Chi si arricchisce con il Covid. E perde l’anima

In questa pandemia. Molti si sono arricchiti, speculando sulla sofferenza. L’avidità smisurata di denaro, come dice San Paolo, ci farà arricchire sulla terra. Ma perdere l'anima

Pietro Alviti

Insegnante e Giornalista

Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”.  (Mt. 21, 37-38)

È una lotta continua, la vera lotta, quella sulla quale saremo giudicati: di fronte agli interessi, di fronte ai soldi, di fronte alla “roba” saremo capaci di mantenere la nostra umanità?

O, invece non guarderemo in faccia a nessuno, non ci importerà di fratelli e sorelle, di padri e di madri, dei figli finanche, pur di conservare stretto il gruzzoletto nel quale riponiamo le nostre sicurezze?

Foto: Sergio Oliverio / Imagoeconomica

Ci sembra, così, di difendere i nostri interessi, senza renderci conto invece che proprio su questo atteggiamento saremo giudicati da Dio ma non solo: l’episodio evangelico in cui i vignaioli non hanno rispetto neppure del figlio del padrone, anzi premeditano di ucciderlo per carpirne le ricchezze, è ispirato alla storia di Giuseppe, uno dei 12 figli di Giacobbe, che i fratelli, per invidia delle sue abilità come interprete dei sogni, progettano di eliminare, buttandolo in una cisterna e poi vendendolo come schiavo a degli stranieri.

Di fronte al denaro e all’invidia non c’è niente che ci ferma: siamo capaci di superare ogni remora, di oltrepassare i limiti, i principi cui magari abbiamo ispirato una vita.

Disposti a perdere l’anima per soldi

Il denaro, anzi no, meglio: l’avidità smisurata di denaro, come dice San Paolo, è una vera forma di idolatria. Non si possono servire due padroni: o Dio o Mammona e mamon era la parola che in aramaico indicava il danaro.

Ecco la scelta che abbiamo sempre di fronte, anche in questa pandemia. Molti si sono arricchiti, e forse continueranno a farlo, sulla sofferenza di tanti, speculando sulle mascherine, sui farmaci, anche sui vaccini, probabilmente, infischiandosene di ogni sentimento di solidarietà umana. Quante volte è accaduto! Alla fine della seconda guerra mondiale, tanti morivano di fame mentre alcuni si arricchivano con la borsa nera e così nei terremoti, nelle alluvioni…

Ecco la scelta che siamo chiamati a fare, sempre, nel quotidiano della nostra vita: valgono di più i soldi o la nostra anima e la dignità di uomini?

(Leggi qui tutte le meditazioni di Pietro Alviti).