La rabbia del Portavoce messo alla porta da Fratelli d'Italia. Attacca il Partito e chiede il commissariamento dei vertici provinciali. I quali ricordano che alle Comunali ha votato la candidata del Pd e non di FdI
Si sente un perseguitato. Reo soltanto di portare avanti le istanze dei cittadini in battaglia sacrosante: come quella contro il Consorzio di Bonifica. Costretto per questo a scontrarsi contro i dirigenti del Partito in provincia di Frosinone. Descritti come dei condottieri, che comandano senza un dibattito, e che guardano solo alla propria sete di poltrone, senza più contatto con i cittadini. Si sente vittima di un’ingiustizia. Per la quale però non intende assolutamente abbassare la testa. Anzi, annuncia già, ai primi di settembre, una giornata da trascorrere in catene davanti alla sede di via della Scrofa a Roma per spiegare le proprie ragioni.
Non ci sta ad abbassare la testa Mauro Tomaselli, da pochi giorni ex portavoce di Fratelli d’Italia ad Isola del Liri. Una vicenda che ha fatto molto rumore nelle ultime ore, e che sta tenendo ancora banco. (Leggi qui: La revoca che divide ma cambia generazione a FdI).
L’origine
A scatenare il tutto, come noto, è stato qualche giorno fa l’onorevole Massimo Ruspandini, coordinatore provinciale del Partito. Che, in una nota ufficiale, ha annunciato allo storico esponente della destra di Isola del Liri la revoca dalla carica di portavoce di Fratelli d’Italia in città. Una decisione dietro la quale molti hanno voluto vedere una sorta di “punizione” nei confronti dell’atteggiamento di Tomaselli. Perché?
Alle ultime Comunali si è candidato all’interno della coalizione capeggiata dalla Dem Antonella di Pucchio. Una decisione per molti poco spiegabile, soprattutto dopo che Tomaselli aveva assicurato il proprio impegno col centrodestra di Deborah Bovenga. Tomaselli, tirato per la giacchetta nelle ultime ore, ha deciso di dare la sua versione dei fatti.
Situazione esplosiva
A partire da una considerazione: “Fratelli d’Italia in provincia -ha detto- è una polveriera pronta ad esplodere, guidata da un dirigenti che sono dei veri e propri sovrani. Non c’è confronto, non c’è dibattito; si chiede soltanto di chinare la testa di fronte al volere del capo politico“. L’amarezza di un dirigente messo alla porta dopo essersi candidato con la parte politica avversaria?
Giura di no e sulla sua defenestrazione dice “bisognerebbe capire qual è il centrodestra ad Isola del Liri. Qui l’onorevole Alessia Savo non si è mai vista; non si sono visti gli esponenti della Lega, che peraltro è molto più vicina al sindaco Massimiliano Quadrini di Azione. In città la nostyra candidata Deborah Bovenga ha preso poche centinaia di voti; dove sono finiti i tanti voti che erano arrivati alle politiche?“.
Un fallimento, quello del centrodestra, che per Tomaselli è figlio di una classe dirigente che “pensa soltanto alle poltrone. Lo denuncio da tempo, da quando mi sono occupato delle battaglie contro la gestione del consorzio. Evidentemente chi tocca certi fili muore. Ma io non mi vendo“.
Commissariate il Partito
Anzi, Tomaselli rilancia ed attacca a testa bassa il Coordinatore Ruspandini: “chiedo il commissariamento del Partito; chiedo che vengano sollevati gli attuali dirigenti. Non c’è confronto, non c’è dibattito c’è soltanto un capo, il condottiero di Ceccano, un vero Marchese del Grillo“.
Sulla decisione di abbandonare, dopo le iniziali promesse, la coalizione di centrodestra, Tomaselli ha ribadito: “avevo chiesto di fare una coalizione di centrodestra unita contro Quadrini: ma se poi vedo che Fratelli d’Italia non appoggia questo progetto, se vedo che la Lega, chiaramente, appoggia Quadrini, ho il diritto di trarre le mie conclusioni. Il problema – ha concluso Tomaselli – è che da una parte c’è la base, dall’altra ci sono i dirigenti che pensano soltanto alle poltrone. Così facendo Fratelli d’Italia farà la fine della Lega, passando al 30% al 10% in pochissimo tempo“.
Tomaselli chi?
Nessuna risposta ufficiale da Fratelli d’Italia. Soltanto un dirigente, di fronte alle dichiarazioni dell’ex portavoce commenta: “Tomaselli chi? Quello che si è candidato per eleggere sindaco una consigliera provinciale del Partito Democratico, non appoggiando il candidato ufficiale di Fratelli d’Italia?”.
Domande retoriche.