Bettino Craxi e le lacrime di coccodrillo di Bettini e dei comunisti

Giusto 25 anni fa, in questo giorno, moriva Bettino Craxi. Considerato per anni un 'latitante', per pochi un esule, oggi anche chi stava con i carnefici assegna alla sua memoria la patente di "Socialista a 24 carati”. Troppo tardi.

Lidano Grassucci

Direttore Responsabile di Fatto a Latina

Leggo su L’Unita, il giornale fondato da Antonio Gramsci, un articolo di Goffredo Bettini che definisce Bettino CraxiSocialista a 24 carati“. Il giornale ospita anche un intervento del compagno Bobo Craxi. Leggo, un poco mi compiaccio di questo “comunista” che a 25 anni dalla morte (in esilio) di Bettino Craxi gli consegna la patente di memoria accettabile nella sinistra. Ma…

Poi ripenso a quello che dicevano, con Craxi in vita, i comunisti italiani. A quel che hanno detto dopo. Inoltre non sono loro ad avere il potere di mettere Craxi in una famiglia, quella del movimento operaio, di cui non siamo ospiti ma genitori, figli, nonni.

Bettini non è giudice della Storia 

Goffredo Bettini (Foto: Andrea Di Biagio © Imagoeconomica)

Goffredo Bettini non è giudice della nostra storia: lui stava con i carnefici di quella storia.

Bettino Craxi era socialista come Giacomo Matteotti, come Filippo Turati, Andrea Costa, Sandro Pertini, Riccardo Lombardi, Giuseppe Saragat, Giacomo Mancini, Anna Kuliscioff, Pietro Nenni e potrei scrivere un elenco lungo come la storia del “riscatto del lavoro“, delle libertà civili quando i comunisti le consideravano “considerazioni borghesi.

Bettini “riconosce” Craxi, ma siamo noi, noi Socialisti, che dovremmo uscire dalla dannazione di dover essere scelti dai comunisti, ora ex. Ebbene Bettini e gli altri alla caduta del muro di Berlino, alla fine della storia totalitaria e inumana del mondo comunista sovietico dovevano dire solo poche paroleci eravamo sbagliati, i Socialisti avevano ragione“. Oggi la sinistra socialista democratica guiderebbe il Paese.

Non l’ho sentito dire. Ora dire che Craxi fosse Socialista a 24 carati per noi non è una novità e la gentile concessione di uno che ha militato nel fronte dei totalitarismi come Bettini su uno dei più grandi socialisti europei, statisti italiani non  ci interessa. Lacrime di coccodrillo che nulla aggiungonoa alla verità della Storia.