Una sponda per il Pd dietro l’avvicendamento Salvatore-Tomao

[IL CASO] A Minturno veleni e polemiche in Consiglio comunale dopo il defenestramento dell'assessore all'urbanistica e la nomina dell'ex presidente dell'assise. Il sindaco Stefanelli: "Risultati modesti". Ma la scelta appare prettamente politica con il primo cittadino che sta tentando un riavvicinamento al Pd

Emozione e ricordo. Il Consiglio comunale di Minturno l’altra sera ha conferito la cittadinanza onoraria a Sami Modiano, superstite dell’Olocausto e testimone della Shoah. Ma quel momento di sofferenza e rinascita, vissuto con tanta commozione dall’Aula, non è bastato per rendere meno indolore il definitivo abbandono dell’assessore all’Urbanistica e al Demanio Luca Salvatore (Stefanelli nomina Tomao: scoppia la polemica e volano gli stracci).

La revoca delle deleghe decisa dal sindaco Gerardo Stefanelli ha innescato un dibattito in Aula, a tratti con toni velenosi. Nel corso del quale i principali sostenitori di Salvatore – come da previsione – sono stati i capigruppo di Fratelli d’Italia Pino D’Amici, della civica “Insieme per Minturno” Mino Bembo, della Lega Massimo Moni ed il Presidente del Consiglio comunale Massimo Signore. “Ha dato tutto quello che forse poteva – hanno detto all’unisono – Ma è stato vittima dei dissidi e del clima di insofferenza che si è instaurato nella maggioranza Stefanelli e nella lista “Città Futura”.

L’attacco di Stefanelli, la stoccata di Palermo

Il sindaco Gerardo Stefanelli

Il sindaco e presidente della Provincia ha provato ad illustrare la cacciata dell’ingegner Salvatore: “Il suo avvicendamento sarebbe dovuto avvenire in un un turnover, previsto all’inizio della consiliatura all’interno della lista di riferimento. Nel momento in cui non ha mantenuto fede agli impegni presi sono stato costretto, su richiesta di una componente della mia coalizione, a revocargli le deleghe in Giunta – ha tuonato Stefanelli.

Insomma, c’era il patto in virtù del quale Luca Salvatore doveva passare la mano, non l’ha fatto e quando chi doveva subentrare ha preteso il rispetto degli accordi il sindaco è intervenuto. O almeno questa è la narrazione di Stefanelli. “Ho atteso per molto tempo che Luca lo facesse spontaneamente. Non l’ha fatto e, non potendo più attendere, ho rispettato un’indicazione della lista “Città Futura”. Ho dovuto agire così perché il tempo a disposizione per portare avanti alcuni punti del programma, a cominciare da una diversa gestione del demanio marittimo, si era assottigliato”.

Ma non c’è solo il rispetto del patto. Alla base di quella presa di posizione compiuta dal sindaco c’è altro. Lo mette in luce una chiosa fatta dal sindaco Stefanelli quando ha dichiarato testualmente che da “Luca Salvatore si sarebbe aspettato molto di più in termini di risultati”. Insomma: non se ne voleva andare e manco era bravo.

L’ammorbidente di Signore

Massimo Signore


A provare a mediare dialetticamente è stato il presidente del Consiglio comunale Massimo Signore (Forza Italia). Ma è stato tutto inutile. Perché da un certo punto in poi è stato chiaro che stesse tentando di ammorbidire una discussione politica che stava scivolando sul personale: “L’ingegner Salvatore avrà avuto i suoi buoni motivi professionali per non aver garantito i risultati sperati – ha precisato l’avvocato SignoreMa gli va dato atto di aver promosso una serie di iniziative nei settori di competenza. Sono convinto che il neo assessore Giuseppe Tomao saprà fare la stessa cosa.

L’intervento più duro, seppure concentrato in pochi secondi, è stato quello del capogruppo di “Città Futura” cioè la civica che l’aveva indicato nel 2022 al momento di formare la Giunta del rieletto sindaco Stefanelli. “Non c’è stato alcuno strappo – ha dichiarato l’avvocato Roberto PalermoL’accordo prevedeva un avvicendamento e Salvatore non l’ha voluto rispettare. Non lo ha fatto nostante tanti inviti bonari a tal riguardo”.

Cosa c’è dietro la nomina di Tomao

Giuseppe Tomao

Ma la nomina di Tomao, l’ottavo assessore al comune di Minturno che si è avvicendato dall’inizio della consiliatura, dice politicamente dell’altro. L’hanno dichiarato di recente lo stesso ex assessore Salvatore ed il coordinatore politico della lista Città Futura, Maurizio Faticoni. Per loro il defenestramento dell’assessore all’Urbanistica rientra in una strategia politica: è il primo passo per il riavvicinamento del sindaco Gerardo Stefanelli al Partito Democratico.

Secondo questa chiave di lettura nomina ad assessore per Giuseppe Tomao (Pd, area dell’ex senatore Moscardelli), potrebbe risultare il prologo del rimpinguamento del Gruppo consiliare Dem nel palazzo di piazza Portanova.

Al capogruppo Matteo Marcaccio e alla consigliera Rita D’Alicandro potrebbero aggiungersi ora due dei tre consiglieri comunali eletti nella lista “Città Futura”. Se finora Ilaria D’Acunto e Francesco Sparagna garantivano a Salvatore di sedere in Giunta, ora potrebbero rafforzare la posizione del neo assessore all’Urbanistica Giuseppe Tomao.

Il secondo assessore di “Città Futura” resta l’inamovibile assessore ai Servizi sociali Ilaria Pelle, vicinissima al capogruppo Roberto Palermo.

Tomao spinge i fedelissimi verso i dem

Il consigliere comunale di Minturno Sparagna

C’è chi ha storto il naso di fronte al nome di Tomao. Per via di quanto accaduto pochi anni fa. Era  Presidente del Consiglio comunale  e si ritrovò indagato nell’ambito di un filone minore della “Concorsopoli”  nell’Asl di Latina: un giro di raccomandazioni legate ai concorsi che si stavano tenendo all’epoca. Ma che le sue disavventure giudiziarie siano un poco piacevole ricordo l’ha chiarito in aula anche lo stesso sindaco di Minturno: ”Peppe è rimasto fermo per tre anni. Lo vedo ora sereno e motivato per portare a termine alcune priorità del nostro programma elettorale entro i prossimi due anni di mandato amministrativo.

Tomao è motivato anche sul piano squisitamente politico. I fedelissimi Ilaria D’Acunto e Francesco Sparagna, insieme al consigliere stefanelliano Daniele Sparagna, avrebbero avviato la procedura on line di iscrizione al Pd che, se accolta, potrebbe culminare con l’adesione al gruppo consiliare Dem.

Il regista di quanto sta avvenendo è senz’altro il sindaco Stefanelli che ha bisogno di un Pd forte al comune di Minturno per dare linfa al suo ‘domani’ politico nel momento che la sua Italia Viva in un futuro prossimo dovesse entrare a far parte del campo largo.

La posizione di Salvatore

Luca Salvatore

Spente le luci l’altra sera nell’Aula consiliare, il dimissionato assessore Salvatore ha affidato ad una nota la sua difesa dopo il “processo” celebrato ai suoi danni dal sindaco e dal capogruppo Palermo.

Snocciolando i risultati della sua attività amministrativa, l’ex responsabile all’urbanistica e al demanio non ha risparmiato cenni polemici e velenosi. “Mi corre l’obbligo morale e politico di fare alcune precisazioni sul mio operato non con spirito polemico ma per amore della verità” ha esordito Luca Salvatore. “Ringrazio il sindaco che, seppur abbia effettuato una scelta politica da me non condivisa, comunque ha riposto la sua fiducia in me per circa due anni e mezzo. In ordine alla mia revoca è parzialmente vero che era previsto un avvicendamento all’interno della mia lista di provenienza, ma è stato altresì vero che le tre anime della stessa dovessero essere sempre e comunque rappresentate fino al termine della consiliatura”.

C’è un passaggio che proprio per questo lo ha ferito. Mi ha fatto male ascoltare le parole del consigliere Palermo, secondo il quale tutto fosse concordato arrivando a giurare. Io non l’avrei fatto.

Ora, tutto questo appartiene al passato. Chissà fino a quando.