Alzheimer, la scrittura come segnale d’allarme: Unicas e Seeweb al lavoro

Alzheimer, la scrittura come segnale d’allarme: l’Università di Cassino lancia un progetto di diagnosi precoce con Seeweb

Una firma tremolante, una parola interrotta, un tratto incerto. Piccoli segni, apparentemente insignificanti, che potrebbero diventare la chiave per riconoscere l’Alzheimer nelle sue fasi più precoci. È questa la scommessa del progetto AD Detection, avviato dall’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale in collaborazione con Seeweb, azienda di punta nel cloud computing europeo.

L’obiettivo è ambizioso: sviluppare uno strumento diagnostico non invasivo, preciso e accessibile, in grado di individuare i primi segnali della malattia attraverso l’analisi delle micro-variazioni nella scrittura.

Per farlo, il team di ricerca dell’Ateneo, guidato dalla ricercatrice Tiziana D’Alessandro, si affida a sofisticati modelli di Deep Learning, supportati da un’infrastruttura tecnologica di alto livello: server GPU serverless orchestrati tramite Kubernetes, forniti da Seeweb.

Ingegneri all’opera

Foto: Saverio De Giglio / Imagoeconomica

Il progetto prende vita all’interno del laboratorio AIDA (Artificial Intelligence and Data Analysis) del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione. Qui, un gruppo di giovani ricercatori – tra cui i dottorandi Emanuele Nardone e Cesare Davide Pace – lavora con architetture neurali all’avanguardia come LSTM, Attention e Liquid Neural Networks. Le usano per decodificare le più sottili alterazioni del tratto grafico, gli “stroke”, che possono rivelare i primi segnali del decadimento cognitivo.

In pratica, nella scrittura possono esserci impercettibili variazioni nel tratto della penna: Unicas e Seeweb stanno cercando di codificarle per stabilire quando sono riconducibili alla Malattia di Alzheimer. Per riuscirci serve un’eneorme capacità di analisi dei dati.

A fornire la potenza di calcolo necessaria è Seeweb, che – nata a Frosinone e oggi attiva su scala europea – ha scelto di restare ancorata al proprio territorio anche attraverso iniziative come questa. “È un onore collaborare a progetti che coniugano tecnologia e impatto sociale. L’intelligenza artificiale, se usata in modo etico, può migliorare davvero la vita delle persone” afferma l’azienda.

I numeri della malattia

Il contesto è chiaro: secondo l’AIMA, ogni anno in Italia si registrano 150.000 nuovi casi di demenza, di cui 70.000 legati all’Alzheimer, per un totale che supera i 650.000 pazienti. Ma c’è un dato ancora più preoccupante: il 5% dei casi riguarda persone tra i 40 e i 60 anni, colpite da forme precoci spesso trascurate o diagnosticate tardi. È qui che entra in gioco AD Detection.

Grazie alla potenza dell’Intelligenza Artificiale, questo progetto punta a scoprire ciò che sfugge all’occhio umano: pattern invisibili, variazioni impercettibili, segnali che potrebbero anticipare i sintomi più gravi, permettendo interventi più tempestivi e personalizzati. E non si tratta solo di prevenzione: si tratta di restituire tempo, lucidità, qualità della vita.

Quella tra l’Università di Cassino e Seeweb è una partnership strategica che dimostra cosa può nascere quando il sapere scientifico incontra la tecnologia più evoluta. Un’alleanza che guarda al futuro della medicina, dove diagnosi e cura potranno essere sempre più precoci, intelligenti e su misura.

(Foto di copertina: DepositPhotos.com).