Marrazzo, le strenne di Veroli e gli eroi che a volte mancano: per fortuna

La versione autunnale ed invernale di "Verolibri" ospiterà l'autore, giornalista ed ex Presidente della Regione Lazio il 17 dicembre

Piero Cima-Sognai

Ne elegantia abutere

Non sempre ci sono e non sempre servono, lo diceva anche Brecht. A noi occidentali la faccenda degli eroi ci ha sempre condizionati: ne abbiamo bisogno, li abbiamo cercati e messi su un piedistallo nelle nostre piazze. A volte li abbiamo creati proprio perché eroi non lo eravamo noi ed i nostri miti; il nostro patrimonio culturale ne trabocca. Ma cos’è un eroe? Non “chi”, ma cosa?

È sostanzialmente un modo per certificare il bisogno di eccezionalità di un sistema complesso che nella normalità ci naviga male perché non fa quasi mai squadra. Che perciò, goloso di iperboli, deve abdicare dal suo se stesso “peggiore”. E cercare un paradigma speciale che dia imprinting al suo vissuto ed al tessuto connettivo delle società.

Quel che accadde a luglio 2009

(Foto © Michele Di Lonardo)

Paradigma che Piero Marrazzo non voleva essere prima di quel che gli capitò il 3 luglio del 2009 e che ha voluto sconfessare anche oggi. Lo ha fatto scrivendo un libro dietro imput di chi lo ama, ed ha capito cosa funse da innesco barbaro per l’irruzione a via Gradoli, a Roma. Cioè dove l’allora Presidente della Regione Lazio si trovava in intimità in un appartamento e dove venne filmato e poi ricattato da carabinieri poi condannati per concorso in concussione.

Da quel blitz era nato lo scandalo che decretò la morte politica e sociale di Marrazzo, che scomparve dai radar. Non in attesa che si calmasse la buriana codina che lo aveva investito. Probabilmente neanche che passasse il clamore per una vicenda che lo aveva messo all’indice o che la Procedura lo mondasse da sospetti gratuiti quanto sciacalli.

Semplicemente Marrazzo attese che maturasse il momento in cui riappacificarsi con il suo io diventasse atto naturale. E catartico, come succede quando la catarsi prende la forma di un libro come “Storia senza eroi”. Libro che il giornalista ha già presentato in quel di Cassino e che il 17 dicembre presenterà a Veroli nell’ambito della rassegna “Strenne”.

La versione “natalizia” di Verolibri

(Foto © Michele Di Lonardo)

In più di un’occasione e molto prima che Marrazzo venisse messo in “carnet” per la versione autunnale ed invernale di “Verolibri” Germano Caperna aveva ricordato il valore assoluto (anche) per la Provincia di Frosinone della Presidenza Marrazzo alla Pisana.

Perché c’è anche questo nel libro. Che non è un lavacro nel quale mondarsi da colpe che non ci sono. E non possono esserci. Perché in quella storia Piero Marrazzo fu vittima e non carnefice, ricattato e mai prevaricatore, parte lesa e mai indagato. Non un avviso di garanzia. Mai. Né per avere preso un soldo di denaro pubblico né per avere sfruttato mezzi pubblici: provarono a dire che andava ad incontri privati usando l’auto pubblica; accertato che non ci furono reati. Fine: ora è Cassazione. Fine del caso, fine dello scandalo che non è mai esistito. Non era lo scandalo Marrazzo ma lo scandalo dei carabinieri infedeli.

Fu il pretesto comodo per togliere dalla scena un soggetto che diventava sempre più ingombrante. Tanto a destra quanto a sinistra. Perché non stava negli schemi, perché aveva il sostegno popolare.

A stimarlo c’era anche colui che ora è sindaco della città ernica. Che ora ha colto l’occasione, nel momento in cui Marrazzo aveva dato alle stampe il suo libro, per coniugare una stima pregressa ed una mission culturale la cui barra è affidata alla vicesindaca Francesca Cerquozzi, che ha anche la delega assessorile alla Cultura.

La nota di Caperna e Cerquozzi

Spiega una nota stampa di Piazza Mazzoli che la rassegna letteraria di Veroli rappresenta un florilegio di “appuntamenti di qualità che arricchiranno anche la programmazione di eventi natalizi nella Città. Martedì prossimo, 17 Dicembre, ospite d’onore sarà Piero Marrazzo, giornalista e già Presidente della Regione Lazio, che verrà a Veroli per presentare il suo libro”.

Germano Caperna

Prosegue il comunicato stampa: “Un lavoro dal titolo evocativo, ‘Storia senza eroi’ ed edito da Marsilio. Una biografia amara e vera, in cui l’autore ha scelto di ripercorrere i momenti più complessi della sua vita personale e politica”. Qui il rimando alle “Muse” ispiratrici dell’opera: sia della sua genesi che del sereno coraggio per metterla nero su bianco.

“Sono state le sue figlie a firmare le voci fuoricampo del racconto, a riportare nella dimensione familiare un dolore politico e pubblico”. La presentazione si terrà alle 18 presso la Galleria “La Catena” e, “a condurre l’autore in questo viaggio a ritroso tra vittorie e cadute, sarà il direttore Alessio Porcu.

“Finestre di riflessione”

Caperna e Cerquozzi hanno diramato una dichiarazione congiunta, sull’evento e suo suo valore intrinseco: “Per Veroli la valorizzazione della prospettiva culturale, resta una priorità imprescindibile. Una prerogativa che delinea la nostra azione amministrativa e che è confermata da appuntamenti di livello come quello che porterà Piero Marrazzo a Veroli”.

E ancora: “Un incontro che darà sicuramente modo di aprire finestre di riflessioni, nuovi spunti e letture di una vicenda nota a tutti ma che potremmo ascoltare senza traduzione, con le parole di chi l’ha vissuta. Già, senza traduzione, senza filtri. E soprattutto senza eroi.

Perché per essere eroico non sempre devi essere eroe, a volte basta semplicemente che tu stia in pace con te stesso. Come Piero Marrazzo, che una volta era Presidente di una Regione ed oggi è governatore della sua pace.