Quando la politica stona la musica si spegne: salta Liri Blues tra le polemiche

Lo storico festival di Isola del Liri non si svolgerà per carenza di risorse. Gli organizzatori accusano l'amministrazione di boicottaggio finalizzato ad assumere il controllo della manifestazione. L'assessore Vitale si difende e lancia due proposte. Il fondatore ed ex sindaco Luciano Duro non le manda a dire: "La giunta Quadrini è ostile al sottoscritto che la pensa diversamente e poi si sta spostando a destra. Il passaggio a FdI del presidente del consiglio D'Amore è emblematico"

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

È nato più di trent’anni fa grazie alla passione di chi, ad Isola del Liri, amava (ed ama ancora)  la musica nera. È stato per decenni il simbolo di un modello di politica culturale e turistica. Ed è diventato, e non da oggi, la pietra angolare delle polemiche che dilaniano la scena politica locale. Il Liri blues torna ad essere, nella città della cascata, l’epicentro di uno scontro che vede (semplificando) da una parte l’amministrazione comunale, dall’altra l’associazione che si occupa(va) della realizzazione dell’evento.

Con i secondi che accusano i primi di voler osteggiare l’attuale gestione solo per mettere le mani su un evento simbolo. E con la giunta Quadrini che replica sostenendo di aver sempre offerto il proprio sostegno alla manifestazione.

Il punto di partenza: la rassegna non si farà

Una polemica dietro la quale per molti c’è anche la situazione “fluida” della maggioranza comunale. Quella di Massimiliano Quadrini, che, dopo il caso del presidente del consiglio comunale Stefano d’Amore (passato in Fdi poche settimane fa) in molti vedono spostarsi progressivamente a destra. (leggi qui: D’Amore diventa “Fratello” e Quadrini adesso deve fare molto in fretta).

La leggenda Dr.John ad Isola del Liri nel 2010

Il punto di partenza è semplice: quest’anno il Liri Blues Festival non si svolgerà. Poche le risorse a disposizione per allestire, in tempi brevi, un programma di livello. E poiché l’idea di realizzare un prodotto di scarso valore solo per non mancare l’appuntamento viene considerata poco appetibile, si è deciso di saltare un giro. Nella speranza di arrivare, il prossimo anno, ad una organizzazione più strutturata e efficace.

Un’assenza che non poteva non fare rumore. Ed infatti, da subito, sono iniziate le polemiche. Soprattutto nei confronti dell’amministrazione comunale del sindaco Massimiliano Quadrini. Accusata sostanzialmente di voler tagliare le gambe al Liri Blues, di voler far morire per motivi politici un evento simbolo.

La replica dell’assessore Vitale

Alle polemiche, roventi, ha cercato di rispondere venerdì mattina in una conferenza stampa l’assessore alla cultura della città della cascata, Stefano Vitale. Che ha voluto ribadire “l’impegno concreto profuso in questi mesi dal sottoscritto e dall’intero assessorato alla cultura”. Chiarendo che “oggi il Liri Blues non si svolge non per scelta dell’amministrazione, bensì perché l’organizzazione che detiene i diritti del festival non si trova nelle condizioni di garantire lo svolgimento dell’evento, né sotto il profilo organizzativo né sotto quello economico”

Il sindaco Massimiliano Quadrini

Come a dire non siamo noi che non vogliamo organizzarlo, ma l’associazione che non riesce a  risolvere le difficoltà organizzative legate alla necessità di far muovere la macchina del Festival.  Vitale ha anche ricordato che “nel corso dell’ultimo incontro ufficiale svoltosi nel mese di marzo, l’amministrazione ha espresso piena disponibilità a sostenere la prosecuzione del festival”. A condizione però “che vengano messe da parte le strumentalizzazioni politiche e si lavori nell’interesse esclusivo della città, con l’obiettivo di riportare il festival agli alti livelli qualitativi che lo hanno contraddistinto in passato”.

Le proposte del Comune

Il Comune di Isola del Liri

Due le proposte, ribadite anche venerdì scorso. Lasciare all’associazione la gestione dell’evento. E “qualora l’attuale titolare del marchio Liri Blues sia in grado di presentare – anche in collaborazione con altri soggetti – una proposta sostenibile, completa di business plan, programma, eventuali partner o sponsor, assumendosi la responsabilità della direzione artistica e dell’organizzazione, l’amministrazione si impegna a fornire un supporto logistico ed economico, garantendo un contributo”.

Se però l’associazione non dovesse farcela da sola “l’amministrazione è disponibile ad acquisire la titolarità del marchio e a farsi carico dell’intera organizzazione dell’evento, attivando tutti i percorsi necessari alla ricerca dei fondi pubblici e privati per coprire integralmente i costi”.

A muso… Duro

Proposte respinte in toto da chi pensa, invece, che dietro un’apparente apertura ci sia la volontà di mettere le mani sul festival. Tra i più espliciti c’è Luciano Duro, il vero padre della rassegna, già sindaco In tempi passati della città ed estromesso in seguito ad un famoso ribaltone. “Quello che è accaduto è semplice – ha detto DuroQuesta amministrazione comunale nutre da sempre ostilità nei miei confronti. E questo li porta a voler mettere le mani sul Liri Blues”.

Luciano Duro

Bisogna mettersi in testa che il problema non è il Liri Blues in sè, ma l’ostilità politica nei miei confronti. Mi dispiace dirlo, ma l’assessore alla cultura è ostaggio della sua maggioranza – ha sottolineato Luciano DuroVitale deve giustificare la sua presenza all’interno di una coalizione che si sta chiaramente spostando a destra. Basta guardare a quello che è accaduto con il presidente del consiglio comunale Stefano D’Amore.  Il suo recente passaggio in Fratelli d’Italia è un evidente segnale della volontà del sindaco Quadrini di testare il suo peso in quell’area politica”.

“Liri Blues paga il prezzo di uno scontro politico”

Luciano Duro argomenta la sua posizione e pone degli interrogativi sulle intenzioni dell’Amministrazione comunale.In questo senso il Liri Blues rischia di pagare il prezzo di uno scontro che, ripeto, è tutto politicoha continuano l’ex sindaco – Ho già detto da tempo che non ho intenzione, a 77 anni di rimettermi in gioco direttamente ed ho già detto che avrei dato il marchio del Liri Blues ai ragazzi di Rock in Liri che hanno dimostrato passione, competenza e capacità. Questo però a qualcuno non sta bene, perché quei ragazzi sono liberi e non hanno vincoli di appartenenza”.

Il “Liri Blues” non si terrà (http://Foto © DepositPhotos.com)

L’amministrazione comunale sostiene di essere disposta a gestire da sola l’evento: ma come fa un ufficio cultura che è già in difficoltà a seguire anche un evento di questo tipo? – ha chiosato Luciano Duro – Chi, in comune potrebbe gestire tutto il lavoro organizzativo fatto di contatti, anche con l’estero, necessari per organizzare una rassegna di questo tipo? Anche dal punto di vista economico come fa un’amministrazione che è già in difficoltà ad  anticipare i capitali necessari per il Liri Blues?”.