
La surroganda membra di giunta spiega che lei non ha intenzione di uscire di scena. Anche per una questione di continuità amministrativa
La sensazione, neanche troppo piccola a dire la verità, è che ci abbia preso gusto. E che, anche se ovviamente bisognerà ancora aspettare qualche settimana, la poltrona da assessore sia comoda. Tanto da volerci restare, a dispetto degli accordi che, nel 2023, avevano fissato l’alternanza, di anno in anno, tra due liste.
Anzi, per essere più precisi, tra due persone. Cosa che potrebbe essere adesso un problema per il rispetto degli equilibri all’interno della maggioranza che amministra Anagni. Che tra un po’ dovrà affrontare il tema dell’erede di Natalia. E tra Salvati e Marino, potrebbe vedere come terzo incomodo l’uomo delle istituzioni, al secolo Paolo Patrizi.
Pensieri e parole di Chiara Stavole, assessore all’istruzione ed alle politiche giovanili di Forza Italia nella giunta di Anagni capitanata da Daniele Natalia.
Il colloquio sulle cose fatte

Concetti espressi durante un colloquio a 360°, tra cose fatte e cose da fare, a meno di un mese dal 20 giugno. Giorno in cui dovrebbe esserci (condizionale d’obbligo) la nuova staffetta, dopo quella che nel 2024 segnò il passaggio nella giunta Natalia tra Anna De Lellis e, appunto, la Stavole.
Come noto, l’arrivo della Stavole all’interno della squadra di governo della città dei papi è il risultato di un patto di staffetta concordato subito dopo la vittoria di Natalia alle comunali del 2023.
L’accordo prevedeva l’alternanza, a cadenza annuale, tra Idea Anagni e Forza Italia. Per cui, nel giugno di un anno fa, c’era stato il passaggio di consegne tra Anna De Lellis, allora assessore per Idea Anagni, e la Stavole, di Forza Italia. Solo che poi le cose si sono un pochettino complicate: la De Lellis è, di fatto, uscita da Idea Anagni, avvicinandosi a Cuori Anagnini di Carlo Marino, rendendo complessa l’alternanza.
Il ricordo di Pierino

Prima di entrare all’interno della vicenda, la Stavole ha voluto ricordare Pierino Naretti, venuto a mancare poche ore fa in seguito ad una malattia: “Naretti è sempre stato un punto di riferimento soprattutto per chi, come me, ha iniziato a muoversi da poco in questo mondo. È sempre stato un esempio, magari con idee diverse, ma sempre e comunque un punto di riferimento in un mondo che, adesso l’ho capito, richiede molto impegno, e toglie spesso spazio al lavoro al tempo libero ed alla famiglia”.
Assessore Stavole, tra qualche giorno sarà passato un anno dal suo ingresso all’interno della giunta cittadina. Vogliamo tracciare un bilancio?
“E’ stata un’esperienza che mi è piaciuta tantissimo, entusiasmante”.
Ne parla al passato perché è ormai alla fine?
“No, non è ancora finita, spero di no. In ogni caso, anche se ci fosse l’alternanza sarebbe comunque nel segno della continuità. Mi sono approcciata a questo ruolo con molta umiltà: è vero che mio padre aveva avuto esperienza in politica, ma io in prima persona non avevo mai rivestito questo ruolo”.

“Ho trovato una squadra che mi ha accolto molto bene, tutti sono stati estremamente disponibili nei miei confronti, aiutandomi per le inevitabili difficoltà di carattere burocratico. Da subito, appena sono arrivata, ho cercato di stabilire relazioni con le scuole e con gli studenti; tra le deleghe che ho avuto, quella alle politiche giovanili è quella che amo di più, quella che ha molte potenzialità per fare bene“.
A questo proposito, qualche mese fa Anagni è rimasta al centro di un episodio molto significativo di violenza giovanile: un ragazzo è stato percosso da un gruppo di suoi coetanei. Cosa si è fatto, che cosa si può fare per evitare il ripetersi di vicende del genere?
“Credo che si debba innanzitutto parlare molto con i nostri ragazzi. Loro sono molto attratti da quello che vedono sui vari social e anche in tante serie televisive. Che oggi sono caratterizzate da molta violenza; e quello vedono oggi soprattutto i ragazzi, soprattutto quando sono più piccoli, e quindi hanno meno strumenti a disposizione“.
“Magari i ragazzi più grandi hanno maggiori possibilità di capire, ma soprattutto nell’età delle scuole medie sono più a rischio; se non c’è nessuno che spiega loro che certe realtà vanno conosciute ma non imitate Può nascere poi il fenomeno dell’imitazione. Per questo credo che vada fatta molta attività di prevenzione e di sensibilizzazione, soprattutto nelle scuole“.
“L’episodio che si è verificato qui ad Anagni è partito da un pretesto veramente futile, un litigio per un pallone da calcio, e poi si è sviluppato in maniera totalmente negativa“.
Quali sono state, se ci sono state, le difficoltà che ha trovato al momento del suo ingresso in giunta?
“Come ho detto, mi sono approcciata a questo ruolo con molta umiltà; cercando soprattutto di capire, di conoscere la realtà. Da subito mi sono presentata ai vari dirigenti scolastici per farmi conoscere, anche perché prima di me non c’era stato un vero assessore all’istruzione ed alle politiche giovanili“.

“I dirigenti sono stati molto pronti nel sottopormi un elenco di problematiche e questioni che dovevano essere affrontate. Le scuole avevano bisogno di un interlocutore con cui parlare, con cui condividere anche le varie progettualità. Devo dire, a questo proposito, che le scuole del nostro comune sono molto vive, molto dinamiche, con una grande varietà di proposte per gli studenti e per i docenti. Io mi sono messa a disposizione per cercare di coinvolgerli”.
“A dicembre è poi partito il consiglio comunale dei ragazzi, che secondo me è uno strumento molto importante per avvicinare i ragazzi di Anagni al mondo della politica. In attesa di creare la Consulta che è pensata per ragazzi un po’ più grandi, ho cercato di creare un gruppo di ragazzi per le scuole medie, a cui chiedere cosa volessero e quali fossero i loro desideri, le loro esigenze“.
Il Consiglio dei ragazzi
“Ad esempio, nel corso di un Consiglio dei ragazzi, mi hanno chiesto la possibilità di avere a disposizione un luogo in cui incontrarsi e svolgere attività di carattere sociale e culturale. E stiamo pensando in questo senso alla possibilità di utilizzare l’ex cinema Tavani“.
Che è stato acquisito dal comune due anni fa, e di cui ancora non si sa molto…
“Me ne rendo conto. Spingerò senz’altro perché sia una delle priorità di questa amministrazione, Perché un luogo del genere qui ad Anagni al momento, in effetti, manca”.
Quali sono le prossime tappe?
“Diciamo che quest’anno è stato impiegato soprattutto nello stabilire relazioni con il mondo con cui mi interfaccio, e quello dei dipendenti dell’amministrazione . Ovviamente moltissimo è ancora da fare; a partire, come detto, dalla ristrutturazione dell’ex cinema Tavani.. Penso anche al progetto, realizzato con l’architetto Scandorcia, per i parchi diffusi e per la valorizzazione di alcuni dei punti del centro della nostra città“.

“Il progetto, peraltro, ha visto l’entusiasmo anche dei nostri ragazzi, contentissimi che non ci sia stata soltanto la progettazione ma un’effettiva messa in pratica del progetto che li coinvolge attivamente per cambiare, anche in piccole cose, il volto della nostra città. Con l’architetto poi stiamo anche cercando di trovare dei fondi per poter riaprire e valorizzare l’ex scuola media Vinciguerra“.
“Non potrà più diventare una scuola, ma potrebbe essere una sede per le numerose associazioni della nostra città; o magari un centro di aggregazione giovanile, in cui far svolgere corsi di informatica, corsi di lingua italiana per stranieri, e molto altro“.
Un percorso molto ampio ed ambizioso: tra un mese però potrebbe esserci la staffetta: chi potrebbe subentrare al suo posto?
“C’è stato nel 2023 questo accordo iniziale che, ricordo, non era sui partiti, Forza Italia ed Idea Anagni, ma sulle persone, che era stavole ed Anna De Lellis“.
Ma nel caso di una sua permanenza in giunta quale sarebbe la reazione di Idea Anagni, che a suo tempo aveva espresso l’assessore a cui lei poi è subentrata?
“Onestamente non lo so, non è la mia parte politica, e quindi non saprei come rispondere. È vero che l’accordo è nominale, Ma è anche vero che tutto è affidato al sindaco Natalia e che io mi rimetto nelle mani del nostro sindaco“.
C’è una data specifica che dobbiamo aspettare per sapere cosa accadrà in concreto?

“Io sono stata nominata il 20 giugno del 2024; quindi entro il 20 giugno di quest’anno dovremmo avere una risposta”.
“Anche se ribadisco, l’alternanza è tra la mia persona e quella della De Lellis”.
La De Lellis, però, da un anno a questa parte è entrata in rotta di collisione con la lista che l’aveva segnalata.
“Anche per questo dico che per il momento non so che cosa accadrà: manca ancora un mese; le cose in quella zona potrebbero tornare al sereno. In ogni caso, io ho dato la mia disponibilità per andare avanti. Il da fare non manca, mi metterò come sempre a disposizione, ma non sarò io ad avere l’ultima parola“.
Passando alla questione del candidato al sindaco del centrodestra per il 2028. I nomi che circolano sono quelli di Davide Salvati di Fratelli d’Italia e di Carlo Marino di Cuori Anagnini. E si fa anche il nome di un terzo candidato, un tecnico come Paolo Patrizi.
“A livello personale, penso che un esterno potrebbe salvaguardare gli equilibri di questa maggioranza, che comunque è molto forte e molto coesa”.
Ma Fratelli d’Italia, in questo caso, non potrebbe contestare il fatto che nelle tornate elettorali precedenti era stata data la precedenza a Forza Italia, o far presente che Fratelli d’Italia è il partito di maggioranza relativa nella coalizione di centro-destra?
“Potrebbe accadere; ma il resto della maggioranza potrebbe anche non seguire compatto all’indicazione di Fratelli d’Italia. Si potrebbe creare una spaccatura. Ecco perché credo che un tecnico potrebbe garantire quella coesione che comunque è importante, E che oggi ci consente di lavorare in maniera spedita”.
A proposito di maggioranza coesa: le voci di un possibile ulteriore allargamento con l’ingresso di Giuseppe De Luca quanto sono realistiche?
“L’ho chiesto a lui qualche giorno fa, e mi ha risposto con un sorriso”.
Prima del 20 giugno cosa c’è in programma per l’assessore Chiara Stavole?

“Nei prossimi giorni è prevista la presentazione di un libro scritto da un magistrato impegnato contro la mafia, visto che siamo nel mese della legalità. A giugno parte il primo festival letterario della nostra città. Gli studenti delle nostre scuole medie e dei nostri licei incontreranno direttamente gli autori, presenteranno i loro libri e faranno loro le domande”.
“È prevista a giugno anche la partenza del progetto di parco diffuso; la prima piazza che vorremmo valorizzare è quella di fronte alla chiesa di Sant’Andrea. Questo nell’imminenza”.
“Dopo il 20 giugno vedremo chi continuerà”.
Qualora ci fosse un’alternanza e lei non dovesse più essere l’assessore continuerebbe comunque il suo impegno, magari in altre vesti, in questa amministrazione?
“Non so il momento che cosa accadrà. Quello che posso garantire è che non uscirò completamente di scena. Anche perché i vari progetti avranno comunque bisogno di una continuità”.