Niente tecnologie, nessuna gerarchia: è la Comune dell’Arte

A Cervaro c'è un luogo dedicato all'arte, nel quale sono bandite le tecnologie e le gerarchie. Dove la Cultura viene considerata un'arma

Fausta Dumano

Scrittrice e insegnante detta "Insognata"

A Cervaro per parlare di arte, di cultura, di un sogno, di un progetto… Di una comune: un modo alternativo di vivere insieme.

 

Peter Barone o Peter Vento come ama farsi chiamare adesso è il traghettatore. Il trait d’union è Luigi Vacana, il presidente del Consiglio Provinciale e delegato alla Cultura. Grazie a lui, il primo incontro con Peter: alla Casa della Cultura a Frosinone dove espone opere in materiale riciclato per l’arte. Poi di nuovo al GallinaRock. Ma per comprendere la sua arte, la sua filosofia, devi entrare nel collettivo, nella comune.

 

Entrare nella comune significa diventare navigatore in un gruppo di giovani che vive a contatto con la natura. Niente tecnologia, nella campagna si rigenerano con una filosofia di vita, amore e rivoluzione, gioia e splendore nella ricerca di una vita naturale, con il rispetto di tutti gli esseri.

 

Autosostentamento, agricoltura sostenibile: fanno i contadini, riproponendo il libero scambio di beni, limitando l’ utilizzo di soldi e di….sprechi.

 

Una famiglia allargata no profit, che ha abolito le piramidi, le gerarchie: una testa un voto, verrebbe da dire.

 

Niente tecnologie, solo un po’ social per diffondere gli eventi.

 

Collettivo Cerva (A)nomala, collettivo autonomo e comune libertaria Z(A)yon, mi raccomando le A cerchiate hanno il loro perché. Nella comune si fa cultura, un doposcuola, ma anche una biblioteca senza tessera, a fiducia prendi in prestito il libro, magari nel riportarlo donane un altro.

 

Peter Barone o Vento ha fatto il liceo artistico di Cassino, poi scuola di fumetto, studia tanto, perché pensa che la cultura sia un’arma potente per combattere le ingiustizie. È dislessico e anche questo lo rende speciale, ha frequentato centri ed è aperto alle ‘diversità.

 

Sognatori, anarchici nel tessuto di un paesino, stravaganti. Ma capaci di tante iniziative e di creare tante idee. Che dire? In bocca alla fortuna ragazzi.

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