Fronte Stellanits. I lavoratori 'occupano' il municipio di Piedimonte. Salera convoca la Consulta. Rocca incontra Urso e Maura va in Commissione Sviluppo. Tutti ora in prima linea. Vincitorio: "Il problema è adesso, non tra qualche mese. Questi padri di famiglia devono mangiare”
A piccoli passi verso una schiarita. Se è un’illusione ottica o una tregua nella tempesta lo diranno i prossimi giorni. Il ministro delle Imprese Adolfo Urso ed il Governatore del Lazio Francesco Rocca si sono visti nel pomeriggio: “è stato un confronto proficuo in vista del prossimo Tavolo Stellantis del 17 dicembre. Abbiamo condiviso la necessità di trovare una soluzione che salvaguardi tutti i lavoratori di Stellantis e delle imprese dell’indotto che danno lavoro a migliaia di famiglie laziali”.
Via alle occupazioni pacifiche
I lavoratori della Trasnova e della De Vizia stanno occupando pacificamente da questa mattina la sala consiliare del municipio di Piedimonte San Germano. È la seconda fase della protesta contro i licenziamenti di circa 150 persone delle ditte che fino all’altro giorno hanno svolto i servizi di logistica interna e di pulizia industriale nello stabilimento Stellantis Cassino Plant. I loro contratti termineranno il 31 dicembre prossimo e la multinazionale dell’auto non intende rinnovarli.
Fino allo scorso fine settimana i lavoratori hanno manifestato davanti ai cancelli. Venerdì è stato l’ultimo giorno di lavoro per Stellantis prima di fermare la produzione della Maserati Grecale e delle Alfa Romeo Giulia e Stelvio per la lunga pausa natalizia che durerà fino alla prima decade di gennaio 2025. Per questo i sindacati hanno deciso di spostare la protesta nei municipi, occupando pacificamente ed a rotazione tutti quelli del circondario.
A Piedimonte San Germano sono stati accolti dal sindaco Gioacchino Ferdinandi che ha tenuto un discorso prima di lasciarli nell’Aula, confermando che la sua amministrazione farà tutto il possibile per andare incontro alle esigenze dei lavoratori.
Mantenere gli impegni
Francesco Rocca ha detto al ministro Adolfo Urso che il Lazio si augura “il rispetto degli impegni presi con il Governo e che fornisca risposte chiare sul rilancio del sito produttivo di Piedimonte San Germano. L’automotive ha sempre rappresentato un polo importante per la nostra Regione e dobbiamo fare il massimo per farlo tornare a prosperare”.
In Regione Lazio si è riunita la Commissione Sviluppo “al fine di rafforzare la sinergia volta a trovare soluzioni per salvaguardare migliaia di posti di lavoro di dipendenti della nostra regione” evidenzia il vicepresidente Daniele Maura. “Siamo determinati a porre al centro della discussione il tema degli ammortizzatori sociali. Constatiamo con soddisfazione che si vanno intensificando azioni e misure concrete per scongiurare il depotenziamento dello stabilimento di Piedimonte San Germano”.
Intanto il sindaco di Cassino Enzo Salera ha convocato per giovedì i sindaci della Consulta del Cassinate per esaminare la questione Stellantis e la situazione di crisi che sta interessando l’indotto. La Consulta si riunirà da mezzogiorno nella Sala Restagno del municipio di Cassino. “Fare il punto aggiornato sulla situazione Stellantis – ha affermato Salera – non è solo opportuno ma è quanto mai un passaggio obbligato“.
Nelle prossime ore invece a Roma presso il Ministero delle Imprese ci sarà il vertice sul futuro dei lavoratori della Teknoservice e della Logitech. Fa ben sperare l’intervento del Numero 1 Europeo Jean Philippe Imparato: “Ho visto stamattina le cifre. A Urso il 17 dicembre confermerò che l’Italia sarà il secondo mercato europeo nel 2029, non chiuderemo nessuno stabilimento e ognuno avrà un piano prodotti. Stellantis non abbandonerà l’Italia, lo faremo vedere a tutti la prossima settimana“.
Il problema è adesso
Il problema non è di prospettiva “ma è oggi. Nella sala Consiliare di Piedimonte San Germano ci sono padri di famiglia che non hanno una prospettiva. A fine mese per loro finisce lo stipendio, finisce la possibilità di pagare il mutuo, fare la spesa, mettere un piatto di pasta sul tavolo, mandare i figli a scuola. È su questo che dobbiamo intervenire. Adesso”. Alessandro Vincitorio è consigliere comunale di Fratelli d’Italia: è stato tra i primi a sollevare la questione Stellantis oltre un anno fa. Anche lui era tra quelli che lanciavano l’allarme sulle conseguenze di una transizione che rischia di lasciare sul terreno morti e feriti.
“L’automobile è diventata un prodotto finanziario e non è più un prodotto industriale. Siamo in presenza di una immensa speculazione fatta sulla pelle dei lavoratori: il nostro è un Partito dalla forte matrice sociale. Bene la posizione della regione Lazio, bene l’impegno del nostro ministro Adolfo Urso, benissimo la linea del nostro consigliere regionale Daniele Maura. Anche noi da Piedimonte diciamo no ai soldi per Stellantis, si alle aziende che offrono un futuro a questi lavoratori”.
Il Consigliere fa parte dell’area politica che fa riferimento al dirigente provinciale Antonio Cardillo. È la realtà che il tesseramento nel Cassinate ha messo sotto i riflettori: Vincitorio viene da lontano, sta in Fratelli d’Italia dai giorni della fondazione. La scelta di convergere su Cardillo, a Piedimonte mette insieme due forme di rinnovamento interno.
Non per questo Vincitorio nega “che l’amministrazione comunale di Piedimonte ha fatto bene ad accogliere nell’Aula consiliare i lavoratori che rischiano il posto. Bene ha fatto il sindaco Gioacchino Ferdinandi a dichiarare che il Comune farà di tutto per andargli incontro”. Ferdinandi è di Forza Italia, i rapporti su scala regionale non sono dei migliori: “Nelle realtà sotto i 15mila abitanti non ha senso parlare di politica, viene innanzitutto l’amministrazione. Nel rispetto dei ruoli, da consigliere di opposizione, per questi lavoratori faremo tutto ciò che è possibile”.
Nella speranza che sia una schiarita.