NevicArte riporta porta gli artisti sulla neve (Culture)

NevicArte, iniziativa culturale della Provincia di Frosinone, domenica replica e porta gli artisti sulle nevi di Campo Staffi a Filettino. Ecco tutti i segreti.

Fausta Dumano

Scrittrice e insegnante detta "Insognata"

La location questa volta per parlare di arte sono le montagne innevate del nostro territorio. NevicArte sono tre appuntamenti domenicali sulla neve: il secondo è domani a Filettino. Non per sciare o ciaspolare, bensì per portare gli artisti sulla neve e far creare lì i loro lavori, ispirati dalle bellezze dei monti ciociari.

La prima puntata a Campocatino, domenica scorsa, è stata un successo. Complice la bella giornata di sole, la strada libera, il tam tam della rete, in molti sono andati a salutare la neve e i suoi artisti. L’idea è nata da quel vento culturale nuovo che soffia in provincia: il delegato alla Cultura ( presidente del Consiglio Provinciale) Luigi Vacana diceva: “Voglio svegliare la cultura, voglio rilanciare il turismo”. NevicArte è una delle proposte che ha messo in campo.

Mattinieri, ma proprio mattinieri la nutrita pattuglia degli artisti ha raggiunto Campocatino. Una cornice tutta bianca, innevata si è colorata di tele, installazioni, pittori, scultori, fotografi: si sono intrecciati con chi armato di slittino, bob o sci, vive e anima la neve.

La vigilessa alle dieci è già in tilt, la ragazza del primo punto ristoro è veramente veloce,msi annuncia una giornata intensa. Una prima pattuglia sceglie come base proprio l’ esterno del locale, un mix di linguaggi diversi è la prima cornice che si apre agli sciatori: qui trovano collocazione la Calabrese ed il Casalese, entrambi docenti del liceo Artistico Bragaglia di Frosinone. Un’esplosione di colori la prima, tele di meditazione il secondo, una astrattista concettuale, un figurativo: sono la sintesi dell’ incipit del viaggio a NevicAarte dove si intrecciano i linguaggi artistici differenti.

Da una finestra spunta una scultura di Elena Sevi, sempre nel primo step sono visibili le mitiche donne di Raffaella Manca: lei è il filo conduttore, corre da un girone artistico all’altro, ha seminato le sue opere in ogni dove.

Intanto è arrivato anche Marco di Industrie Sonore, in questa cornice artistica non poteva mancare la musica: non servono le cuffiette, musica a gogò si diffonde tra la neve.

Più sopra ci sono quelli che lavorano dal vivo, il primo che noti è Rocco Lancia, a pochi passi Sara o Luthien, Silvia ercolina con l’alluminio sta realizzando la sua installazione, in una discesa la scultrice Giusy Milone. Abbiamo scoperto che con le sue mani riesce a plasmare ogni cosa: creta, argilla, la cioccolata e anche la neve. Un volto prende forma, molto somigliante al deus di questo evento, il Vacana.

Qui in questo girone si sono disposti le artiste e gli artisti, i cui nomi campeggiano nelle locandine, una babele linguistica: si parla anche in catalano.

Tra una sciata e uno slittino cominciano le foto e così Ti Amo, Non posso di Paola Ottaviani, l’incipit di un dialogo fotografico, ipotesi di amori sulla neve. NevicArte ha portato sulla neve anche Alfio Borghese e Biagio Cacciola del comitato scientifico della provincia.

A decretare che è un successo è la mia presenza: affatto scontata, io amo il mare, avevo attaccato ad un chiodo nel garage di mia madre gli sci di fondo e in una scatola i doposci. Ah credici direbbe l’insognata il Vacana non solo è riuscito a portarmi a Gallinaro tra le montagne con GallinArtRock, ma adesso ha deciso che scriverò una trilogia di romanzi sulla neve, tre sono gli appuntamenti, potrei scrivere la versione aggiornata della regina delle nevi…

Ops il presidente del consiglio provinciale scia ed è pure resistente, tocca allenarsi per seguirlo. A Campocatino mi raccomando non perderti il ”Bombardino dello sciatore ciociaro”; si ringrazia Marco di Industrie Sonore per la scoperta.

E domenica, tutti pronti con giacca a vento e doposcì: ci vediamo a Campo Staffi.