La parabola della vedova e quelli che inquinano il Sacco (di P. Alviti)

La parabola della vedova e del giudice che compie il suo dovere pur di togliersela di torno. Ci insegna che l'inquinamento non è un male inevitabile. E che noi, come la vedova, non dobbiamo concedere tregua a chi ha il dovere di intervenire e invece resta immobile.

Pietro Alviti

Insegnante e Giornalista

Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi (Lc 18,1-8)

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Una parabola politica, impressionante se la rileggiamo mentre ascoltiamo un telegiornale: mafia, corruzione, inquinatori, speculatori, violenti… Situazioni terribili che spesso ci passano sopra, ci scivolano addosso come se non ci riguardassero. Scappiamo: tanto noi che possiamo fare, tanto chi ci darà retta, chi ci farà giustizia?

Invece Gesù ci esorta a cambiare atteggiamento, a fare come la vedova che non si scoraggia di fronte al male che la circonda ma insiste nel far valere i suoi diritti. E quel giudice ingiusto, che non rispetta Dio e non ha riguardo per alcuno, le dà retta pur di levarsela di torno.

Pensate alla questione ambientale nelle nostre terre: ci pare di essere disarmati, incapaci di fare  qualcosa. Ecco questo atteggiamento fa trionfare il giudice ingiusto e con lui tutti coloro che speculano sui mali altrui, che diventano ricchi grazie al saccheggio indiscriminato di un intero territorio, incuranti dei danni che i loro comportamenti avrebbero causato.

Non bisogna mollare invece, bisogna fare come la vedova, scocciare chi ha il dovere di non rimanere immobile, di intervenire, di concordare con altri i provvedimenti da adottare.

L’inquinamento non è un male inevitabile: lo sviluppo lo ha causato ma lo sviluppo può mettervi riparo e noi, come la vedova, dobbiamo insistere perché la difesa dell’ambiente, la lotta alla criminalità, il sostegno a chi ha realmente bisogno, la caccia a chi imbroglia spudoratamente, il contrasto alla corruzione siano elementi centrali nelle scelte dei decisori politici.

Dobbiamo farlo per noi, per il nostro prossimo, per i nostri figli, nipoti, pronipoti….

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