Le voci di Vincenzino e la sua arte senza confini (CulturE)

Sguardo, colore, materia: il dvd a più voci per ricordare Vincenzo Ludvici, il maestro morto un anno fa nella sua Ferentino.

Fausta Dumano

Scrittrice e insegnante detta "Insognata"

Un anno fa, in questi giorni, il maestro Vincenzo Ludovici dava le sue ultime pennellate di colore alla vita. E ci lasciava. Orfani del suo talento ma con centinaia di opere con le quali consolare il nostro spirito. Ad un anno dalla scomparsa, le iniziative per ricordare il maestro Ludovici  sono molteplici.

Accanto alle mostre va segnalata la pubblicazione di un catalogo a più voci e la realizzazione di un dvd. Si intitola “Sguardo, colore, materia“. Nella copertina campeggia un’immagine del  Maestro che lo ritrae con i suoi cappellini, simbolo della sua presenza. L’edizione è della Tipografia Editrice Frusinate Settembre 2017.

L’amministrazione comunale di Ferentino ha istituito un comitato d’onore. Ne fanno parte il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, l’avvocato Antonio Pompeo nella duplice veste di sindaco di Ferentino e di presidente della Provincia di Frosinone. Soprattutto ci sono le Accademie di Belle Arti di Roma e Frosinone, la Fondazione Mastroianni che ospitò una delle sue ultime mostre. C’è il Filetico di Ferentino, il liceo artistico Bragaglia di Frosinone, la Pro Loco di Ferentino, l’associazione Cesare Sterbini.

Il catalogo è curato da più voci, che narrano il maestro. nato nel 1957 a Ferentino. La biografia è narrata in prima persona: un’autobiografia che fa vibrare il lettore, consegnando la magia del presente. Scorrono passioni musicali ma anche i suoi riferimenti artistici. Si narra intrecciando la sua figura di docente a quella di artista. Si alternano poi le voci dei ricordi, da figure istituzionali a esponenti del mondo dell’arte.

Sergio Coppotelli racconta che «Si dipingeva senza nessun motivo, ma solo perché faceva parte del nostro dna, con la sua pittura ha saputo comunicare e provocare, non temendo di sperimentare e rischiare».

Toccante lo scritto del musicista Giuseppe Agostini, che ci conduce per mano nelle vincenzinate. Secondo il suo stile, Vincenzino è volato come volano le allodole. «Amicizie e lavori si intrecciano con tante immagini fotografiche. Amicizie e famiglia, scuola e arte, un viaggiare a 360 gradi, un catalogo poliedrico, così come poliedrica è stata la vita del Maestro».

A guidarci nel colore dei sogni è l’architetto Paolo Culla, docente di design al liceo Artistico, un viaggio attraverso l’opera del maestro con  la storica dell’ arte Loredana Rea cercando l’altrove nel respiro della quotidianità. Donato Di Poce oltre a tratteggiarlo nei ricordi ha curato il dvd, un testo multimediale dove si intersecano musica, poesia, immagini.

Amen dell’alba” Un catalogo pieno di emozioni per un artista che della sua vita ha fatto un capolavoro artistico.