Virgili dietro il lampione: fuori dalla luce ma… alle spalle della lampadina

Dice di non essere interessato ad una candidatura a sindaco di Ferentino ed è concentrato sulle sorti di Fratelli d'Italia, turismo e sport

Emiliano Papillo

Ipsa sua melior fama

Da qualche tempo ha abbandonato i riflettori per concentrarsi su due obiettivi a medio e lungo termine: la crescita di Fratelli d’Italia a Ferentino e lo sviluppo della città negli ambiti turistico e sportivo. Giuseppe Virgili è portavoce di Fdi in città e Consigliere con delega allo Sport nella città ernica.

Il lavoro lo sta tenendo fuori per periodi sempre più lunghi. Giura che non sta tralasciando gli impegni amministrativi: “Sto lavorando su due fronti. Quello amministrativo e quello più strettamente politico. Dal punto di vista amministrativo ho presentato alla Regione Lazio quattro progetti rispondendo a bandi sullo Sport e sul Turismo. Debbo dire che in ciò ci stanno dando una grossa mano l’assessore Righini ed il consigliere regionale, Daniele Maura. Si tratta di progetti innovativi che daranno lustro e futuro alla città di Ferentino”.

I progetti innovativi

Giuseppe Virgili

C’è poi l’aspetto politico, legato al consolidamento del Partito. Sarà il vento che soffia sulle vele di Fratelli d’Italia o sarà l’attivismo ma FdI a Ferentino ha raggiunto il record storico di iscritti. “

Dal punto di vista politico invece lavoro quotidianamente alla crescita di Fratelli d’Italia in città. Ci sono nuove adesioni, gente che ha la politica nel Dna ed importanti professionisti che hanno deciso di mettersi a disposizione della città.

L’obiettivo è chiaro: “è quello di lavorare affinché Fratelli d’Italia a Ferentino raggiunga una posizione centrale in provincia e non solo a livello locale. Stiamo lavorando proprio a questa prospettiva non più limitata alla nostra città. Ci sono tanti giovani sotto la guida di Angelo D’Aguanno che vogliono crescere e dare il loro contributo. Il nostro Partito deve essere un punto di riferimento fondamentale per la città e per i cittadini”.

Il centrodestra da ricostruire

Giancarlo Righini

L’amministrazione comunale di Ferentino è trasversale: ci sono i fondatori del Pd e ci sono esponenti della Lega e di Fratelli d’Italia. La critica che viene dall’opposizione del Pd ufficiale guidato da Antonio Pompeo è proprio l’assenza di politica. “Il livello amministrativo attuale? Non giudico gli altri e le loro azioni. Sono concentrato su me stesso e sul lavoro alle mie deleghe per dare risposte ai cittadini. Che potrebbe essere tradotto in ‘ognuno per se e Dio per tutti’.

In quell’amministrazione manca Forza Italia. All’epoca delle elezioni non aveva una struttura e s’è trovata fuori dai giochi. Ora con l’ingresso di Amedeo Mariani il Partito di Antonio Tajani si sta riorganizzando. Ma in queste condizioni amministrative si può parlare di un centrodestra unito? Il centrodestra a Ferentino esiste e di questo sono contento. Ma ora dobbiamo amministrare ed essere concreti. Eventuali coalizioni e candidati saranno decisi nei tempi opportuni. Non è questo il momento di pensare a giochi politici. Non bisogna distrarsi nemmeno un secondo dall’amministrazione, cioè l’elemento collante che ci tiene uniti nonostante le differenze di impostazione ideologica”.

l precedente contro Pompeo

Antonio Pompeo (Foto © IchnusaPapers)

Sul futuro politico di Ferentino Virgili dice di non essere assolutamente interessato ad una candidatura a sindaco. Ha già provato l’esperienza sfidando Antonio Pompeo che ha vinto nettamente. Poi è stato anche suo alleato ricoprendo la carica di assessore prima di lasciarlo ed abbracciare il progetto extra large di Piergianni Fiorletta.

Potrebbe reclamare per il dopo Fiorletta la candidatura a sindaco di un uomo di Fdi. I numeri sono dalla sua parte. Ma con quale coalizione resta un mistero. L’impressione è che il centrodestra, malgrado i proclami, rischi di andare ancora diviso alle prossime amministrative di Ferentino.