Una “ragazza”, le sue lotte ed il suo libro nella Città dei Papi

Dalla prima candidatura fino all'amarezza per l'esclusione dalle liste. In mezzo, la lunga carriera di Anna Teresa Formisano. Che non rimpiange la politica: "Oggi c'è troppo odio, ci sono nemici e non avversari”

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Rino Formica, che di queste cose si intendeva, diceva che la politica è “sangue e merda”. Un modo forse ruvido per dirlo, ma chiaro. Voleva dire che la politica è sporcarsi le mani, stare tra la gente. Non dedicarsi alle speculazioni ed ai massimi sistemi, ma andare a controllare quello che serve, quando serve, e dove serve.

La politica, in quest’ottica, è soprattutto servizio sul territorio. Che vuol dire anche farsi chilometri a piedi. E se lo fai a partire dai vent’anni, quando entri in Consiglio comunale, e poi segui tutta la trafila che ti porta fino al Parlamento, allora vuol dire che la politica la sai fare.

E magari ti capita di diventare, qualche anno dopo, la memoria storica di una classe politica che sarà stata per molti versi discutibile. Ma che ha generato, nella nostra zona, figure importanti.

La tappa ad Anagni

Anna Teresa Formisano con Carlo Marino

Come Anna Teresa Formisano, che qualche è stata ad Anagni a presentare il suo libro “Politica- storia di una ragazza”. Un titolo regalato da un amico insospettabile, Gianrico Carofiglio, certamente non vicino alla Formisano. Ma che è stato, ed è ancora, un amico importante,

Del libro si è parlato all’interno della Casa della Cultura, nel centro storico di Anagni. Un appuntamento della rassegna di eventi organizzata dall’assessore alla cultura Carlo Marino. Qualche settimana fa c’era stata la presentazione del libro di Enzo Cirillo su Mani pulite, una vicenda molto ampia legata al contesto nazionale. Molto più vicine al territorio le storie legate alla Formisano.

Della quale tutti, a partire da Marino, hanno messo in evidenza, tra le altre, la grande capacità di trovare spazio, da donna, in un contesto che, fino a qualche anno fa, alle donne in politica non regalava davvero nulla. Come hanno detto anche il sindaco Daniele Natalia Luigi Vacana e Biagio Cacciola, presenti all’evento.

Genesi di un’opera

Anna Teresa Formisano tra l’assessore Carlo Marino ed il professor Biagio Cacciola

Della Formisano tutto si può dire meno che sia un monumento a sé stessa; tante le iniziative da progettare e far partire, come ad esempio la scuola di politica da realizzare nel Cassinate e non solo. Per “dare spazio ai tanti giovani che vogliono fare politica, ma che spesso non hanno riferimenti politici, in un’epoca in cui le sezioni sono sparite e la politica è legata ai social ed ai like”.

Il libro nasce da una volontà precisa; “lasciare – ha detto- una testimonianza ai miei nipoti della mia storia. Non ho pensato a scalette, sono andata a braccio, pensando alle mie memorie ed alla politica della mia epoca, molto diversa da quella dei social e dei like”.

“Poi però – ha detto ancora la Formisano – ci si lamenta del fatto che i giovani oggi non vogliono più partecipare. E sbagliano. La politica deve interessarci perché, come diceva Andreotti, se non ci interessiamo a lei la politica sarà la politica ad interessarsi a noi”.

La strada più dura

L’Aula della Camera dei Deputati a Montecitorio

Punto centrale della serata è stata la difficoltà a farsi strada in un mondo tutto maschile come quello della politica, provinciale e non solo, tra gli anni ‘70 ed ‘80; “ho dovuto lottare e diventare forte per non essere schiacciata. Per questo dico che se anche un solo ragazzo dovesse cambiare idea sulla politica, allora avrò raggiunto il mio obiettivo”.

Chiodo fisso, quello della formazione politica: “In Francia c’è; da noi spesso si arriva in Parlamento senza alcuna esperienza, Quando sono entrata io in Parlamento tremavo per la responsabilità che sentivo di dover portare; oggi vedo gente che si comporta senza nessun rispetto per le istituzioni”.

Il libro è anche (e soprattutto) una cavalcata nella memoria, a partire dal 1978. “Quando mi candidai per la prima volta nel consiglio comunale a Cassino; ricordo bene quella campagna, tutti mi guardavano con tenerezza. Sono stata due anni in consiglio per imparare: poi però ho cominciato e non mi sono più fermata”.

Conoscere le esigenze dei cittadini

Anna teresa Formisano con Luigi Vacana, Carlo Marino e Biagio Cacciola

Perché “per fare politica devi conoscere soprattutto le esigenze dei cittadini”. Nel caso, anche contrastando “colleghi più grandi, ai quali era difficile fare capire le mie idee”. Nel libro, anche un messaggio ai politici più giovani. “Fate qualcosa per le nuove generazioni. Io sono molto preoccupata per i miei familiari e soprattutto per i miei nipoti”.

“La politica può dare molto, soprattutto per il rapporto umano: ricordo comizi fatti in dialetto, chilometri fatti a piedi per andare a trovare i miei elettori. Il successo mi ha sempre rinfrancato, e tenete presente che all’epoca non c’era WhatsApp, si andava, letteralmente, casa per casa”.

Episodi ed aneddoti

Anna Teresa Formisano con Francesco Rocca

Il libro propone episodi importanti, come la prima nomina ad assessore nel 1983; ma anche delusioni cocenti come l’esclusione dalle liste nel 2013. E oggi? “Oggi la politica è fatta di odio, ci sono nemici, non avversari, manca manca l’autorevolezza, manca la preparazione”.

Tra i tanti successi, la Formisano ha voluto ricordare la legge sul dopo di noi. “Una legge che non porta ufficialmente la mia firma, ma che io riconosco come una mia creatura. Una legge fatta per andare incontro alle persone disabili. Un tema che conosco bene, per aver incontrato la disabilità all’interno della mia famiglia. E’ così capito che cosa passano le persone che si trovano a vivere questi drammi”.

Perché, come si diceva all’inizio, la politica è soprattutto avere a cuore le esigenze degli altri.