Un hub al MOF per commercializzare i prodotti del Marocco e del Nordafrica

Incontro a Fondi con la nascente Camera di Commercio marocchina in Italia che potrebbe investire sul Mercato Ortofrutticolo. Un'opportunità importante per una struttura diventata una piattaforma integrata per lo sviluppo e internazionalizzazione della filiera agroalimentare nazionale

Valorizzare le potenzialità dell’agricoltura del Marocco e, più complessivamente, del Nordafrica. E rispondere alla crescente domanda italiana di prodotti di qualità e provenienza controllata. Come? Realizzando un hub, logistico e commerciale, all’interno del Mercato ortofrutticolo di Fondi per l’importazione e l’esportazione di prodotti del Marocco e di quelli dei Paesi limitrofi che si affacciano sull’Atlantico.

A valutare concretamente questa progettualità è la nascente Camera di Commercio del Regno del Marocco in Italia (Ccmi). È emerso durante l’inaugurazione a Modena e a Roma di questa nuova fase nelle relazioni economiche tra i due Paesi. Che ha un obiettivo cerchiato nella sua mission: rafforzare la cooperazione bilaterale. Come? Attraverso una rete istituzionale capace di favorire gli investimenti, la fiducia reciproca e la creazione di opportunità per le imprese. Il tutto, con l’obiettivo di facilitare l’interscambio commerciale e la nascita di poli produttivi condivisi.

Il MOF in prima linea

E uno di questi è proprio il Mercato ortofrutticolo di Fondi che, nonostante una lunga crisi economica e d’identità, resta una delle strutture leader in Italia, sicuramente la più importante del centro sud d’Italia.

E l’ente camerale marocchino in Italia ha stretto un accordo con l’imprenditore fondano Franco Cardinale (la sua famiglia gestisce tre società nel settore della commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli). Che vanta un’apprezzata a consolidata tradizione commerciale con l’export, soprattutto con l’Africa.

La scelta di Cardinale di puntare sul mercato ortofrutticolo di Fondi non è stata casuale: la struttura di via Principe di Piemonte ha la possibilità di utilizzare, a poche decine di metri di distanza, il trasporto su ferro attraverso la ferrovia Roma-Napoli via Formia. E ben quattro scali portuali in poche centinaia di chilometri: Civitavecchia, Gaeta, Napoli e Salerno.

Il vertice

La console generale Soad Soleimani.

In quest’ottica ha assunto una particolare valenza il primo incontro operativo che si è svolto giovedì mattina a Fondi. Sebastiano Cannella, componente del ‘board’ della “Ccmi”, ha chiesto di essere accompagnato dalla Console generale del Regno del Marocco in Italia Soad Soleimani. Questo a conferma di come il progetto di istituire una rete con il MOF interessi e sia tenuto in considerazione dalla stessa famiglia reale del Marocco, uno dei paesi africani che più sta crescendo in termini di Pil negli ultimi anni.

Cannella e la console Souleimani hanno sottolineato come la principale attività del presidente della Camera di commercio marocchina in Italia Marouan El Mansoub sia quella di realizzare un ponte economico e culturale, tra due mercati definiti complementari.

L’Italia e Regno del Marocco sono in grado di promuovere – hanno detto – una cooperazione, forte e duratura. Il Marocco, definita la Porta Aurea dell’Africa”. Può svolgere un ruolo strategico come piattaforma d’accesso privilegiata ai mercati africani. La “Ccmi” intende consolidare i legami economici già esistenti, incoraggiando gli investimenti diretti e favorendo la nascita di nuove sinergie imprenditoriali.

“Pronti a cogliere l’occasione”

Un corridoio del Mof

Pronti a recepire questa chance sono Enzo Addessi e Bernardino Quattrociocchi, rispettivamente amministratore delegato e presidente del Mercato ortofrutticolo di Fondi. Entrambi hanno mostrato grande soddisfazione per l’interesse mostrato dal Marocco nei confronti della struttura fondana.

“Stiamo dimostrando di dare visibilità alle nostre eccellenze e aprire nuove opportunità di businesshanno sottolineato – Il MOF non è più un mercato come lo si considerava nel recente passato. E’ invece sempre più una piattaforma integrata che guida lo sviluppo e l’internazionalizzazione della filiera agroalimentare nazionale. Siamo impegnati a promuovere innovazione, sostenibilità e competitività, creando un valore duraturo per il territorio e le nostre stesse aziende”.

Una terra ricca di risorse

“Il Marocco è una nazione importante per la produzione ortofrutticola e sta rappresentando sempre più un paese con cui è possibile instaurare un rapporto triangolare con molte altre nazioni africane – ha commentato Franco Cardinale, l’artefice della nascita di questa joint venture – Si tratta di terre ricche di risorse con cui è fondamentale stabilire basi solide per scambi commerciali, culturali e turistici. La nostra idea è quella di creare all’interno del mercato ortofrutticolo di Fondi un hub che potrebbe diventare uno snodo, logistico e commerciale, importante per l’import e l’export dei prodotti. L’obiettivo è quindi quello di creare una linea diretta con l’Italia centrale fondamentale per la distribuzione in tutto il territorio nazionale ed estero”.

In un contesto globale in rapida trasformazione, la Camera di commercio marocchina in Italia “rappresenta – ha concluso Cardinale una risposta moderna e dinamica alla necessità di diversificare i rapporti economici. L’alleanza tra Roma e Rabat non è solo una questione di scambi commerciali, ma un modello di cooperazione basato su fiducia, complementarità e visione strategica. La nascita della Camera di Commercio Marocchina in Italia segna quindi l’inizio di una collaborazione che guarda al futuro con ambizione e pragmatismo”.