La saggezza di usare bene la nostra libertà

La più grande libertà: poterci ribellare anche a chi ci ha creato liberi. Perché così possiamo scegliere liberamente se stare con lui o no

Pietro Alviti

Insegnante e Giornalista

Le osserverete dunque, e le metterete in pratica, perché quella sarà la vostra saggezza e la vostra intelligenza – (Dt 4,6)

Sono le frasi che l’autore del libro del Deuteronomio fa pronunciare a Mosè dopo la consegna delle Dieci Parole (i comandamenti come li chiamiamo noi, secondo la tradizione imperiale romana).

Mosè non ha peli sulla lingua: rispettare il padre e la madre, non uccidere, non rubare, non tradire il coniuge, non dire il falso sono comportamenti non soltanto saggi ma anche intelligenti, evitano tanti guai, tante spiacevoli conseguenze. Eppure, li vediamo come ostacoli alla nostra felicità, quasi che, per essere felici appunto, si debba trascurare i genitori, darsi da fare per far fuori la gente, mentire, tradire.

Al di là del bene e del male (dipinto di Gianni Bonina)

Probabilmente c’è qualcosa che non va nei nostri cervelli perché altrimenti saremmo saggi ed intelligenti come dice Mosè al suo popolo che però ha una testa dura, come noi.

Percepiamo le Parole come costrizioni, limiti, come imposizioni alla nostra libertà. Accade anche oggi nel momento in cui la lotta alla pandemia con le sue regole viene percepita come un limite inaccettabile della libertà.

Paura dei fulmini? No, saggezza

E qui sta la grande scommessa di Dio nei confronti dell’uomo: indicare una strada, non imporre con la forza una norma, fare appello all’intelligenza e alla saggezza, non ai fulmini e alle saette come credevano le popolazioni dell’antichità, convinte che la divinità fosse lì pronta a punire gli uomini per le loro malefatte, percependo perciò le malattie come la punizione celeste per il male commesso.

Invece Dio fa appello alla libertà dell’uomo, creato capace di dire di no anche al Creatore ma in grado appunto di fare il bene non per costrizione ma per libera scelta di saggezza e di intelligenza, perché soltanto chi è saggio e intelligente costruisce per bene la sua famiglia e la custodisce, promuove la vita, rispetta la proprietà altrui, diffonde la verità: lo stolto fa tutto il contrario, pensando di essere libero così e non rendendosi conto dell’abisso che sta preparando per sé e per gli altri. 

(Leggi qui tutte le meditazioni di Pietro Alviti).