L'olio è ill vero oro della Ciociaria. A Boville Ernica nasce una nuova struttura per la sua lavorazione. Assistita da Coldiretti e OP Lazio, l'organizzazione che coinvolge 14mila aziende agricole nel Lazio.
Il vero oro della Ciociaria è sulle sue colline. Biondo, con una colorazione diversa a seconda delle latitudini e delle lavorazioni. L’olio d’oliva ciociaro è tra i più apprezzati in Italia. Come testimoniano gli Ercole Olivario e gli altri premi mietuti a mani basse in questi anni.
Ora si tenta di fare ancora meglio. Innalzare la qualità, migliorare le tecniche di lavorazione, privilegiare insieme al rapporto umano anche e soprattutto quello delle buone prassi. Questo, in sintesi, il patto sancito durante l’inaugurazione del nuovo impianto dell’azienda agricola di Luigi Cocco.
Da Boville Ernica, nel cuore del Ciociaria, con panorami mozzafiato e viste che farebbero gola ai turisti americani, come ha sottolineato il direttore regionale di Coldiretti Lazio Sara Paraluppi.
Un salotto per l’olio
La prima scommessa è stata vinta. Cocco, infatti, con l’ausilio della propria famiglia, ha di fatto realizzato un vero salotto dove, oltre a guardare il panorama inimitabile e affascinante, si potrà ammirare la lavorazione dell’olio con le migliori tecniche di oggi mixate dalla tradizione e dalla saggezza più antica. La stessa che nel 1972 applicò Arduino Cocco fondatore dell’azienda.
Ora parte la seconda sfida. Migliorare, affermare e consolidare ancor di più l’olio ciociaro. L’olio di una zona dove le piante si arrampicano per dipingere di verde un territorio unico dato, forse a torto, per scontato da chi ci abita e ci lavora. E che invece può catalizzare mercati turistici sempre più in cerca di posti unici. Per vincerla, insieme a passione, abnegazione , sacrificio e qualità l’impresa agricola di Luigi Cocco, alla quarta generazione, da 75 anni sulla breccia ma anche sotto e sopra le piante, ha affianco Coldiretti Frosinone e Lazio ma anche OP Latium. È la più grande organizzazione di produttori di olio extra vergine di oliva e olive da tavola del Lazio. Coinvolge più di 14000 aziende e cooperative olivicole della regione per assicurare il presidio giornaliero di tutte le fasi produttive dei migliori olii Extra Vergini di oliva ed olive da Tavola della regione;
Non a caso all’inaugurazione sono stati presenti con i vertici provinciali, Vinicio Savone (Presidente) e Carlo Picchi (Direttore), anche quelli regionali con il presidente David Granieri e il direttore Sara Paraluppi.
Per OP Latium il direttore generale Francesco Bosio ed i tecnici Stefano Cifeca e Giorgio Pace. Presenze ed interventi di qualità come il prodotto ottenuto dalle 1200 piante di Cocco.
Dateci una Dop
L’obiettivo è anche una Dop da troppo tempo reclamata e un Igp che sembra in dirittura d’arrivo. Ma anche fare sistema con la mentalità più adatta ad affrontare un mercato nel quale troppo spesso fanno più notizia sofisticazioni ed alterazioni che sacrifici verso il particolare, spiccata filosofia per la produzione pure biologica e la costante ricerca della qualità. Tutti temi che si leggono nella carta d’intentità dell’azienda Cocco che annovera pregiate cultivar come moraiolo, leccino ed itrana.
L’invito di Granieri a studiare per applicarsi al meglio utilizzando i tecnici e la struttura dell’OP Latium, è stato già accolto tant’è che il direttore Picchi sta organizzando delle attività formative da pianificare direttamente nei locali rinnovati dall’azienda Cocco. La scommessa è migliorarsi ancora dando supporto per far crescere la resa contrastando per quanto possibile i fenomeni climatici che hanno fatto incrementare le minacce per le piante.
L’obiettivo è anche quello di sconfiggere i manipolatori, informando anche con corsi ed apposite lezioni, ad iniziare delle scuole, grazie alla Camera di Commercio. È fondamentale saper riconoscere un olio sano da un uno adulterato a cominciare anche dal prezzo ma non solo, finendo alle sottili diciture con le quali qualcuno prova a confondere i consumatori. Che però sono sempre più attenti grazie proprio ad imprese come Cocco, Coldiretti e OPLatium e non più disposti a farsi prendere in giro.