Gotti Tedeschi, il banchiere che scrive di Dio (di B. Cacciola)

Biagio Cacciola intervista il banchiere Ettore Gotti Tedeschi. Ad Alatri presenta il suo libro: "Dio è meritocratico". Un uomo che non ti aspetteresti.

Biagio Cacciola

Politologo e Opinionista

Presentare un autore come Ettore Gotti Tedeschi é sempre complesso. Già presidente dello Ior e ora del Banco Santander, esponente della finanza etica, protagonista nell’Europa delle teste d’uovo economiche.

Ti aspetteresti un solone che pontifica. Invece t’accorgi subito della sua semplicita e dell’intelligenza mercuriale che sprigiona. Un cattolico integrale ma non integrista esce dal suo libro ‘Dio é meritocratico‘.

Portandosi con la sua auto ad Alatri, invitato dall’associazione culturale Radici, ha risposto alle domande del pubblico con umiltà e semplicità.

Nonostante il testo sia complesso e l’autore parli del fenomeno della Gnosi, dai più ignorato. Ettore Gotti Tedeschi attribuisce alla Gnosi una funzione antagonista a quella del Dio cristiano. Una forma di esaltazione dell’umano che ha portato a una nuova creazione con il tentantivo di generare un uomo non fatto a immagine e somiglianza della Trinità divina, ma che ha perso la sua connotazione identitaria innanzitutto di maschio e femmina, come la Genesi recita.

Così, ad Alatri si parla del dramma dell’Occidente: é proprio l’abbandono della consapevolezza del cristianesimo cattolico e essere entrato in una forma di protestantizzazione che favorisce un capitalismo senza freni che, come Weber ha mirabilmente descritto nell’etica protestante e lo spirito del capitalismo, ha fatto della ricchezza un presunto segno della benedizione divina.

È la miseria morale che, secondo Ettore Gotti Tedeschi, determina quella economica. Anche se venissero distribuiti i beni a tutti, ciò non toglierebbe che l’invidia, l’odio, la gelosia, la maldicenza continuassero a segnare l’uomo nell’anima. Unico rimedio il magistero, la preghiera, i sacramenti.

Che, affermato da un banchiere, non e poco.

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