Capitale della Cultura 2028, anzi…. Capitali ciociare: il patto delle quattro

Alatri, Anagni, Ferentino e Veroli siglano un patto nei giorni in cui Germano Caperna svela il cartellone ernico

Piero Cima-Sognai

Ne elegantia abutere

Crescere assieme, per crescere più spediti e per evitare che la crescita sia solo gargarismo dialettico da nota stampa. E siccome Alatri, Anagni, Ferentino e Veroli sono bellissime la cosa migliore da fare era mettere a crasi quelle singole bellezze. E tirar via un super-prodotto, un “Kraken” benevolo ma potente che si proponga come Capitale della Cultura 2028. E’ la Ciociaria che si mette ai blocchi di partenza dopo aver lasciato il campanile in borsa, in mezzo ai calzini sporchi.

E’ una terra che finora aveva sempre viaggiato sull’onda fiera ma sterile delle rivendicazioni singole. E che adesso prova a correre con i colori si se stessa e non delle sue singole manifestazioni. Si parla di un “patto, una visione corale propedeutica a gettare delle imprescindibili basi di crescita del territorio.

Giubileo ed annuncio

E si parla di un contesto importante, quello del “Convegno sul Giubileo della Speranza ospitato nella Sala della Ragione di Anagni”. Un momento reso ancora più autorevole e corale dalla presenza “del Vescovo, Sua Eccellenza Ambrogio Spreafico”. Sì, ma cosa è successo in buona sostanza? Che i Sindaci di Alatri, Anagni, Ferentino e Veroli hanno firmato “una dichiarazione di intenti rinnovando l’intesa delle Città fortificate. Un legame segnato da una storia condivisa, quella degli Ernici, che trova conferma nelle intenzioni amministrative”.

Passare dai fieri guerrieri con la fionda, monocalzati e con una pelle di lupo sulle spalle ai progetti corali del III millennio non è stato difficile. Perché in barba agli evi quelle città sono ancora parte di un “unicum”, di forza, orgoglio e bellezza assoluti. E di mura che stavolta si aprono al mondo invece che frenarne gli appetiti di saccheggio.

Il poker di Sindaci

Ecco perché Maurizio Cianfrocca, Daniele Natalia, Piergianni Fiorletta e Germano Caperna hanno “ribadito l’indirizzo dei quattro Comuni volto a lavorare ad un progetto trasversale”. Si è posto l’accento, come spiega una nota stampa del Comune di Veroli, di una “sinergia virtuosa per proiettare, su scala futura, le prospettiva di una realtà geografica vasta che, partendo dalle quattro Città, guarda alla valorizzazione di tutto il territorio”.

Di un’intesa che, “nutrita di nuova linfa, sarà funzionale ad intessere una rete di promozione territoriale coordinata tra le Città firmatarie dell’impegno. E con un suggello pratico, come quando gli Ernici decidevano di mettere la loro micidiale efficacia bellica a servizio di uno scopo comune.

“Alatri, Anagni, Ferentino e Veroli hanno deciso di unirsi e avanzare la candidatura a Capitale della Cultura 2028”.

Intanto “E’ sempre Veroli”

Veroli è una di quelle città e, tanto per non lasciare equivoci, ha anche calato le sue briscole. Lo ha fatto con un ricco cartellone di eventi “che coinvolgerà Veroli fino a giugno”. In questo caso il team guidato da Germano Caperna ha dato appuntamento ai cittadini presso il Cine Sala Trulli. Dove è stato presentato “E sempre Veroli”. Ci ha pensato lo stesso Caperna, a spiegare di cosa si tratta.

Così: “Abbiamo iniziato con l’estate, abbiamo proseguito con ‘è ancora Veroli’ e ora siamo pronti a questa nuova serie di appuntamenti nella nostra Città. Il ringraziamento va, non solo alla macchina amministrativa che rende possibile la traduzione in concretezza degli obiettivi che ci prefiggiamo, ma anche a tutte le associazioni e le tante realtà”.

Caperna e la visione corale

Quelle che, obiettivamente, si impegnano quotidianamente e si mettono a disposizione della Città e dei suoi cittadini. Questo cartellone è frutto di una concertazione d’intenti con i protagonisti locali e con gli Enti, dalla Provincia di Frosinone alla Regione Lazio che rinnovano un supporto mai scontato”. Al momento istituzionale era presente anche il Presidente del Consiglio provinciale Gianluca Quadrini.

Che ha detto: “Veroli è il salotto della Ciociaria e Germano Caperna con tutta la sua squadra, sta dimostrando di essere a lavoro per la crescita di tutto il territorio, dalle Contrade al Centro senza distinzione. Una chiave di lettura che denota la lungimiranza di questa amministrazione.

Le parole di Cerquozzi, Quadrini e Vacana

E il merito? Quello è toccato al vicesindaco e Assessore con delega a Cultura, Turismo e Commercio, Francesca Cerquozzi. Ecco cosa ha spiegato agli astanti: “Questo cartellone riflette le tante anime di Veroli mettendo insieme arte, cultura, tradizione, enogastronomia, sport, musica e molto altro. Abbiamo inserito iniziative storiche che da sempre caratterizzano Veroli e nuove proposte per coinvolgere tutti i cittadini con idee e interessi diversi”.

Luigi Vacana, consigliere provinciale con delega alla cultura ha messo focus sull’aspetto di “cultura come volano anche commerciale”. E ancora: “Negli scorsi mesi abbiamo promosso a Veroli appuntamenti che hanno arricchito l’offerta culturale in termini di eventi, continueremo a farlo come Provincia alzando sempre più l’asticella. Il nostro è un territorio che merita di essere narrato e raccontato in una chiave nuova, capace di darle il giusto risalto”.

Baldassarre e Ciacciarelli da remoto

Gli assessori leghisti Pasquale Ciacciarelli e Simona Baldassarre (Foto: Sara Minelli © Imagoeconomica)

Era presente, in modalità online, anche Pasquale Ciacciarelli, assessore regionale neo insignito della delega alla Protezione Civile. “Questo è l’anno del Giubileo, il momento giusto per far conoscere e scoprire la bellezza della nostra terra oltre il turismo mordi e fuggi e costruendo basi solide per una crescita organica”. La chiosa è stata di rango, con le parole sempre da remoto dell’Assessore regionale alla cultura Simona Renata Baldassarre.

“La cultura è il sale di una Città, e tutto il territorio del Lazio merita la giusta attenzione e un’opportuna valorizzazione: essere attrattivi nell’ottica di un turismo antropologico è il vero obiettivo che dobbiamo prefiggerci”.

Il programma, punto per punto

Sì, ma il programma? Vasto, articolato e ricco, come compete ad una Città che concorre (con etimo stretto, in questo caso) ad essere Capitale di quel che sa di poter offrire al meglio. Si tratta di “appuntamenti pensati per tutta la stagione. Come le Domeniche al Cinema, le aperture del Museo civico archeologico e del Museo Nazionale Amedeo Maiuri, gli spettacoli del Teatro Comunale di Veroli”. E ancora: “Gli appuntamenti della tradizione, dal Carnevale verolano alla Sagra della Crespella. Inoltre, ai festeggiamenti dedicati a Santa Maria Salome si aggiungerà la festa del Pane e la Staffetta per la Pace. Non mancheranno appuntamenti più settoriali.

Veroli, Piazza Mazzoli (Foto © Ciociaria Turismo)

Prevenzione “con la Giornata della gentilezza ai nuovi nati e, in occasione dell’8 marzo, tornerà Wave“.

Spazio anche ad eventi sportivi come la Straverolana, la pedalata ecologica, le passeggiate del Trekking urbano e ‘Sport è inclusione’.

Nuovi format e e vecchie glorie

Cioè “un nuovo format che coinvolgerà gli studenti. Proseguiranno le presentazioni letterarie con la Primavera dei libri, si terrà una serata dedicata al Dantedì, un tributo al Preside Donati, e tra piante e miele, verrà organizzata la giornata ‘Millefiori’.

E il filone intrattenimento? Ricchissimo, come sempre e se possibile ancor più.

“Dall’International Street Food, passando per Ciociaria in Musica fino a Gusto e luppolo. Si tornerà nelle Contrade con Sagne e Fagioli e ci sarà ancora musica con Veroli Incanto”.

Perché quattro città aspirano a diventare capitali di quella che è la loro anima, e perché una di esse quell’anima l’ha tirata fuori subito.