CORRADO TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI
Nessun passo avanti sulla definizione della questione del vicesindaco. Il ruolo resta vacante dopo la revoca di Francesco Trina, nel frattempo passato da Frosinone nel Cuore ad Area Popolare. Ieri, presso la sede di Forza Italia, si sono riuniti i capigruppo della maggioranza: Adriano Piacentini (Forza Italia), Luigi Benedetti (Lista Ottaviani), Gerardo Zirizzotti (Città Nuove), Fulvio Benedetti (Ncd), Marco Ferrara (Frosinone nel Cuore), Maurizio Scaccia (Lista per Frosinone), Carmine Tucci, quest’ultimo «anche su delega del consigliere Grimaldi, in rappresentanza del gruppo consiliare di prossima costituzione». Mancavano gli esponenti di Impegno Civico (Riccardo Masecchia e Giovambattista Mansueto) e Alessandro Petricca, che sostiene l’assessore Fabio Tagliaferri. Erano presenti anche il segretario cittadino di Forza Italia Giuseppe Scaccia e il consigliere provinciale e comunale di FI Danilo Magliocchetti, che ha coordinato i lavori.
Pronti via ed è subito scontro al vetriolo tra Marco Ferrara e Adriano Piacentini. Tema del contendere: la costituzione di Frosinone nel Cuore. Per Piacentini proprio quel passaggio, con la conseguente nomina di Trina vicesindaco, è all’inizio delle fibrillazioni nella maggioranza di centrodestra. Nel documento si legge che «dopo un confronto dialettico estremamente ampio e costruttivo, tutti i consiglieri presenti hanno concordato sul metodo da utilizzare nella individuazione del vicesindaco, ovverosia quello di fortificare ulteriormente la maggioranza del sindaco Ottaviani, non solo in questo anno di consiliatura, ma anche in prospettiva delle prossime elezioni comunali del 2017».
E per rafforzare il concetto si sottolinea: «A tal fine Forza Italia, pur potendo indicare personalità autorevoli per l’importante ruolo, ha manifestato la disponibilità a non esprimere una propria candidatura alla carica di vicesindaco, qualora questa disponibilità serva, effettivamente, ad una sintesi, e ad una unità e condivisione di intenti tra tutti i gruppi consiliari». Ancora: «È stato tracciato quindi un profilo della candidatura che dovrà essere autorevole, di esperienza ed in grado di supportare l’Amministrazione comunale nel delicato ruolo di vice. È stato deciso, inoltre, che tutti gli attuali assessori della giunta del sindaco dovranno stilareun documentodi condivisione di programmi e obiettivi comuni alla coalizione, anche per le elezioni del prossimo anno».
Dunque, si chiede un giuramento di fedeltà agli assessori per le elezioni del 2017. Il concetto è: se oggi uno siede in giunta perché fa parte di un gruppo di maggioranza, tra un anno non può pensare di candidarsi con il centrosinistra. Il fatto di aver ospitato il summit nella propria sede sta a significare che Forza Italia ha voluto ribadire la propria centralità a Frosinone. Nel momento in cui si parla soltanto di coalizione civica.
Nel corso dell’ incontro c’è stato un botta e risposta pepato tra Marco Ferrara e Fulvio Benedetti. Anche in questo caso la polemica è scaturita dalla nascita di Frosinone nel Cuore. Poi è emerso anche dell’altro però e cioè che non è scontato che il Nuovo Centrodestra, come anticipato dal referente cittadino Gianfranco Pizzutelli, tra dodici mesi farà parte della coalizione di Ottaviani.
Fulvio Benedetti nota: «Siamo un gruppo di maggioranza e non sono previste uscite. Ma tra un anno non sappiamo cosa succederà. C’ è in piedi l’ opzione civica». Cioè Gianfranco Pizzutelli si presenterà con due liste civiche (probabilmente una di sole donne). Tra le ipotesi l’ accordo con il centrosinistra, secondo le indicazioni che il coordinatore regionale Alfredo Pallone ha dato in tempi non sospetti già a livello provinciale.
Perché è evidente che non c’ è alcuna rottura politica tra Alfredo Pallone e Gianfranco Pizzutelli
IL RETROSCENA – Nel documento non si cita ma Ottaviani
I capigruppo chiedono agli assessori di stilare un documento di condivisione di programmi e obiettivi «comuni alla coalizione, anche per le elezioni del prossimo anno». Si parla solo di coalizione. Non specificando «del sindaco Nicola Ottaviani».
Soltanto una frase buttata lì? Difficile da credere. In realtà è come se si fosse voluto mettere nero su bianco che non è scontato che Ottaviani si ricandidi a sindaco. Magari potrebbe essere tenuto in considerazione per la Camera nel caso di elezioni anticipate. O magari si vuole aspettare l’esito del referendum autunnale per decidere il da farsi. Oppure è una strategia precisa per capire chi davvero farà parte della coalizione tra dodici mesi.
Lo snodo vero si avrà a settembre, quando nella quinta e ultima fase della rotazione toccherrà agli assessori in quota Ncd (Rossella Testa e Katia Cameracanna) cedere il testimone.
Intanto però nella maggioranza le tensioni restano. Da mesi l’ assessore Fabio Tagliaferri, iscritto a FI, rivendica la delega di vicesindaco. Ma proprio dagli “ azzurri” non arriva il via libera. E nei mesi scorsi Tagliaferri aveva incontrato più volte il leader nazionale di Ala, Denis Verdini.
In corsa c’ è anche l’ assessore Carlo Gagliardi, sostenuto da Carmine Tucci. Sullo sfondo c’ è l’ opzione di indicare un tecnico esterno per il ruolo di vice: in questa consiliatura è successo già due volte (Nicoletta Anastasio e Francesco Trina).
Gli attriti non mancano: nello scontro verbale con Marco Ferrara il capogruppo di FI Adriano Piacentini ha fatto esplicito riferimento al fatto «che Frosinone nel Cuore ha ottenuto il vicesindaco (Francesco Trina) e un rappresentante nel cda dell’ Asi (Luca Sellari) e in entrambi i casi le persone indicate hanno preso le distanze dalla maggioranza».
Pollice verso della coalizione all’ ipotesi di attribuire la delega di vicesindaco all’ Ncd-Area Popolare, che ha ribadito di non poter assicurare il sostegno alla candidatura di Ottaviani tra un anno. Proprio per questo il giuramento di fedeltà è stato chiesto per ora solo agli assessori. Coinvolgere i consiglieri potrebbe determinare spaccature nella maggioranza.