
Clienti e pazienti s'improvvisano avvocati, commercialisti, ingegneri e medici svilendo quanti hanno conseguito lauree, titoli ed esperienze significative. Colpa soprattutto dell'utilizzo distorto d'internet e dei social
Avvoca’ scusi, ho letto su internet…Dotto’ scusi, ho visto un video su Tik Tok. Mi sa che potrei avere una brutta ernia ombelicale. Dottore’ mio marito piange quando deve infilarsi le scarpe. Non sarà mica gotta? La mia vicina di casa mi ha fatto veni’ sto dubbio. Sto qui da dodici ore, secondo me si so’ persi pure le provette. Ma che fanno di mestiere questi?
Clienti “azzeccagarbugli” e non… paganti
Li chiamavano professionisti. Una volta. Metti la categoria degli avvocati. Spesso in fuga dagli ordini professionali perché stritolati da tasse e contributi, spese di gestione studio e anticipi di cassa. Nottate in bianco, senza distinzione tra estate e inverno. Né sabato o domenica. Chiamati all’alba o di notte se c’è una perquisizione o un arresto, un incidente o chissà cos’altro. Se hanno la fortuna di lavorare in un grande studio ci sono i collaboratori a cui affidare i fascicoli rognosi. Se si lavora in solitaria o poco più, c’è poca fatica da spartire.

Ma quello che non manca mai è il cliente tignoso. Quello che fa stalking su whatsapp, che ti aspetta davanti al portone di casa o di ufficio e magari viene a cercarti anche al bar. Perché deve sapere se ci sono novità. Non può attendere i tempi del suo legale. Figuriamoci quelli della Giustizia. E poi ha sempre delle nuove idee, perché la rete gli fornisce utilissimi spunti da spifferare immediatamente al suo avvocato.
Naviga, naviga, ci fa nuoto sincronizzato su internet per quanto ha preso confidenza con la materia. E allora ne fa sfoggio anche tra gli amici. AI quali confida che le dritte gliele dà lui all’avvocato suo. Altrimenti sai dove staremmo a quest’ora? A caro amico. E’ una presenza costante nella cronologia delle chiamate, compare sempre. Per mesi. Ma quando arriva il momento di pagare un anticipo o la parcella, fa ghosting. Puff. Evapora. Scompare pure dalla rubrica, non si sa come. E allora tocca al professionista rincorrerlo. Con risultato incerto se non sono state prese le dovute precauzioni.
La jattura della medicina fai da te

Il medico di famiglia? Spesso non sta messo meglio. Anche se non deve chiedere soldi ai pazienti. Perché i conti deve farli lo stesso. Con le corbellerie di chi pensa (che parolona!) che una laurea, una specializzazione e un dottorato di ricerca, tutto sommato valgano come il proprio intuito davanti ad una scatola di antibiotici prescritti un anno prima dal dentista per l’estrazione di un molare. E alla bisogna sempre utili anche per un virus intestinale.
C’è chi fa anche di peggio. Come trovare il modo di assumere cortisone senza prescrizione. Follie. Idiozie che possono costare carissimo. Perché i social paiono aver spalancato le porte dello scibile a tutti. Non solo ai sedicenni. Occhio, infatti, a certi diversamente giovani o adolescenti della terza età.
Sono campioni sulle tastiere. Molto meno nell’utilizzo del libero arbitrio.