A Frosinone l'ex sindaco pronto ad appoggiare la maggioranza sull'alta velocità. Il primo cittadino incassa un successo amministrativo e politico blindando di fatto la coalizione di governo. Ma è scontro con il consigliere Cirillo per il progetto-Solidiamo
Come in una strategica partita al Texas holdem, la variante del poker tradizionale: i giocatori ricevono solamente due carte a testa che, sommate alle cinque carte comuni scoperte dal mazziere durante le varie fasi di gioco, determinano il punto di ogni giocatore. Allo stesso modo l’ex Sindaco di Frosinone Domenico Marzi e l’attuale primo cittadino del capoluogo Riccardo Mastrangeli, ad ogni carta girata, rilanciano.
Scommettono e rilanciano l’intesa nel portare avanti la battaglia comune per la TAV: la stazione e le fermate dell’Alta velocità. Il dialogo sul tema, tra i due sindaci era stata già di fatto avviato nei giorni scorsi. (Leggi qui Alta Velocità, la sottile strategia di Marzi e Mastrangeli).
Appena 48 ore fa Mastrangeli ha scoperto una ulteriore carta. C’è stato un sopralluogo congiunto, tra Comune e Rfi Rete Ferroviaria Italiana, sul cantiere della nuova stazione di Frosinone. A scanso di equivoci: è il rifacimento della stazione che sta lungo la linea tradizionale, non la fantomatica nuova stazione dell’Alta velocità della quale si è parlato un paio di anni fa e poi è scomparsa insieme alle elezioni regionali. Sul cantiere della ‘vecchia’ stazione è prevista l’imminente partenza della seconda fase dei lavori che dovrebbero essere completati nel 2027. Lo stesso anno nel quale si tornerà al voto per il rinnovo del consiglio comunale del capoluogo e per eleggere il Sindaco. Così, a futura memoria.
La sponda di Marzi dopo l’annuncio di Mastrangeli
Nell’intervento di Mastrangeli sul cantiere, inevitabile un passaggio sulla Tav. Dove ha detto: “Abbiamo carte importanti da giocare sulla TAV e presto investirò della questione il Consiglio. Frosinone è un crocevia tra due mari e le zone interne e ha una strategicità superiore ad Afragola e a Reggio Emilia”.
Dal canto suo Marzi ieri sera in Consiglio Comunale è intervenuto nella sessione dedicata al question time, (le risposte alle interrogazioni da parte di sindaco e assessori ai consiglieri comunali). Ha detto: “Qual è il compito principale di chi viene eletto in consiglio? Quello di veder eseguito il programma e veder migliorata la città attraverso un confronto politico – programmatico con il governo cittadino. Anche dall’opposizione si può raggiungere l’obiettivo senza necessariamente attuare un’attività conflittuale”.
Poi ha aggiunto “Invito tutti, il governo e consiglieri, per raggiungere l’obiettivo di realizzare la nuova stazione dell’alta velocità a Frosinone-Ferentino. Arriviamo ad un accordo di programma per ottenere almeno otto volte al giorno le fermate dei treni veloci con il fine ultimo di collegare Frosinone con Roma in maniera veloce e portare residenti romani a scegliere di vivere a Frosinone e recuperare il calo demografico. In questo modo non penso che stia tradendo il mandato elettorale, ma lo tradirei se non dovessi fare il bene della città. Siamo per costruire e non per destabilizzare”.
Un rilancio in piena regola sulla TAV , degno di Phil Ivey, considerato dagli operatori del settore, uno dei migliori giocatori di poker al mondo in attività.
Il sindaco annuncia un consiglio ad hoc sulla Tav
Ma al tavolo, metaforico, del texas holdem del Comune capoluogo, siede anche un altro campione del mondo, che sa giocare le sue carte, con la stessa abilità e prontezza, con le quali prescrive i farmaci giusti nella sua farmacia. Mastrangeli, infatti, ha chiosato e ulteriormente rilanciato.
Lo ha fatto dicendo “Ringrazio Marzi per questa iniziativa. Ho tantissimi dati che evidenziano come Frosinone abbia tutte le carte in regola e le potenzialità per poter realizzare un protocollo d’intesa per arrivare ad un tavolo tecnico con tutti gli enti interessati. In tempi stretti convochiamo un consiglio dedicato sulla materia”.
Giocata perfetta, da parte di 2 abili interpreti della politica. E del rilancio. Entrambi meriterebbero di aggiudicarsi “il piatto”.
Mastrangeli, successo amministrativo e politico
Intanto, fin da ora Mastrangeli e Marzi hanno portato a casa tangibili risultati. Il sindaco ha ottenuto la condivisione con l’opposizione di un progetto strategico per la città, come quello della TAV. Non era facile, non era scontato. Inoltre si è assicurato i voti della Lista Marzi su questo progetto e, probabilmente, anche su altri. Ha avuto la rassicurazione che la lista dell’ex sindaco non firmerà mai per farlo cadere. Era già chiaro a tutti. Ma averlo ribadito, da parte di Marzi, ieri sera in sede di Consiglio comunale, ha un peso politico ulteriore. E soprattutto estremamente chiaro.
Chi, nella sua maggioranza, avesse per caso pensato di poterlo “sabotare” nei prossimi mesi, facendo mancare i numeri, ha sbagliato i conti: ci sono anche quelli di Marzi e dei suoi in aula.
Mastrangeli andrà avanti fino alla scadenza naturale del mandato. Ha attivato un importante canale di dialogo e collaborazione con quello che è stato il suo competitor nel 2022. Potrebbe averlo al suo fianco nel 2027. Scusate se è poco.
Marzi, visione da leader
Si è preso la scena, impossibile negarlo. Si è riappropriato del ruolo di leader della parte minoritaria dell’aula consiliare, portandosi dietro, nel sostegno al progetto della TAV, anche una parte dell’opposizione. Il consigliere comunale del PSI Vincenzo Iacovissi, che già sta gestendo con capacità ed attenzione la commissione area vasta, ottenendo importanti risultati, ha capito perfettamente che sull’alta velocità ci deve essere anche il sigillo del suo Partito. Da rivendere in sede di campagna elettorale.
Ha costretto il PD a rincorrerlo, cercando di differenziarsi e distinguersi da Marzi. Non a caso, il circolo cittadino del Partito ha diffuso ieri una nota dove spiega che, nel Consiglio comunale straordinario, non sarà sufficiente parlare solo della TAV, ma è necessario allargare il discorso al potenziamento della linea ferroviaria regionale FL6 – Cassino-Frosinone-Roma. Fiato corto.
L’ex sindaco ha messo anche il suo cappello, oltre a quello di Mastrangeli e della sua maggioranza, su un progetto strategico per il rilancio della residenzialità e lo sviluppo del capoluogo.
Riccardo-Pasquale, scontro al vetriolo su Solidiamo
Archiviato, per il momento, il file della TAV sul desktop del Comune, durante i lavori del question time si è registrato anche un vivace (per usare un eufemismo) battibecco tra il consigliere di Forza Italia Pasquale Cirillo e il sindaco Mastrangeli, in relazione ai fondi del progetto Solidiamo. L’iniziativa voluta dall’ex sindaco Ottaviani per finanziare progetti sociali per giovani ed anziani del capoluogo.
Il consigliere azzurro nella sua interrogazione ha evidenziato che negli anni della precedente consiliatura, nel fondo alimentato con il 50% delle indennità di sindaco assessori e consiglieri, venivano versati circa 100mila euro l’anno. Con quella attuale solo 40 mila. Quindi non viene versato il 50% dell’indennità, ma tanto di meno. Come mai? Ha chiesto Cirillo al sindaco. Mastrangeli ha spiegato che il contributo per Solidiamo, non è quello della passata consiliatura, ma comunque importante e sufficiente a finanziare i vari progetti sociali. La risposta non ha convinto Cirillo.
Da registrare, infine, l’ennesimo scontro al vetriolo tra il consigliere Anselmo Pizzutelli ed il presidente d’aula Massimiliano Tagliaferri. Pizzutelli, spalleggiato anche dagli altri consiglieri malpancisti Bortone e Mirabella, ha denunciato la mancanza di risposte alle interrogazioni da parte degli assessori. Tagliaferri lo ha accusato di andare in aula per fare il solito show.
Apriti cielo. Della serie: niente di nuovo sul fronte occidentale.