Ma ci vanno a lavorare? Presenze e assenze dei parlamentari ciociari

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CORRADO TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI

Le presenze alle votazioni elettroniche non esauriscono certamente tutta l’attività parlamentare, però sono indicative. Al punto che in questi giorni i principali quotidiani nazionali hanno stilato una classifica ad hoc, dalla quale emerge, per esempio, che il deputato che ha il più alto numero di assenze in fase di votazione è Antonio Angelucci, di Forza Italia.

Ha scritto La Repubblica: «Non vota praticamente mai: in tre anni a Montecitorio, 86 volte su 16.365. In pratica salta l’appello il 99,47% delle volte». I dati sono quelli dell’associazione Openpolis.

E i parlamentari eletti in provincia di Frosinone? I numeri a Palazzo Madama I senatori del Partito Democratico sono molto presenti. Maria Spilabotte ha risposto sì al 91,72% degli appelli in fase di votazione elettronica. Cioè 11.760 volte su 12.822. La percentuale di assenze è del 5,87% (753 volte su 12.822). Il restante 2,41% (309) è catalogato sotto la voce delle missioni. La Spilabotte precede di un soffio l’altro senatore del Pd, Francesco Scalia. Lui è risultato presente il 91,63% delle volte (11.749 su 12.822). Assente invece per il 5,47% (è capitato in 701 occasioni). Le missioni incidono per il 2,90% (372 volte). L’altro senatore della provincia di Frosinone è Marino Mastrangeli, eletto nelle file del Movimento Cinque Stelle e poi passato nel Gruppo Misto. In fase di votazione elettronica è stato presente il 52,92% delle volte: 6.786 su 12.822. Assente il 47,08%: in 6.036 occasioni su 12.822.

La situazione alla Camera Nazzareno Pilozzi, deputato dei Democrat, è stato presente al 78,57% delle votazioni elettroniche (12.858 su 16.364), assente al 21,43% (3.506 su 16.364). Luca Frusone, parlamentare del Movimento Cinque Stelle, ha risposto presente al 63,10% delle votazioni elettroniche (10.327 su 16.364), mentre è risultato assente nel 28,20% delle occasioni (4.615 su 16.365). Nell’8,70% dei casi è risultato in missione.

Nel complesso la pattuglia ciociara in Parlamento risulta molto presente. Va detto comunque che proprio sul sito di Openpolis si legge: «Con assenza si intendono i casi di non partecipazione al voto: sia quello in cui il parlamentare è fisicamente assente (e non in missione) sia quello in cui è presente ma non vota e non partecipa a determinare il numero legale nella votazione. Purtroppo attualmente i sistemi di documentazione dei resoconti di Camera e Senato non consentono di distinguere un caso dall’altro. I regolamenti non prevedono la registrazione del motivo dell’assenza al voto del parlamentare. Non si può distinguere, pertanto, l’assenza ingiustificata da quella, ad esempio, per ragioni di salute ».

Alcune curiosità Alla Camera dei deputati, dopo Angelucci, nella classifica di quelli che hanno collezionato più assenze in fase di votazione elettronica, ci sono Marco Martinelli (92,13%) e Rocco Crimi (92,09%), entrambi di Forza Al Senato al primo posto per le assenze durante il voto c’è Niccolo Ghedini (99,02%), di Forza Italia. Precede Denis Verdini (87,69%) di Ala e Giulio Tremonti (81,69%) di Gal. Alla Camera Fabio Melilli, coordinatore regionale del Pd, è risultato presente il 59,55% delle volte. Mentre al Senato, Bruno Astorre ha risposto “presente” il 93,22% delle volte.

 

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