Cinque giorni all'ombra dell'abazia per parlare di neuroetica e trarre spunti per ripensare il presente e per "abitare il futuro"
Pensare alla neuroetica come alla morale necessaria da insufflare ad una scienza apparentemente asettica come la psicologia non solo è giusto, ma è un passo in avanti. Uno scatto deciso verso un orizzonte complesso lungo il quale si intravedano i limiti e le possibilità che il connubio tra neuroscienze ed etica offre. Limiti per la sua assenza, possibilità dalla presa d’atto che esso esiste. Facciamo un esempio pratico: dov’è che finisce Sigmund Freud e dov’è che comincia Madre Tesesa? E soprattutto, sono entrambe parti complementari di una strada unica che progredisce in senso ontologico e sociale?
La neuroetica, che è essa stessa evoluzione della psicoanalisi, dice di sì. Ma forse non lo ha detto finora abbastanza, né da contesti sufficientemente cardinali ed esaustivi. Ecco perché la III edizione del Festival della Neuroetica e del cervello sociale che si terrà a Cassino dall’8 al 12 ottobre è pietra miliare sul tema. Perché quello di “Ripensare il presente per abitare il futuro” non è solo uno slogan, piuttosto una imprescindibile direttrice sociale.
La bussola tra logos e morale
Una bussola che metta a crasi il pensiero occidentale e i tranelli etici che esso, con il suo rutilante incedere, innesca. Direttrice del Festival è Maria Felice Pacitto, che ha messo in spunta una mission di valore assoluto. “Colmare una lacuna nel panorama italiano dei Festival, dove sono presenti eventi dedicati alla mente, alla creatività, alla scienza in senso generale”. Ma che tuttavia registra l’assenza colposa di “una rassegna che si concentri sulla ricerca neuroscientifica. Così affascinante nelle sue più recenti scoperte, unendo alla parte sperimentale l’elemento delle ricadute sociali e della valutazione etica”.
Una nota stampa rende benissimo l’importanza di questa kermesse autunnale che si appresta ad arricchire la Città Martire. “La natura della scelta morale, il libero arbitrio, la razionalità delle decisioni, l’empatia, l’altruismo, la cooperazione, la coscienza, il potenziamento umano. L’intelligenza artificiale sono tra le tematiche al centro della neuroetica”. C’è un assunto da cui partire: il secolo scorso è stato quello di epifania e ribalta della psicoanalisi. Ma la psicoanalisi spiega in aridità senza dare rotte morali.
Dare una rotta etica al cervello
E così com’è è imperfetta, quando non pericolosa. “Il nostro è stato definito il secolo del cervello in considerazione dei passi da gigante che, grazie a tecnologie innovative di indagine, sono stati e vengono fatti nella conoscenza dei meccanismi e del funzionamento del sistema nervoso”. Sì, ma il target, lo scopo? La “conoscenza di noi stessi, decisiva per la cura di patologie finora intrattabili e per comprendere i misteri della nostra psiche”. Cardine istituzionale è la Sine (Società Italiana di Neuroetica e Filosofia delle Neuroscienze), fondata nel 2013.
Prodromo di quello in arrivo sono stati i “Convegni Cassinati, evento ormai consolidato nel tempo e sul territorio, che per 7 anni ha regolarmente animato la vita culturale di Cassino”. Tutto questo in combo con la “Scuola di Alta Formazione in Neuroetica e Filosofia delle Neuroscienze”, rivolta agli allievi della scuola secondaria. Attenzione, sbaglierebbe chi pensasse ad un evento “settario” e tarato solo per un ristretto numero di adepti con illuminazione di rango accademico massimo.
La mission: rivolgersi a tutti
Lo scopo è contenuto nella natura stessa della materia ed è quello di “andare oltre i confini del mondo accademico e degli addetti ai lavori”. Perciò di rivolgersi “ad un pubblico vasto. In particolare si proponeva di sviluppare e diffondere le conoscenze scientifiche e la riflessione morale ad esse applicata, accorciando la distanza tra il sapere ‘alto’ e il sapere comune”. Approccio multidisciplinare dunque, target vasto, sane presunzioni di mainstream legate al plusvalore sociologico attivo della materia ed un obiettivo.
“Potenziare il nostro funzionamento mentale e di creare cervelli in laboratorio. Mentre la IA diventa sempre più pervasiva e trasformerà inevitabilmente la nostra vita quotidiana e lavorativa”. E ci sono temi concretissimi su cui innestare la discussione e le risultanze prospettiche.
“Il surriscaldamento terrestre, l’inquinamento ambientale, la distruzione delle biodiversità e degli ecosistemi, da cui dipende la sopravvivenza del pianeta e di Homo Sapiens. Il cambiamento climatico non è più solo una minaccia incombente, ma piuttosto una realtà distruttiva con previsioni disastrose per il futuro”. Poco da fare, “non c’è più tempo e dobbiamo agire. Se vogliamo dare una speranza di sopravvivenza alle generazioni future secondo quella indicazione della “respobsabilità intra e transgenerazionale”.
Le insidie dell’AI ed un ciclo di film a tema
Perciò “si parlerà di AI generativa e di Neuralink, di Chatgpt, di questioni etiche legate alla AI, dell’uso dei robot in ambito sanitario. Una sezione sarà dedicata a tematiche sanitarie: dagli esoscheletri, alla medicina personalizzata, all’informazione sanitaria, alle emergenze adolescenziali attuali. Fino all’ecoansia (nuova forma di disagio mentale provocate dal timore della distruzione dell’ambiente.) Il Festival offrirà, oltre alla presentazione di libri uno spazio culturale di carattere ludico: un ciclo di film tematici appunto su AI, fantascienza e ambiente”.
Sarà un festival graduato sugli step cognitivi di diversi tipi generazionali e didattici. “A bambini e ragazzi (che potranno scegliere tra eventi, spettacoli, laboratori) come agli adulti di qualsiasi età e di qualsiasi formazione purché motivati ad approfondire, ad ascoltare e a confrontarsi”. Il tutto con un programma vasto quanto esplicativo della vastità di ciò che l’evento si propone di analizzare.
Pacitto ideatrice assieme ad un Comitato scientifico
Assieme alla direzione di Mara Felice Pacitto, ideatrice del Festival, ci sarà il coordinamento di un Comitato scientifico: Sonia Canterini (Sapienza Università di Roma). Marco Celentano (Università di Cassino e del Lazio Meridionale). Antonella de Jaco (Sapienza Università di Roma). Vincenzo Formisano (Università degli studi di cassino e del Lazio Meridionale. Maria Luisa Iavarone (Università degli studi di Napoli Parthenope). Matteo Miele (Università di Firenze). Poi Maria Felice Pacitto (Centro Psicologia Umanistica- Cassino). Federico Zilio (Università di Padova).
Esordio Domenica 30 settembre alle 17.30 in Villa Comunale. Ecopsicologia, Mindfulness a porte aperte: per vivere bene con se se stessi, con gli altri e riconnettersi con la Natura. Il tutto a cura di Maria Felice Pacitto. Domenica 6 Ottobre, alle 18 in Corso della Repubblica, “La sottile linea tra realtà e finzione”. Proiezioni di video prodotti con l’Intelligenza Artificiale (Azienda NTTDATA). Canto XXIII del Paradiso. The secret life of plants. E Cyberpunk girl animation. Laboratori e attività per i ragazzi.
I giorni della riflessione: tutti gli step
Martedì 8 ottobre, presso il Palazzo Badiale in piazza Corte, Educazione alle emozioni ed ai sentimenti. Proiezione del film: “Cuore”, A cura di Ilaria Ricciuti (Aipa, psicoanalista infantile). Mercoledì 9 e giovedì 10 mattina (ore 9/14), presso il Palazzo della cultura, altri step importanti. Laboratori per bambini e ragazzi (IV-V elementare, scuola media). Un mare da conoscere: primo approccio all’ecologia. Curatori saranno Jessica Vettese (biologa marina). Mindfullness: Crescere in benessere ed armonia.
Poi Sergio Cortese (istruttore mindfulness, docente di mat e fisica, B. Touschefk-Grottaferrata). Dai Disegni alla magia Digitale: trasforma le tue creazioni con l’intelligenza artificiale. Alessandro Gomiero (Generative AI Media Expert, NTT DATA). Martedì 8, presso la Sala Restagno del Comune di Cassino, si proseguirà. Dalle 17 e 30, Proiezione del film: “Lost Horizon” (1937) (la favola di Shangrilà, il paese dell’eterna giovinezza), Di Frank Capra. Mercoledì 14-16: Centro Psicologia Umanistica, Mindfulness per adulti. Ore 16 e 30, Sala Restagno del Comune di Cassino, Presentazione del libro di Giuseppe Girgenti (Università Vita e Salute-San Raffaele) e Mauro Crippa “Umano poco umano. Esercizi spirituali contro l’intelligenza artificiale”.
Gli interventi di Rettore e Sindaco
Dialogano con l’autore Maria Felice Pacitto, Max Dalesio (Liceo Classico Carducci). Alle 18 Proiezione del film Another end di Piero Messina. Giovedì 10 lo scenario si sposterà presso l’Aula Magna al Campus della Folcara, Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Ore 9, Apertura dei lavori. Maria Felice Pacitto (Centro Psicologia Umanistica, Sine).
Sono previsti anche gli interventi del Rettore Unicas Marco dell’Isola e del sindaco di Cassino Enzo Salera. Poi la Lectio Magistralis da remoto di Guido Barbuiani (Università di Ferrara) su “Chi sono gli europei?”. Discussant Sonia Canterini (La Sapienza Roma). Chair Maria Felice Pacitto. Ore 11 Matteo Miele (Università di Firenze) relazionerà su “Il percorso della felicità: storia e prospettive del Regno del Bhutan”.
Ricordare Immanuel: e contestualizzarlo
Ore 12 A 300 anni dalla nascita di Immanuel Kant: Debate “La pace perpetua”, coordina Max D’Aliesio. E nella fattispecie protagonisti saranno gli allievi del Liceo Classico “Giosuè Carducci” e del liceo Scientifico “Gioacchino Pellecchia”. Ancora: alle 17e 30, nella Sala degli Abati è prevista la proiezione del film C’era una volta in Bhutan di Pawo Choyning Dorji. Interviene Matteo Miele.
Ecco invece gli appuntamenti di venerdì 11. Chair: Vincenzo Formisano (Università di Cassino). Ore 9.15. Luca Mari (Università Cattaneo, LIUC). IL tema sarà “Chat GPT cambierà radicalmente il nostro mondo e la nostra identità?” Chair Maria Felice Pacitto. Ore 10 Federico Zilio (Università di Padova): “Che effetto fa essere un’intelligenza artificiale? Un’esplorazione tra filosofia e neuroscienze”.
Unicas protagonista della kermesse
Dopo un coffee break toccherà a Michela Balconi (Università Cattolica del sacro Cuore). Su “Il caso Neuralink. Deus ex machina: agentività e autonomia nelle tecnologie per il neuropotenziamento”. Ore 11 e 45 Alberto Pirni (Scuola Superiore Sant’Anna): “Cosa posso fare io? Cambiamento climatico come sfida di responsabilità interindividuale”.
Chair Sonia Canterini, 15 e 30 Marco Celentano (Università di Cassino). Lui parlerà di “Una critica alla società antropocentrica: equità e solidarietà nei confronti delle altre specie e delle forme viventi”.
“Cavallette a colazione”
Poi, ancora, parola a Maria Rosaria Simeone (Università di Napoli Federico II) e Carlo Russo (Università di Cassino). Il tema? “Mangeremo cavallette a colazione? Tra crisi climatica ed ambientale, riduzione delle risorse, quale sarà il cibo del futuro?”. A seguire proiezione del docufilm “L’avamposto” di Edoardo Morabito.
Sabato 12. Chair: Federico Pizzetti (Presidente Sine). Dalle 9.00 Silvia Pellegrini (Università di Pisa) su “Felici si nasce o si diventa?” Poi Vittoria Ardino (Università cattolica del sacro Cuore) su “Ecoansia, benessere di comunità e neuroscienze sociali”. A seguire Elisabetta Lalumera (Università di Bologna) con La babele del benessere. Uno sguardo filosofico sui concetti di salute. 11 e 30 Coffee Break, Chair Maria Luisa Iavarone (Università di Napoli Parthenope)”. E poi Magda di Renzo (Ist.di Ortofonologia, Roma) su “I nuovi scenari dell’adolescenza: a proposito della scissione mente-corpo”.
Anche Parsi e Recalcati tra gli ospiti
Dalle 12.30 toccherà a Christian Vassallo, del laboratorio Rehab Tecnologies Lit Inail. Il tema che toccherà sarà Tornare a camminare grazie ad un esoscheletro. Nel pomeriggio dibattito su “Fatti e misfatti della scuola contemporanea”. Coordina Maria Luisa Iavarone (Università Parthenope, Napoli).
Partecipano: Licia Pietrolongo (preside Liceo G. Carducci), Magda di Renzo, Maria Felice Pacitto. Interviene Maria Rita Parsi (psicologa, scrittrice). A chiosa dell’evento: Presentazione del libo di Massimo Recalcati: “L’ora di lezione” ed infine intrattenimento musicale con il gruppo UDI Trio Live.