Macron e questi francesi che sono italiani con gli attributi

Mentre il dibattito sul riarmo tiene banco, la posizione della Francia sembra chiara. Il presidente transalpino sa bene che la libertà spesso costa sangue e la pietà è ridurre il soffrire ma questo non significa che le teste dei tiranni vanno "recise" e la pietà è la ghigliottina. E l'Italia? Meglio decidere di non decidere

Lidano Grassucci

Direttore Responsabile di Fatto a Latina

Quando parla Macron (che io da francese non avrei mai votato visto che sono socialista e lì candidiamo altri) di politica estera io lo capisco. Capisco pure che non ha paura, che è figlio di una rivoluzione che non ha mai avuto pentimento delle teste tagliate di netto. La Francia sa bene che la libertà spesso costa sangue e la pietà è ridurre al minimo il soffrire ma questo non significa che le teste dei tiranni e dei nobili egoisti vanno “recise” e la pietà è la ghigliottina. Macron è erede di questo e quando parla di politica estera mette in campo: soldati, risorse e si schiera con nettezza dalla propria parte.

La posizione ondivaga dell’Italia

Donald Trump e Giorgia Meloni

Noi Italiani? Non si capisce. La Meloni poteva mutare questo ma? Allora, i soldati? Noi neanche ci pensiamo a rischiare e ci inventiamo la necessità di coperture Onu o di Dio per dire che non ci vogliamo andare. Risultato? Non contiamo.

Il riarmo? E che siamo matti, quando entrammo in guerra avevamo carri armati che pesavano 10 volte di meno di quelli dei nemici e il capo di allora era pure guerrafondaio a parole e ridicolo di fatto. Quindi non contiamo nulla.

Poi siamo europei, ma pure americani, per tacere che non vogliamo litigare con la Cina e poi in fondo i russi sono simpatici. Risultato non contiamo nulla. Io Macron lo capisco, ma io non capisco l’Italia e pure italiano lo sono. Craxi a Sigonella disse no agli americani e io lo capivo