I misteri dello staff ‘fantasma’ del presidente Pompeo

 

CESIDIO VANO per LA PROVINCIA QUOTIDIANO
Un mistero. Che riguarda soldi pubblici e una trasparenza sempre annunciata e mai realizzata. Quanto costa lo staff del presidente della provincia Antonio Pompeo? I dati, che dovrebbero essere accessibili sul sito web dell’ente, in realtà non ci sono. O almeno ne manca una buona parte. Eppure, fatti un po’ di conti sulla base di vecchie determine relative agli impegni di spesa, per mantenere la “corte” del presidente Pompeo, servono cifre di tutto rispetto che rasentano su base annua i 200.000 euro o giù di lì.

Gli unici dati presenti nella sezione “Amministrazione Trasparente” del sito internet sono quelli relativi ai due due collaboratori incaricati a “supporto delle relazioni esterne del presidente”. Per uno il compenso è stabilito in 19.000 euro annui omni-comprensivi e per l’altro in 15.000 euro annui, sempre omnicomprensivi.

Non c’è traccia invece delle somme che vengono erogate ai cinque componenti della segreteria particolare del presidente e a supporto di commissioni e consiglio. Diciamo 5 perché tanti erano i componenti nel 2014, quando l’organismo di staff è stato istituito. Oggi potrebbero essere di più o forse no. Tutto sarebbe più chiaro se – rispettando la normativa sulla trasparenza amministrativa – l’ente provvedesse correttamente a pubblicare i relativi dati.

Invece, non è chiaro perché, tutto resta nell’ombra. E non è affatto una cosa bella, visto che chi si trova a lavorare in quegli uffici non ha vinto alcun concorso pubblico ma è lì solo per una scelta politica. Si tratta di persone esterne all’organigramma dell’ente provinciale, scelte direttamente da Pompeo a suo piacimento e nominate ai sensi dell’art. 90 del testo unico sugli enti locali. Incarichi che oggi, dopo la riforma delle Province, la legge non consente più ma che Pompeo ha conferito l’ultimo giorno utile prima che scattasse il divieto, entrato in vigore il 1° gennaio 2015.

Infatti la nuova normativa ha fatto salvi i contratti già in essere. Non ha importanza se in essere… da meno di 24 ore. Va bene, il giochetto ci è piaciuto: ma vorremmo sapere quanto ci costa. Anzi: Pompeo è tenuto a dirlo, non a noi ma all’Anticorruzione, che vigila sul rispetto delle norme sulla trasparenza. Anzi in Provincia dovrebbe esserci un responsabile della trasparenza. Ma sarà distratto…

Comunque, abbiamo provato a fare quattro calcoli, rispolverando vecchie determine di impegno spesa relative agli ultimi mesi del 2014, già segnalate su queste colonne: gli incarichi di collaboratori, del presidente e degli organi provinciali (consiglio, commissioni, ecc.), prevedono nel complesso una spesa lorda mensile che supera i 10.500 euro. Su base annua, quindi, la spesa è di circa 136.000 (tredicesima compresa). La somma è lorda, dicevamo, anche perché oneri e contributi sono pur sempre a carico della Provincia e quindi dei soldi pubblici. Ai collaboratori addetti alla segreteria particolare ed agli organi dell’ente è applicato il contratto collettivo nazionale di lavoro per gli enti locali, comparto regioni e autonomie. I profili economici assegnati vanno da D1 (funzionario amministrativo) a C1 (istruttore amministrativo). Per i due collaboratori per le relazioni esterne, come già detto, si parla invece di incarico senza vincolo di subordinazione a fronte di un importo di 19.000 euro, in un caso, e di 15.000 euro, nell’altro, da corrispondersi dietro presentazione di apposita relazione attestante l’attività svolta.

A conti fatti, quindi, per le sette unità tra collaboratori e staff, la provincia sostiene un costo di oltre 170.000 euro annui. Una bella sommetta, insomma, su cui però non c’è alcuna trasparenza.

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