prendere atto che con la nomina di Tomao sta spostando ulteriormente a sinistra la sua amministrazione. Sta forse preparando il suo ritorno nel Pd? Sono affari suoi, non nostri”.

Apprestarsi lentamente

Maurizio Faticoni

L’avvocato Faticoni ha provato da mesi a mediare tra l’ingegner Salvatore ed il sindaco. I rumors dicono che del suo assessore all’Urbanistica, Stefanelli non fosse completamente soddisfatto in relazione al suo impegno presso la ripartizione tecnica del palazzo di piazza Portanova. Maldicenze? Possibile. ma vero o falso poco importa. Perché? Sia Stefanelli che Faticoni hanno rivelato un aspetto: Salvatore da mesi avrebbe dovuto restituire le sue deleghe nell’ambito di un avvicendamento programmato all’inizio della consiliatura.

L’assessore all’Urbanistica ha temporeggiato a lungo. Dopo di che il sindaco, rompendo gli indugi, gli ha inviato un decreto di revoca delle sue strategiche deleghe. Con una motivazione: rilanciare l’iter per il rilascio delle concessioni demaniali agli stabilimenti balneari e quello per la rigenerazione urbana.

“Innanzitutto lascia il tempo che trova la considerazione del sindaco in base al quale l’ormai ex assessore avrebbe dovuto dare di più” ha aggiunto Faticoni che di Stefanelli è stato un sostenitore della prima ora. “L’ingegner Salvatore, da tutti riconosciuto come un professionista competente, ha gestito dal primo giorno l’assessorato affidatogli con il massimo impegno e dedizione.

Turnover concordato

Gerardo Stefanelli

Se il sindaco, nominando Tomao, si è appellato ad “un concordato turnover”, il coordinatore della lista “Città Futura” offre un’altra verità sui fatti.

L’avvocato Faticoni innanzitutto accende una miccia sulla posizione di Tomao: “Da uomo di legge affermo con rispetto che nessuno è colpevole sino al terzo grado di giudizio ma qualcuno (chiaro il riferimento al sindaco di Minturno) ha cambiato idea e ne prendo atto”. Chiaro il riferimento a quanto avvenuto poco prima della presentazione delle liste nel 2021. Tomao dopo aver ricevuto un avviso di garanzia si dimise da presidente del Consiglio comunale. E fu “stoppato” dal suo Partito tant’è che decise, tra non pochi mal di pancia, di non candidarsi. Ma anche il sindaco “ci fece capire che voleva liste pulite” – ha aggiunto Faticoni. (Leggi qui: Nel Pd si apre la ‘questione morale’. E anche Tomao fuori dalla lista del Pd).

La replica di Stefanelli non è tardata ad arrivare: “Peppe (Tomao) ricevette un avviso di conclusione di indagini nel settembre 2023 in merito ad un’inchiesta di due anni prima. Poi ha non avuto più nulla, né una richiesta di rinvio a giudizio, né una richiesta di archiviazione. Nulla di nulla. Peppe saprà dare un contributo significativo nei settori che – ha rassicurato – gli sono stati assegnati e complessivamente a tutto il lavoro dell’Amministrazione comunale”.

L’altro accordo disatteso

Minturno Panorama

Insomma si avanti ma non è finita, a proposito di polemiche. Faticoni rivela come Stefanelli abbia disatteso un altro accordo che avrebbe dovuto riguardare la sua maggioranza e, in particolare, “Città Futura”.

In base all’intesa le sue tre ‘anime’ interne dovevano essere rappresentate in Giunta. A prescindere. Se l’assessora ai servizi sociali Ilaria Pelle è sostenuta in consiglio dall’avvocato Roberto Palermo, Tomao è approdato in Giunta grazie alla presenza in consiglio di Ilaria D’Acunto e Francesco Sparagna, gli stessi che il neo assessore all’Urbanistica aveva personalmente contribuito ad eleggere in coppia dopo essere “esiliato” dalla lista Dem

E Luca Salvatore ? L’interessato fa rilevare di essere il primo dei non eletti di “Città Futura” e di aver conquistato, insieme al secondo mancato consigliere comunale Massimiliamo Raviele un numero di voti maggiore rispetto a quello della coppia D’Acunto – Sparagna.

Polemizzare ma non troppo

Il consigliere comunale di Minturno Sparagna

Il dimissionato assessore all’Urbanistica non vuole polemizzare “più di tanto” con il sindaco di Minturno ma ci tiene a rispolverare un altro accordo che il primo cittadino avrebbe disatteso. La terza gamba di “Città Futura” avrebbe potuto avere una “giusta visibilità” se uno tra i consiglieri D’Acunto e Sparagna avesse rassegnato le sue dimissioni. Questo con la surroga, appunto, del primo dei non eletti, l’ingegner Salvatore. O in alternativa quest’ultimo generosamente avrebbe fatto un passo di lato con la promozione ad assessore di Massimiliano Raviele.

Alla fine il temperamento caratteriale ed il decisionismo di Stefanelli hanno prevalso, nonostante le censure provenienti dal centrodestra consiliare. In particolare da Fratelli d’Italia, dalla Lega e dalla civica “Minturno Domani”.

Ottavo assessore sostituito

Stefanelli con Matteo Renzi e Marietta Tidei

Giuseppe Tomao è diventato l’ottavo assessore sostituito da Stefanelli dall’inizio del suo secondo mandato. La prima fu la dottoressa Pragliola seguita da Rita Alicandro, Gennaro Orlandi, Piernicandro D’Acunto Giuseppe Pensiero. Della Giunta sono dichiarate inamovibili il vice sindaco Elisa Venturo – candidata alle Politiche del settembre 2022 per Italia Viva – e, appunto, l’assessore-avvocato Ilaria Pelle

Il ritorno di Tomao nella ‘stanza dei bottoni’ – al di là degli sviluppi dell’inchiesta giudiziaria che l’ha riguardato – è la conferma di un ritrovato feeling tra Stefanelli ed il Partito Democratico.

L’abbraccio potrebbe avvenire contestualmente nel momento in cui Matteo Renzi dovesse essere abilitato a far parte del campo largo, interessato un giorno a mandare a casa Giorgia Meloni.