La moltiplicazione dei pani e dei pesci potente simbolo di solidarietà

Il miracolo raccontato dal Vangelo di Luca ricorda che abilità e competenze vanno messe a disposizione per aiutare gli altri e non per distruggerli come la cronaca di questi giorni insegna

Pietro Alviti

Insegnante e Giornalista

Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure.

Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta».

Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci»

Mangiare insieme è una delle cose più belle della vita. E il modo con cui creiamo amicizia, esprimiamo affetto… L’evangelista Luca pone nel segno della moltiplicazione dei pani uno dei punti più interessanti della rivelazione di Gesù come figlio di Dio e come Salvatore

Tanta gente va ad ascoltare Gesù, hanno bisogno che Gesù intervenga per le tante necessità della loro esistenza. Gesù parla loro ma anche li guarisce, interviene direttamente in favore della loro esistenza.  E così le persone, per seguire Gesù, abbandonano la sicurezza del vivere quotidiano, in cui ciascuno di noi si organizza con gli orari. Va a comprare le cose che occorrono, si dà dei momenti. 

La fede più forte del buon senso

La presenza di Gesù fa saltare i ritmi consueti della vita, costringere a scegliere vie diverse. Così la giornata sta per finire e non c’è niente da mangiare per quelle migliaia di persone che erano venute per incontrare Gesù. I suoi amici, quelli che l’evangelista chiama i dodici, intervengono subito, pieni di buon senso: fanno presente a Gesù che se si va avanti così queste persone non avranno nulla da mangiare. Mandali via, di’ loro di andare nei villaggi per trovare il cibo necessario.

E Gesù risponde serafico: ci siete voi, pensateci voi, date voi da mangiare. I discepoli pensano che Gesù sia impazzito, e, sempre pieni di buon senso, rispondono: non abbiamo che cinque pani e due pesci. 

Dio sfama il popolo

In tutta la tradizione biblica Dio sfama il popolo. L’evangelista ricorda il grande evento della manna. II popolo è nel deserto, non ha più niente da mangiare, è riuscito a sfuggire all’assalto dei carri e dei cavalieri del faraone, travolti dal mare che si è richiuso su di loro, ma le scorte sono finite, il pane, che avevano messo nelle sacche, senza lievito in maniera che durasse ancora di più, è finito

Anche loro, pieni di buon senso, rimproverano Mosè: ci hai portati a morire nel deserto. Dio interviene e sfama il popolo: Manu’ , chiedono gli ebrei, guardando questo elemento bianco che si posa sulle pietre del deserto. Che cos’è,  vuol dire.  Da lì il nome di Manna

Ecco, di fronte alle difficoltà della vita, Dio interviene. Ma l’insegnamento di Luca mette in evidenza come ci sia la necessità della nostra collaborazione. 

L’invito di Gesù

Dio ci ha messo a disposizione un pianeta, le nostre attività rischiano di rendere impossibile la vita sulla terra. Ci vengono chiesti i cinque pani e i due pesci, che rappresentano le cose che noi sappiamo fare e che possiamo mettere a disposizione di tutti, proprio per essere in grado di sfamare tutti, cioè di affrontare le questioni che riguardano la vita di ciascuno in tutto il pianeta. 

La tentazione che possiamo avere è di pensare di non essere capaci di farlo, ma se guardiamo un po’ indietro nel tempo, vediamo che la condizione di vita di centinaia di milioni di persone è decisamente migliorata rispetto a qualche anno fa

Gesù con i discepoli

Interi continenti e subcontinenti, allora dominati dalla fame e dalle carestie, oggi riescono ad offrire alle persone che vi abitano un livello di vita accettabile. La nostra speranza di vita è cresciuta enormemente rispetto a pochi decenni fa. 

Sono queste  le moltiplicazioni dei pani e dei pesci che ci vengono chieste. Invece utilizziamo abilità e competenze per distruggere gli altri, non per farli vivere meglio. Data voi stessi da mangiare… è l’invito di Gesù.

(Foto di copertina © DepositPhotos.com)