Chi vive approfittando degli altri rovina la propria vita

La funivia spezzata, i farmaci per stordire i braccianti, i veleni sui campi coltivati... Le tragedie sono il risultato di tante azioni personali che si sommano. E dietro c'è chi vive approfittando degli altri. Rovinando la propria vita

Pietro Alviti

Insegnante e Giornalista

se non cambierete vita, finirete tutti allo stesso modo  Lc 13, 5

È stata una settimana durissima: le terribili immagini dello schianto della funivia, le notizie sui lavoratori indiani drogati dai padroni e da medici compiacenti nella pianura pontina, le agghiaccianti parole di quegli imprenditori che hanno ricoperto ettari di terreno agricolo con i rifiuti, le fotografie dei cadaveri dei bambini annegati nel Mediterraneo e riemersi sulle coste libiche…

Mi sono tornate in mente subito le parole che l’evangelista Luca fa dire a Gesù per ben due volte, di fronte ad altrettanti fatti luttuosi accaduti in quei giorni a Gerusalemme. I soldati romani avevano ucciso, per rappresaglia contro gli attentati degli zeloti, alcuni Giudei nel tempio, mentre facevano i loro sacrifici. E la torre di Siloe era crollata, travolgendo diverse persone nel disastro.

La tragedia è la somma di tanti comportamenti

Il mare restituisce i cadaveri dei bambini (Foto: Open Arms)

Anche in questa occasione, la Parola ci dà un’indicazione preziosa. Ci dice che queste tragedie sono il frutto di tanti comportamenti personali che si sommano fra loro e portano all’evento tragico. Ogni volta che non facciamo il nostro dovere noi prepariamo la tragedia, ogni volta che non completiamo una procedura o che la ritardiamo, che non facciamo i controlli necessari, o non indossiamo i dispositivi di protezione, o non rispettiamo i diritti degli altri.

Tanti comportamenti che si sommano a quelli di chi è incurante del valore della vita umana, approfittando della situazione e pur di far soldi è disposto a sabotare misure di sicurezza o prescrivere psicofarmaci per non far sentire la fatica ad operai che non possono ribellarsi. Pensavamo che il crollo del ponte a Genova avrebbe portato ad una maggior cura nei controlli delle infrastrutture, che ogni giorno ci consentono di spostarci da una parte all’altra. Abbiamo scoperto di esserci sbagliati.

Pensavamo che le sconvolgenti testimonianze dalla terra dei fuochi avrebbero convinto chiunque che non si possono interrare rifiuti pericolosi. Abbiamo scoperto di esserci sbagliati.

Vivere approfittando degli altri

Auri sacra fames, esecrabile avidità della ricchezza, scrive Virgilio di fronte alla crudeltà estrema di Polimestore che, pur di impossessarsi del tesoro di Priamo, uccide il piccolo Polidoro. Quod non mortalia pectora cogis (a cosa non spingi i cuori dei mortali… commenta Seneca).

Entrambi scrivevano più di 2000 anni fa, contemporaneamente alla predicazione di Gesù… avevano capito che chi vive approfittando degli altri rovina la propria vita e quella del mondo intero.

Per salvarci, dobbiamo, appunto, cambiare vita.

(Leggi qui tutte le meditazioni di Pietro Alviti).

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