Il segretario nazionale del Pd non avrebbe alcun vantaggio politico a lasciare la presidenza della Regione Lazio. La stagione congressuale di Frosinone può rappresentare la ripresa del percorso di Piazza Grande. Il ruolo trainante di Pensare Democratico.
L’uscita dal commissariamento della Sanità dopo dodici anni ripropone anche un tema politico: perché il segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti dovrebbe lasciare l’incarico di presidente della Regione? (leggi qui Zingaretti attacca il destracentro: “Quella roba lì esce sconfitta”. Sull’uscita dal commissariamento leggi Fuori dal cratere: il Lazio esce dal Commissariamento della Sanità).
Perché è da presidente della Regione Lazio che continua ad ottenere risultati amministrativi e riconoscimenti politici. Inoltre, se dovesse decidere di interrompere anticipatamente la legislatura, aprirebbe la strada ad elezioni anticipate, mettendo quindi in discussione una fondamentale “casella” del centrosinistra nel già delicato scacchiere nazionale.
L’uscita dal commissariamento del Lazio sulla Sanità è invece una straordinaria iniezione di fiducia per quel percorso di cambiamento del Pd che Zingaretti vuole attuare. All’interno del Partito la sua leadership non è in discussione. La stella di Dario Franceschini è appannata, i diversamente renziani di Base Riformista (Luca Lotti, Lorenzo Guerini, Andrea Marcucci) non hanno la maggioranza, l’ala sinistra del Partito è tutta schierata con Zingaretti.
In provincia di Frosinone si sta per ultimare la stagione congressuale che porterà Luca Fantini alla segreteria provinciale. Fantini è uno dei fedelissimi di Zingaretti ed è giovanissimo. Può interpretare meglio di chiunque altro la “visione” del Partito che il segretario nazionale ha in mente da tempo. E in Ciociaria con Zingaretti è schierato Pensare Democratico di Francesco De Angelis, Mauro Buschini, Sara Battisti. I quali interpretano un modello di Partito ancorato ai valori della sinistra, pieno di amministratori, capace di attivare assi trasversali alle comunali. Un Partito che vince negli enti intermedi e alle comunali.
È da questo zoccolo duro che Luca Fantini partirà nella sua nuova esperienza. Cercando naturalmente di aggregare e di allargare il campo, coinvolgendo tutte le altre componenti. In un progetto che ha un orizzonte temporale non brevissimo. Perché veramente non si capisce per quale motivo Zingaretti dovrebbe buttare a mare la presidenza della Regione Lazio, che alla fine rappresenta la sua forza politica.