
Mentre il dibattito sul riarmo tiene banco, la posizione della Francia sembra chiara. Il presidente transalpino sa bene che la libertà spesso costa sangue e la pietà è ridurre il soffrire ma questo non significa che le teste dei tiranni vanno "recise" e la pietà è la ghigliottina. E l'Italia? Meglio decidere di non decidere
Quando parla Macron (che io da francese non avrei mai votato visto che sono socialista e lì candidiamo altri) di politica estera io lo capisco. Capisco pure che non ha paura, che è figlio di una rivoluzione che non ha mai avuto pentimento delle teste tagliate di netto. La Francia sa bene che la libertà spesso costa sangue e la pietà è ridurre al minimo il soffrire ma questo non significa che le teste dei tiranni e dei nobili egoisti vanno “recise” e la pietà è la ghigliottina. Macron è erede di questo e quando parla di politica estera mette in campo: soldati, risorse e si schiera con nettezza dalla propria parte.
La posizione ondivaga dell’Italia

Noi Italiani? Non si capisce. La Meloni poteva mutare questo ma? Allora, i soldati? Noi neanche ci pensiamo a rischiare e ci inventiamo la necessità di coperture Onu o di Dio per dire che non ci vogliamo andare. Risultato? Non contiamo.
Il riarmo? E che siamo matti, quando entrammo in guerra avevamo carri armati che pesavano 10 volte di meno di quelli dei nemici e il capo di allora era pure guerrafondaio a parole e ridicolo di fatto. Quindi non contiamo nulla.
Poi siamo europei, ma pure americani, per tacere che non vogliamo litigare con la Cina e poi in fondo i russi sono simpatici. Risultato non contiamo nulla. Io Macron lo capisco, ma io non capisco l’Italia e pure italiano lo sono. Craxi a Sigonella disse no agli americani e io lo capivo