La grandezza e l'esempio della giovane donna, scelta da Dio come madre di Gesù, evidenziati dall'evangelista Luca. Che sottolinea come il nostro compito sia quello di lasciar parlare Dio, di affidarci al suo volere e di comportarci come ha indicato. Correre in fretta, come Maria da Elisabetta
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Lc 1,39
Un versetto semplicissimo che descrive un gesto altrettanto semplice: un viaggio con lo scopo di aiutare una parente in difficoltà. Maria, incinta, va da sua cugina Elisabetta, anche lei incinta da sei mesi, basandosi su quello che l’angelo le ha detto: tua cugina Elisabetta, che tutti pensavano sterile, aspetta un bambino.
Ricordiamo sempre che i vangeli non sono la biografia di Gesù, non raccontano la sua vita, anche se ne riportano episodi ed avvenimenti. Sono testi che hanno come compito quello di farci capire chi sia Gesù, il Cristo, l’unto del Signore, il Messia che da tanti secoli gli ebrei attendono e che i suoi discepoli. Ogni versetto ha un significato, non è la semplice descrizione di un fatto.
Piena di grazia, il Signore è con te
Maria, ci ha detto Luca poco prima, nel testo iniziale del suo Vangelo, è rimasta turbata dalle parole dell’angelo: “piena di grazia, il Signore è con te”. Da quelle parole, che tante volte risuonano nella storia della salvezza, Maria ha capito che Dio l’ha scelta per un compito, quello di dare alla luce il Messia. Si tratta però di accettare una situazione che la società di quel tempo non era pronta ad accogliere. Anzi, nel momento in cui Maria dice di sì al messaggero di Dio, è ben consapevole di accettare il rischio di poter morire per quella scelta, di essere lapidata.
Tutto si gioca sull’amore di Giuseppe, sul fatto che egli le voglia bene oltre tutte le apparenze che direbbero il contrario. Che giorni devono essere stati quelli per Maria: una piccola ragazza chiamata ad essere fedele al volere di Dio che le affida un compito straordinario e all’amore per Giuseppe, che lei non vuole imbrogliare né tanto meno confondere.
Deve fidarsi, deve affidarsi all’amore: quello di Dio, che le ha promesso di essere sempre con lei, e quello di Giuseppe, che deve vincere l’evidenza dei fatti, che racconterebbero una storia ben diversa da quella raccontata dalla sua amata.
La personalità di Maria
Eppure, pur in questa situazione di grande agitazione, Maria lascia il suo piccolo villaggio e va verso la regione montuosa, in una città di Giuda: è la scelta tipica di una famiglia, dove ci si aiuta nel momento del bisogno. Si va a soccorrere chi ha necessità di sostegno.
Le parole dell’angelo non cambiano Maria: non ne trasformano la natura, nonostante che quella piccola ragazza abbia ben capito, che il figlio che le sta per nascere sarà il messia atteso da tanti secoli. Maria continua a vivere come ha sempre vissuto, nella consapevolezza del compito che le è stato affidato, senza che questo cambi il suo modo di essere.
Luca sottolinea l’azione di Maria, mettendo in evidenza che lei corre ad aiutare Elisabetta “in fretta” e nonostante “la regione montuosa” dove Elisabetta vive. Maria è disposta ad affrontare gli ostacoli della vita, nonostante la sua condizione, perché sa che la cugina ha bisogno di aiuto e che lei può darglielo.
Una donna che sfida le convenzioni dell’epoca
E’ come se Luca volesse dipingere le caratteristiche di questa donna scelta da Dio per la salvezza degli uomini per mostrarcela come esempio da seguire. Il suo coraggio la porta a sfidare tutte le convenzioni dell’epoca, la sua bontà e la sua solidarietà la spingono ad accorrere in aiuto di un’altra donna, che sta vivendo anch’essa una condizione difficile.
Luca evidenzia come l’incontro con Gesù ci renda, sempre, persone migliori, disponibili ad aiutare gli altri, capaci di resistere alla tentazione di chiudersi nel proprio salotto, magari a sparlare di quello che gli altri non fanno. Il nostro compito è quello di lasciar parlare Dio, di affidarci al suo volere e di comportarci come ci ha indicato. Correre in fretta, come Maria da Elisabetta.