Perché ogni donna si sente realizzata dai fornelli

Maria Rita Scappaticci

Psicologa e blogger


di MARIA RITA SCAPPATICCI

Psicologa e blogger

 

 

Per ogni donna è una prova difficile da superare. Fare in modo che i suoi commensali siano soddisfatti e appagati dalla sua cucina.

Piatti succulenti e complimenti alla cuoca sono l’obiettivo bramato da tutte le regine della casa. E non sono disposte a barattare la buona riuscita di una cena neanche con un bel paio di scarpe nuove.

Essere delle brave cuoche rappresenta uno status appartenete al genere femminile che quasi tutte vogliono raggiungere. Anche le donne in carriera che di casalingo hanno poco. Davanti agli invitati vogliono fare bella figura. Perché la cucina è donna e ognuna conserva con gelosia il suo spazio quando sta cucinando.

Non vuole intrusi, ha tutta la ricetta in mente, deve avere solo pace per realizzarla. E ci mette impegno, amore, cura perché ogni ingrediente l’aiuti a superare quella prova che la incoronerà regina di casa davanti agli ospiti. Con questo presupposto è facile capire perché alcune donne temono di essere giudicate per come sanno deliziare il palato dei loro commensali. Probabilmente retaggio del passato, tradizione della nonna o investimento della mamma.

Questione primordiale e istinto di cura e nutrimento. La donna, attraverso se stessa, cresce e sfama i suoi figli e dona loro le sue sostanze migliori. Il compito che le ha dato la natura è, in assoluto, tra i più importanti perché assicura una continuità di vita. Sta di fatto che ognuna può rinunciare a saper cucire o a saper pulire la casa delegando qualche altra mano sapiente. Ma alla prova della cucina no, non vuole proprio rinunciare. Una buona cucina rende tutti felici, allieta gli animi più arrabbiati e placa i diverbi più profondi. Non a caso le migliori idee e le grandi riunioni di uomini potenti avvengono davanti ad una tavola imbandita e solo dopo uno stomaco appagato.

Un buon piatto è l’antidoto per tutti i mali. Perché chi mangia bene è felice, meno stressato, più accogliente verso l’altro. Il cibo è il filo conduttore che lega i popoli, pone le basi per gli scambi relazionali ed è sempre vincente.

Forse nessuna donna, quando pensa di voler riuscire bene in cucina, ha ben chiaro tutto questo. Ma sa che dai suoi piatti dipenderà la riuscita di una bella serata in compagnia e se avrà successo sarà soprattutto per merito dei suoi manicaretti.

Una donna si sente completa solo se riesce a gestire tutto questo per rispondere all’istinto che la identifica con il nutrimento. E per rispondere alla logica che la vuole, in ogni caso, in grado di cucinare.

Quindi non disturbate se vedete una donna ai fornelli!

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