Nicolini, l’amico di Rodin e D’Annunzio che si può vedere a Frosinone (CulturE)

di FAUSTA DUMANO
Scrittrice e insegnante
detta ‘Insognata’

 

 

​L’inaugurazione della nuova piazza Risorgimento a Frosinone ha acceso i riflettori sulla scultura di Giovanni Nicolini. La scultura in realtà sta in quella collocazione dal 1907, fu commissionata dall’amministrazione allo scultore all’indomani dell’attentato al re Umberto I.

La sua collocazione al tempo ovviamente divise, in fondo è la storia che si ripete.

Della scultura, le poche guide della città dicono nulla, nessuna parola. Nemmeno su Wikipedia ce n’è traccia. Sulla storia della città, nel portale del Comune a cura del professor Caperna, nessun riferimento a questo monumento.

Su Facebook Sergio Cesari pubblica le foto del monumento con i resti di un’iscrizione, invitando a documentarsi sulla sua scoperta: un modo per incuriosire e far riscoprire ciò che è sotto gli occhi di tutti ma è dimenticato.

All’inaugurazione della piazza c’è anche lo storico Maurizio Federico, che a proposito del monumento ha scritto sul suo libro ‘Frosinone agli inizi del Novecento‘a pag. 93:

Il monumento non fu mai inaugurato

E fu così che inaugurando la piazza, anche il monumento vide i riflettori accendersi.

Proprio nel mese di giugno, a livello nazionale, sullo scultore si è svegliata la stampa con la scoperta nei pressi di Villa Torlonia a Roma di una sua opera in stile Liberty. Lo scultore, nonno di quel Renato che ha inventato l’estate romana, è un artista di fama. Tante sue opere sono legate a momenti importanti, la sua ‘Vedetta lombarda‘ ispirata al libro Core, è collocata al giardino inglese, la ‘Margaritella‘ gli fu commissionata dal re Umberto I, la sua ‘Maria al Sepolcro‘ al tempo della Scuola Libera del Nudo vinse facendogli ottenere diverse commissioni.

Fa un certo effetto sapere che l’amico di Rodin, di D’Annunzio, abbia lasciato una sua traccia a Frosinone. Che per anni ci siamo passati davanti, senza magari interrogarci.

Speriamo che adesso la statua realizzata dal famoso scultore abbia la giusta valorizzazione, diventando un’altra occasione per ‘lanciare’ il turismo culturale in questa terra.

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