CORRADO TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI
Nessuno può permettersi di perdere. I ballottaggi di domenica a Cassino, Alatri e Sora saranno decisivi per molti leader di partito.
A Cassino la sfida principale è tra il senatore Francesco Scalia (Pd) e il consigliere regionale Mario Abbruzzese (Forza Italia). La conferma di Giuseppe Golini Petrarcone consentirebbe a Scalia di presentarsi a Roma con una vittoria politica importante, anche per gli equilibri interni. Una vittoria che però dovrebbe dividere con il deputato Nazzareno Pilozzi e con il presidente del partito Domenico Alfieri.
Viceversa un passo falso ribalterebbe la prospettiva, anche se a quel punto si scatenerebbe una resa dei conti micidiale nel Pd, considerando che la doppia candidatura non è stata evitata. Arrivare al ballottaggio è stata una tappa importante per Mario Abbruzzese, che in questo modo ha frenato tutti quelli (il coordinatore regionale Claudio Fazzone in primis) che erano pronti a metterlo sotto attacco politico. Ma la vittoria al secondo turno di Carlo Maria D’Alessandro (che ha dimostrato di essere un candidato a sindaco strutturato e in grado di tenere unito il centrodestra) rappresenterebbe la spinta decisiva per il consigliere regionale. A quel punto sarebbe Abbruzzese a chiedere il congresso provinciale a stretto giro di posta.
Ad Alatri posta in palio altissima per l’assessore regionale Mauro Buschini, che punta su Giuseppe Morini. Con i suoi fedelissimi Buschini è stato categorico: «C’è solo la vittoria». Nel caso invece dovesse affermarsi Enrico Pavia, sarebbe impossibile per chiunque anche provare ad intestarsi politicamente la vittoria. Pavia ha puntato sin dall’inizio su una coalizione civica, tenendo distanti i partiti. E su questa linea sta andando avanti. Per il centrodestra sarebbe veramente complicato cercare di ascriversi un eventuale successo.
A Sora, invece, entrambe le coalizioni hanno una connotazione civica. Ma Ernesto Tersigni ha l’appoggio del Pd e di Area Popolare-Ncd del coordinatore regionale Alfredo Pallone. Mentre con Roberto De Donatis ci sono Forza Italia di Mario Abbruzzese e il Partito Socialista Italiano di Gianfranco Schietroma. Si potrebbe parlare di un doppio derby: Pd-Psi e Forza Italia-Nuovo Centrodestra. E nei derby si sa tutti vogliono vincere con un gol all’ultimo minuto.
Francesco Scalia, Gianfranco Schietroma, Mario Abbruzzese e Alfredo Pallone non fanno eccezione. Ma pure il presidente della Provincia Antonio Pompeo (Pd) guarderà con attenzione ai risultati dei ballottaggi. Anche per quelli che potranno essere gli effetti sulla Provincia, dove a suo sostegno c’è una coalizione formata da Partito Democratico, Nuovo Centrodestra e Forza Italia.
Scosse politiche di assestamento potrebbero verificarsi. Per il resto si tratta di sfide apertissime, considerando che al ballottaggio le variabili non mancano. Compreso il voto “contro”. Sarà una lunga notte quella tra domenica e lunedì.
Colonna sonora unica per tutti: “Nessun dorma”, la celebre romanza per tenore della Turandot di Puccini. All’alba vincerò.