La miglior vendetta è sempre il perdono

Maria Rita Scappaticci

Psicologa e blogger


di MARIA RITA SCAPPATICCI

Psicologa e blogger

 

 

Non l’aveva mai digerito quel torto. Perché era giunto inaspettato, immeritato e da una persona che portava nel cuore. Eppure proprio quella cara amicizia ad averla tradita e le aveva reso la vita impossibile.

Era stata una tegola in testa, un coltello nel petto quel tragico voltafaccia. E per un bel po’ aveva cercato spiegazioni, per giustificare un simile gesto. Ci doveva essere qualcosa che le aveva fatto cambiare idea; forse un fraintendimento, un’incomprensione.

Aveva ripercorso tutta la vita che le aveva unite. Tutta la loro conoscenza. Eppure nulla le era venuto in mente che potesse giustificare un simile gesto.

Seppur a malincuore e con l’animo ferito lasciò andare quella amicizia.

Non fu facile. Rimuginare sul passato era fin troppo realizzabile. E la rabbia non accennava a placarsi. Perché ci aveva creduto e aveva dato quanto più di buono aveva nel cuore. Aveva condiviso la più bella sincerità che potesse donare e soprattutto non aveva innalzato difese verso di lei.

E quanto era difficile spiegare agli altri il suo punto di vista. C’era sempre qualcuno che, per farle male, difendeva la sua carnefice. Anche se, per quanto volessero trovare motivazioni valide, tutti facevano fatica ad imbastire una buona scusa.

Passarono 11 anni da quell’addio ricco di odio.

La vittima aveva letto da qualche parte che il perdono è la miglior vendetta ma non si sognava neanche di unire quella parola col nome della sua vecchia amica.

Eppure accadde per caso.

Se la trovò di fronte durante una passeggiata. Non esitò a fermarsi e sorriderle. Dall’altra parte fu chiaro che non ci si aspettava altro. La conversazione continuò per volere di entrambi, come se nulla fosse.

Eppure qualcosa era successo nell’animo della donna tradita.

Aveva “aggiustato” quel passato scomodo in una modalità che non aveva mai contemplato nel suo modo di vivere.

Era serena, più leggera. Aveva mostrato quanto stesse bene. E soprattutto quanto fossero lontane ed infondate le dicerie di cui era stata accusata in passato. Si sarebbe mostrata per ore davanti all’ex amica e avrebbe mostrato il suo sorriso migliore per ore ed ore perché il suo desiderio era che le potesse rimanere ben impresso per sempre.

E fu così che andò.

Non aveva intenzione di riaffidarle i suoi segreti ma non c era neanche più troppo rancore. Semplice indifferenza verso l’altra ma tanto amor proprio verso di lei.

Il miglior modo per sconfiggere chi ci fa stare male è continuare a vivere la propria vita.

Chi ci attacca vuole distoglierci da i propri piani. Vuole distrarci e farci perdere tempo. E ribattere ad un torto significa dare attenzioni al futile per mettere da parte le cose importanti che vogliamo raggiungere.

Non fatelo mai.

 

 

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