Ignorare la zizzania è l’unico modo per estirparla

La discordia serpeggia infida in mezzo ai sentimenti buoni della nostra vita. E puo' rovinarli tutti perché la sua è una genesi astuta. E camuffata. Perciò bruciare tutto puo' essere pericoloso: perché il rancore è un'onda che travolge tutto. Anche quello che amiamo.

Pietro Alviti

Insegnante e Giornalista

(…) mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò.

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Quante volte abbiamo fatto questa esperienza: all’interno di rapporti sereni, nella famiglia, nel lavoro, arriva qualcuno (Gesù lo chiama il Maligno…). E semina la discordia, la zizzania che è capace di soffocare il bene se non stiamo attenti. E la zizzania, dopo poco, diventa indistinguibile dal grano, tanto che se cerchi di estirparla rischi di coinvolgere anche le spighe cariche di semi buoni.

Bruciare tutto. Si, ma poi?

La discordia è un demone per liberarsi dal quale serve indifferenza

Infatti, è la prima reazione che ci viene in testa: bruciare tutto, tagliare i frutti cattivi. Ma, quando si scatena il fuoco è poi difficile arginarlo, nell’opera di pulizia si brucia tutto.

È sempre difficile reagire all’opera del nemico. All’opera di chi ti vuole del male, di chi si non si comporta bene nei nostri confronti non perché sbaglia ma perché ci vuole male. Se non stiamo attenti, rischiamo di farci travolgere dal rancore, di lasciarci intrappolare in una spirale d’odio da cui poi diventa estremamente difficile uscire.

Quante famiglie sono state rovinate dalla zizzania del nemico, quanti matrimoni, quante aziende, quanti luoghi di lavoro. E ancora quante amicizie sono saltate perché qualcuno ha seminato odio. E l’affetto, l’amore di coloro che subiscono l’attacco non sono stati così forti da resistere alla zizzania… 

Reagire al male con il male: il buio

È davvero una dinamica terribile, nella quale possiamo trovarci invischiati e sviluppare anche noi sentimenti di odio: reagire cioè al male con il male. Senza più distinguere il grano (l’amicizia, l’amore, gli affetti, gli interessi finanche…) dalla zizzania (la maldicenza, il pettegolezzo inutile, la sottolineatura tagliente, le notizie gonfiate, l’incerto dato per certo…).

Il padrone del grano invece deve essere attento. Deve sopportare che ci sia il seminatore di zizzania, deve accettare che questa cresca insieme al grano.

Per poi provvedere al momento della mietitura quando sarà semplice distinguere dalla zizzania il frutto buono, quello che deriva dall’amore, dalla stima, dall’amicizia, dalla collaborazione, dalla solidarietà.

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