Top & Flop * Martedì 9 luglio 2019

Top & Flop. Ogni notte, i protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende l’indomani.

TOP

FRANCESCO DE ANGELIS

Alla seduta straordinaria della Direzione Provinciale del Partito Democratico, Francesco De Angelis ha sviluppato un ragionamento chiaro e coraggioso. Come nel suo stile, in particolare nei momenti di massima difficoltà.

Foto: (c) Imagoeconomica, Paolo Cerroni

Può essere sintetizzato in questo modo: “Nicola Zingaretti,  che è anche il nostro Segretario politico, non poteva girarsi dall’altra parte sulla questione dell’emergenza rifiuti di Roma. E noi siamo diversi dalla Lega, per noi il concetto di solidarietà rappresenta un valore da perseguire. Sempre e comunque. I problemi di Roma toccano tutti e non può cambiare questa visione perché la Capitale è governata dalla sindaca Raggi e dai Cinque Stelle».

Poi la rivendicazione di quello che un tempo si chiamava ‘buongoverno’. «In provincia di Frosinone, grazie alla classe dirigente di questo Partito, esiste un sistema virtuoso sul ciclo di smaltimento dell’immondizia, che si svolge tutto sul territorio. E la Società Ambiente Frosinone da tempo tratta i rifiuti della Capitale, che come arrivano se ne vanno. Infatti la destinazione finale è fuori provincia. Quindi, non ci resta che affrontare la situazione e risolverla. Come fanno quelli abituati a governare e ad assumersi responsabilità».

In un colpo solo ha disinnescato le polemiche, rivendicato il ruolo del Partito, ribadito i meriti per un ciclo dei rifiuti che ha messo al ripario da ogni crisi la provincia di Frosinone per vent’anni, fatto quadrato intorno a Zingaretti. Capolavoro politico.

LUCIO FIORDALISIO

Nello stesso contesto, quello della Direzione Provinciale del Pd, il sindaco di Patrica Lucio Fiordalisio ha affermato a muso duro che sul territorio del Comune che lui governa potrebbero essere autorizzati impianti dei rifiuti che svilupperebbero quantità enormi.

Ha aggiungento che non è in discussione l’operato della Saf (la società pubblica che gestisce il trattamento dei rifiuti raccolti in provincia di Frosinone) e che non esistono contestazioni di tipo amministrativo. Ma c’è invece un gigantesco problema politico, perché i sindaci del Pd sono stufi di dire “signorsì” a Roma quando bisogna risolvere i problemi della Capitale e poi non ricevere alcuna risposta quando sono loro a chiedere aiuto e sostegno ai dirigenti nazionali e regionali del Partito. Ha tuonato Fiordalisio: “Avrò il diritto di essere incazzato?”.

Sono fioccati gli applausi. C’è chi dice no.

FLOP

DANIELE MAURA

Non è più soltanto un semplice dirigente di Fratelli d’Italia. E’ consigliere provinciale del Partito, con la delega a dirigere i lavori del Consiglio di Palazzo Iacobucci.

Ieri sera, nel corso della riunione dell’assemblea e del direttivo di Fratelli d’Italia di Frosinone, ha proposto l’espulsione di Marco Ferrara dal Partito. Perché, ha spiegato, alle Provinciali non ha fatto votare i candidati del Partito e perché sulla questione della moschea a Frosinone le sue dichiarazioni iniziali erano state favorevoli. Peccato che Marco Ferrara qualche minuto prima aveva già aderito al gruppo della Lista per Frosinone in consiglio comunale. Aggiungendo però che a livello provinciale, regionale e nazionale intende restare in Fratelli d’Italia.

La richiesta di espulsione poteva essere formulata prima. In questo modo ha dato la sensazione di una vendetta politica. Tempi sbagliati.

CINQUE STELLE PROVINCIALI

La vicenda dei rifiuti di Roma è oggettivamente complicata da affrontare, anche sul piano mediatico. Però neppure all’interno del Movimento Cinque Stelle ormai c’è chi difende davvero Virginia Raggi.

La presenza del ministro Luigi Di Maio alla riunione di oggi era soltanto un segnale di sensibilità istituzionale. Gli esponenti dei Cinque Stelle della provincia di Frosinone avrebbero potuto stupire tutti con effetti speciali. Magari ringraziando i sindaci dei Comuni sede degli impianti ciociari che stanno scongiurando l’ennesima emergenza del Comune di Roma.

Invece hanno preferito restare in silenzio. Manca sempre lo scatto.