Il calvario di oggi è nei nostri ospedali (di P. Alviti)

Foto © Stefano Cavicchi /

Soli, su un letto di Terapia Intensiva. Senza nessuno che li consoli. Come Cristo sul Calvario. E come lui, in questa stagione di pandemia, sulla strada abbiamo visto non solo amici traditori o fuggiti. Ma soprattutto medici e infermieri che hanno aiutato a portare la croce, preti rimasti in prima linea per confortare. A costo della loro stessa vita

Pietro Alviti

Insegnante e Giornalista

Uno di voi mi tradirà

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È l’ora più buia, quando ti lasciano tutti e ti trovi solo. Anche gli amici, quelli che nel tempo ti hanno giurato e spergiurato fedeltà, io non ti lascerò mai, non ci sono più. Sì, ne intravedi da lontano i volti, ma sono proprio pochi, bloccati dalla paura, terrorizzati dal nemico che sembra pervadere ogni aspetto dell’esistenza.

In quel cortile, di fronte a Caifa, sei rimasto solo: eppure avevano visto il bene che avevi fatto, i miracoli, i segni compiuti, le parole straordinarie dette. Li avevi salvati personalmente quando la barca stava per affondare nel lago: scomparsi tutti.

Coronavirus, pazienti in Terapia Intensiva. Foto © Vince Paolo Gerace / Imagoeconomica

C’è stato chi addirittura ti  ha venduto, dopo tre anni passati con te, ha premeditato quello che sta succedendo, ma anche il tuo amico più caro, quello a cui avevi cambiato il nome per farlo diventare la roccia su cui fondare tutto… Anche lui è scappato, terrorizzato dopo aver tentato di difenderlo con le armi. Anzi sta lì nel cortile di Caifa, per vedere come andrà a finire…

Sei solo come sono soli tanti ammalati in questi giorni, privati del conforto dei parenti, degli amici: sperimentano il tradimento di un’intera società che non è stata capace di comprendere il baratro verso cui si stava scivolando, che non ha compreso che un ospedale non può essere trattato come un’azienda, che ha contribuito addirittura a diffondere il contagio, per non rinunciare al guadagno, che non è riuscita a difendere neppure quelli che avrebbero dovuto curare i malati…

Traditi da una società che non riesce a mettersi d’accordo su come ricominciare, travolta dagli egoismi nazionali e di chi non vede al di là dei propri interessi meschini e sfrutta ogni occasione per cavalcare la protesta.

Ognuna di queste cose è una frustata che si abbatte sulla Tua schiena e su quella di tutti gli abbandonati di questi giorni. Certo, anche loro hanno incontrato Samaritani, anche loro hanno incontrato Simone di Cirene, anche loro hanno incontrato le pie donne, questa volta in camice, molto più coraggiose dei suoi amici, fuggiti via per salvare se stessi, abbandonando il maestro.

Don Giuseppe Berardelli, il parroco morto per avere lasciato ad uno sconosciuto il respiratore che lo avrebbe salvato

A differenza di te hanno incontrato tanti preti che sono rimasti vicini agli abbandonati da tutti, dando anche la vita. Il tuo Vicario li ha chiamati i santi della porta accanto.  Anche loro hanno incontrato persone che si sono dovuti ricredere, che non pensavano fosse così.

Ecco, il Calvario di oggi è nei nostri ospedali. E noi confidiamo che arrivi finalmente il sabato e poi la notte della vittoria della vita sulla morte.

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