Il punto sulla gestione Sordo e lo stato di salute di un partito reduce dalla durissima battaglia congressuale del 2023
Almeno a giudicare dal numero di tessere (circa 130, a cui vanno aggiunte quelle fatte on line) sembra che tutto proceda bene. Insomma, il trend per il Partito Democratico di Anagni sembra in ascesa da qui al 31 dicembre, la data limite per iscriversi. Soprattutto, sembra che, nonostante gli screzi, ci sia comunque la testarda volontà di rimettere le cose a posto: cercando di trovare punti di accordo, anche se permangono da parte di qualcuno le tendenze ad allontanarsi.
C’era traffico ieri mattina ad Anagni in viale Regina Margherita, davanti al rituale gazebo installato per favorire il tesseramento. Da qualche anno, come è ovvio che sia, quella tappa è un punto di riferimento imprescindibile per capire lo stato di salute del Partito ad Anagni.
La ricucitura con il passato
Soprattutto da quando, qualche anno fa, si raggiunse, con sole 33 tessere, il punto più basso di un Pd che sembrava versare davvero in uno stato comatoso. Erano gli anni delle divisioni (non che ce ne siano stati senza) quelle che avevano portato ad una perdita di credibilità nei confronti degli elettori: che avevano dato la loro fiducia al Partito e ne avevano eletto l’amministrazione comunale con cui cancellare la precedente stagione del centrodestra finita nel clamore mediatico. Ma era finita con una clamorosa spaccatura, il Segretario ed il presidente dimissionari, tutti contro tutti peggio di un mercato arabo.
In questo senso il tesseramento di questi giorni ad Anagni può anche essere visto come un efficace ricucitura con il passato, il superamento di quella lacerazione: il monitoraggio di quello che è lo stato del Partito nella gestione di Francesco Sordo. Che ormai da un anno è il Segretario in città dopo una battaglia congressuale dura al punto di lasciare scorie che anche adesso si fanno sentire.
Sordo è soddisfatto
A fare il punto della situazione è stato lo stesso Segretario, che ha lavorato gomito a gomito per tutta la mattina anche con alcuni esponenti dell’opposizione come Tonino Cellini, a dimostrazione della volontà comunque di trovare un punto comune.
“Siamo particolarmente soddisfatti di come stanno andando le cose per il tesseramento – ha detto Sordo – . Il nostro circolo è stato lo scorso anno il migliore della provincia almeno per quanto riguarda l’aumento in proporzione del numero di tesserati, e contiamo di riprodurre la stessa tendenza anche quest’anno”.
L’ottimismo legato al tesseramento ha indotto Sordo a lanciare un nuovo appello all’unità nei confronti anche di quelli che, dall’opposizione, negli ultimi tempi hanno alzato notevolmente i toni contro la gestione del Partito. “Noi siamo sempre convinti della necessità di trovare un dialogo con la minoranza, fermo restando comunque che maggioranza e minoranza devono essere presenti all’interno di un partito. Del resto, la presenza qui al gazebo anche di esponenti della minoranza è una testimonianza evidente della volontà di lavorare assieme. Crediamo in alcuni valori comuni”
Momento buono per un appello-bis
E ancora: “Poi, ovviamente, ci sono tante altre cose che ci distinguono. Io continuo a credere che i punti che ci tengono insieme siano più di quelli che ci allontanano, altrimenti non avrebbe senso la presenza all’interno dello stesso partito. Faccio presente che ad, esempio, dell’ufficio adesioni fanno parte anche alcuni esponenti della minoranza del partito, a testimoniare la volontà di camminare in qualche modo uniti; come pure lavoriamo insieme anche in campagne importanti, come la raccolta firme contro l’autonomia differenziata”.
Sordo ha fatto anche il punto sulla campagna cittadina organizzata da qualche tempo insieme agli altri Partiti del Coordinamento del centro-sinistra ad Anagni, puntando soprattutto contro le difficoltà amministrative della giunta capitanata dal sindaco Daniele Natalia.
Una voce unica “contro” Natalia
“Abbiamo scelto di portare avanti questa campagna con gli altri partiti del centro-sinistra cittadino proprio perché riteniamo che la voce di tutti noi assieme sia più forte di quella del solo Partito Democratico. Penso ad esempio alla gestione del servizio rifiuti. Un disservizio che è davanti agli occhi di tutti, con l’amministrazione che non si degna neanche di rispondere alle nostre sollecitazioni”.
“Mentre dovrebbe farlo non tanto per noi, quanto per rispondere ai cittadini, che pagano la Tari, e che hanno quindi tutto il diritto ad avere un servizio degno di questo nome”.