La luce della Stella nel labirinto dei falsi abbagli

Seguire la luce è possibile e doveroso, soprattutto quando la via è illuminata da altro e non la distinguiamo. Perché a non seguirne la rotta come fecero i pastori ci si smarrisce negli abbagli.

Pietro Alviti

Insegnante e Giornalista

La tenebra ricopre la terra, nebbia fitta avvolge i popoli; ma su di te risplende il Signore, la sua gloria appare su di te”. (Is. 60, 2-3)

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È un’esperienza che stiamo facendo spesso in questi giorni. Le immagini di morte, di violenza, di stupidità, di sopraffazione, di corruzione ci entrano nella case. Ne veniamo avvolti.

Abbiamo visto bambini morti, abbandonati su una spiaggia. E file di camion militari con le bare di tante persone separate dai loro affetti nel momento più delicato dell’esistenza. Poi violenti impadronirsi delle istituzioni più sacre della più antica democrazia moderna nel mondo. Abbiamo sentito parole di odio, giovani vite sconvolte dal mercato delle droghe, famiglie distrutte…

Vedere come discernere

Vedere la luce vera tra le luci false: è la fede

Eppure la stella è lì, la stella che ci porta dove c’è la salvezza, la giustizia, la pace, come risuona l’annuncio ai pastori. Perché non la vediamo?

La perdiamo di vista per l’inquinamento luminoso di tante luci che ci accecano, che diminuiscono la nostra capacità di distinguere. Di discernere che cosa dobbiamo fare nelle diverse circostanze della nostra vita.

La stella brilla lì, sopra la verità, indicandocela senza che ci siano dubbi, eppure non riusciamo a vederla bene.

Gli architetti delle grandi cattedrali gotiche, i mastri che le pensavano, le progettavano, le edificavano, inserivano un particolare nel pavimento. Quelle chiese rappresentano idealmente un itinerario, un viaggio di cui è chiara la meta, la croce che spicca nell’abside della navata centrale. Basta entrare, aprire la porta, che separa il mondo dalla vita vera, e proseguire verso quella croce… Invece, gli architetti mettevano sul pavimento un labirinto. Serve a ricordarci come è fatta la nostra vita: la stella brilla davanti a noi ma tante sollecitazioni ne nascondono la vista. Ci mandano da un’altra parte, ci fanno sbandare (ricordate Dante… la via diritta?).

La strada e la ‘luce’ che è buio

Il labirinto nella cattedrale di Amiens, in Francia

Così non seguiamo più la stella, sbagliamo strada, ci perdiamo nel labirinto, seguiamo le luci abbaglianti, piombiamo nella tenebra, nella nebbia, navighiamo a piccoli passi. E questo anche se vogliamo fare il bene, senza la stella possiamo fare il male, credendo di fare il bene.

Dobbiamo dunque muoverci come i pastori, avere fede, mantenerla, guardare alla stella, cercare di non farci distrarre, di non rimanere le labirinto… e vedremo la sua luce.

(Leggi qui tutte le meditazioni di Pietro Alviti).